CONTENZIOSO

I controlli sui redditi di fonte estera ritornano di attualità

La cooperazione tra i Paesi stranieri e l’Italia permette agli uffici accertatori, deputati al controllo delle persone fisiche e gli enti non commerciali, di verificare quali siano i contribuenti che, titolari di disponibilità finanziarie o di proprietà immobiliari all’estero, non abbiano ottemperato ai relativi obblighi dichiarativi e di monitoraggio fiscale, con conseguenze in punto determinazione…

Continua a leggere...

Gli effetti del giudicato penale di assoluzione nel processo tributario

Con la sentenza n. 3800/2025, la Corte di Cassazione, intervenendo sulla nuova disciplina in tema di efficacia del giudicato penale di assoluzione nel processo tributario contenuta nell’articolo 21-bis, D.Lgs. 74/2000, introdotto dall’articolo 1, lettera m), D.Lgs. 87/2024, ha enunciato il principio di diritto secondo cui “l’articolo 21-bis d.lgs. n. 74 del 2000, introdotto con l’articolo…

Continua a leggere...

Illegittimità pregiudiziale dell’atto di recupero del credito R&S: prima parte

Se in un atto di recupero del credito d’imposta R&S, notificato ad un contribuente che, nella memoria avverso la comunicazione del relativo schema d’atto, aveva chiesto di rappresentare, sulla base di motivi fondati su autentica scienza tecnologica (senza, quindi, il ricorso a frasi di mero stile grafico o notizie di superficie solo apprese da generiche…

Continua a leggere...

Essere troppo social può costare una condanna per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte

Recentemente è salita agli onori della cronaca il caso di una coppia condannata per aver simulato una separazione coniugale con l’esclusivo fine di sottrarsi ai debiti fiscali. La vicenda è rimbalzata sulle testate giornalistiche nazionali destando non poco scalpore tra i lettori; eppure, negli ultimi anni, il fenomeno della finta separazione ha assunto proporzioni preoccupanti,…

Continua a leggere...

L’integrazione dei motivi di ricorso: linea del Piave contro la sentenza in forma semplificata

Nel giudizio di I° grado, la presentazione da parte del ricorrente, tipicamente nel corpo del ricorso introduttivo, dell’istanza di sospensione dell’efficacia dell’atto impugnato, ai sensi dell’articolo 47, D.Lgs. 546/1992, espone il ricorrente all’applicazione a suo svantaggio, da parte del giudice, dei nuovi meccanismi di “abbreviazione del processo” introdotti dalla riforma fiscale. L’articolo 1, comma 1,…

Continua a leggere...

Il regime Iva del distacco di personale dal 1° gennaio 2025

L’articolo 16-ter, D.L. 131/2024 (c.d. “Decreto Salva-infrazioni”), introdotto, in sede di conversione, dalla L. 166/2024, in recepimento del principio espresso dalla Corte di Giustizia UE nella sentenza di cui alla causa C-94/19 dell’11 marzo 2020 (San Domenico Vetraria), ha abrogato l’articolo 8, comma 35, L. 67/1988, secondo cui non sono rilevanti ai fini Iva i…

Continua a leggere...

Atto di recupero crediti alla prova dell’accertamento con adesione

La Riforma fiscale ha ridisegnato i confini dell’attività dell’Amministrazione finanziaria, volta al recupero dei crediti d’imposta scorrettamente utilizzati in compensazione, in quanto viziati di inesistenza, ovvero di non spettanza. La varietà e la mole dei crediti d’imposta in circolazione nel nostro sistema, invero, ha imposto al Legislatore tributario a metter mano a un completo e…

Continua a leggere...

Atto definitivo e diniego parziale di autotutela: giurisprudenza da rivedere e oneri della prova da tarare

Con la recente ordinanza n. 7985/2025, la Corte di Cassazione ha ribadito l’inammissibilità del ricorso del contribuente in relazione all’impugnazione di un provvedimento di diniego parziale di annullamento in autotutela opposto da parte dell’Agenzia delle entrate, avente ad oggetto un avviso di accertamento divenuto ormai definitivo. La posizione della Suprema Corte, sul tema, per quanto…

Continua a leggere...

Chiarimenti sull’impugnabilità dell’avviso di presa in carico

L’avviso di presa in carico è disciplinato dall’articolo 29, comma 1, lettera b), ultimo periodo, D.L. 78/2010 (convertito L. 122/2010), che prevede per l’Agenzia delle entrate-Riscossione l’obbligo di comunicare al contribuente di aver ricevuto dall’Agenzia delle entrate l’incarico di riscuotere determinate somme oggetto di un precedente accertamento notificato. Questa comunicazione è assai rilevante nella pratica…

Continua a leggere...

Le opposizioni all’esecuzione e agli atti esecutivi nella riscossione tributaria

Nelle controversie riguardanti gli atti dell’esecuzione forzata tributaria, l’orientamento giurisprudenziale più innovativo ha individuato il discrimine fra la giurisdizione tributaria e la giurisdizione ordinaria nella notificazione della cartella di pagamento – o dell’avviso di intimazione – affermando che, prima della notifica di tali atti, la controversia è devoluta al giudice tributario, mentre, successivamente, a quello…

Continua a leggere...