ISTITUTI DEFLATTIVI

Il cpb in agricoltura è condizionato dall’entrata in vigore del nuovo 56-bis

Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto correttivo sul concordato preventivo biennale, avvenuta il 20 giugno 2024 e con il rilascio del software “il tuo ISA 2024 CPB”, del 15.06.2024, si può ragionevolmente sostenere che è stato dato inizio, quasi a regime, alla “campagna” relativa ai calcoli prospettici di convenienza nell’aderire o…

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Le diverse modalità di versamento fra atti di adesione su accertamenti e su atti di recupero crediti

La L. 111/2023 (c.d. legge delega fiscale), attraverso i decreti legislativi già pubblicati, ha operato una vera e propria riforma degli istituti alternativi al contenzioso, con il precipuo scopo di ridurre l’accesso alla giurisdizione delle Corti di Giustizia tributaria, rimodulando gli strumenti deflattivi. L’esame del riordino complessivo attuato ha preso il via dal D.Lgs. 219/2023,…

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Pubblicato il modello di comunicazione dell’adesione al PVC

In virtù di quanto previsto dall’articolo 5-quater, D.Lgs. 218/1997, recentemente introdotto in attuazione della riforma dell’accertamento ad opera del D.Lgs. 13/2024, il contribuente che riceve un processo verbale di constatazione, emesso dall’Agenzia delle entrate (o dalla Guardia di finanza) a decorrere dallo scorso 30.4.2024, ha la facoltà di procedere alla definizione del suo contenuto integrale….

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Concordato preventivo: le cause di decadenza

Il D.Lgs. 13/2024 relativo al procedimento di accertamento ha rimesso in campo il concordato preventivo biennale, al fine di razionalizzare gli obblighi dichiarativi e di favorire l’adempimento spontaneo. L’elemento di interesse, pur se non nuovo, di questo strumento di politica fiscale, consiste nell’opzione preventiva che viene concessa al contribuente e ciò costituisce una marcata differenza…

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Contraddittorio preventivo: uffici in slalom tra i casi di “non certa” esclusione

Il nuovo contraddittorio preventivo, come delineato dall’articolo 6-bis, L. 212/2000 (Statuto del contribuente) e dal decreto MEF 24.4.2024 (che ne circoscrive l’ambito di applicazione in senso negativo, individuando gli atti che ne sono esclusi), presenta più di una peculiarità su cui è bene soffermarsi, potendosi aprire inattesi margini di manovra ai contribuenti che intendano contestare…

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Il nuovo Statuto dei diritti del contribuente

Premessa Come noto, la Legge delega per la Riforma fiscale (L. 111/2023) ha fissato – nel corpus dell’articolo 4 – la definizione dei principi e dei criteri direttivi per la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente, di cui alla L. 212/2000, le cui disposizioni – per espressa previsione contenuta nel comma 1 – costituiscono…

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Accertamento con adesione: il contribuente gioca a carte scoperte

L’articolo 1, comma 1, lett. e), D.Lgs. 219/2023, dando attuazione ai principi di cui agli articoli 4 e 17, comma 1, lett. b), L. 111/2023 (c.d. Legge delega per la riforma fiscale), ha introdotto, nello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212/2000), l’articolo 6-bis rubricato “Principio del contraddittorio”. Tale principio garantisce al destinatario di un…

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L’istanza di autotutela non sospende i termini per ricorrere

Le modifiche recate dal D.Lgs. 219/2023 all’istituto dell’autotutela ne hanno cambiato radicalmente il volto. In pratica, il legislatore delegato ha previsto un doppio binario: da una parte l’autotutela obbligatoria disciplinata dall’articolo 10-quater, comma 1, L. 212/2000, esercitabile nei casi di manifesta illegittimità dell’atto o dell’imposizione espressamente previsti (errore di persona, errore di calcolo, errore sull’individuazione…

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Uniformati i profili procedimentali del nuovo interpello a pagamento

La riforma fiscale operata con il D.Lgs. 219/2023, in attuazione delle prescrizioni contenute nella relativa Legge delega (L. 111/2023), ha modificato interamente la disciplina dell’interpello prevista nello Statuto dei diritti del contribuente (articolo 11, L. 212/2000). Le suddette modifiche, entrate in vigore lo scorso 18.1.2024, hanno cambiato profondamente tale istituto, in quanto sono intervenute, oltre…

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Cosa fare se si vuole conciliare in Cassazione

Il D.Lgs. 220/2023, intervenendo sull’articolo 48, D.Lgs. 546/1992, ha introdotto il comma 4-bis, autorizzando così la conciliazione giudiziale – fuori udienza – anche per le controversie pendenti in Cassazione. Il contribuente/professionista che intende conciliare fuori udienza deve depositare una “istanza congiunta”, cioè di una proposta di conciliazione alla quale l’altra parte abbia previamente aderito. Elementi…

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