ACCERTAMENTO

Le società di comodo e le imprese immobiliari: un caso “classico”

Come noto ormai da molti anni, la disciplina riguardante le c.d. “società di comodo” è stata introdotta nel nostro ordinamento dal comma 1 dell’art. 30 L. n. 724/1994, al fine di perseguire l’ambizioso obiettivo di contrastare comportamenti elusivi, rappresentati dalla “classica” interposizione di una società fittizia, quale soggetto titolare di determinati beni che, invece, rimanevano…

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Per l’induttivo possono utilizzarsi anche le fatture oggetto di sequestro

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 1951 depositata il 4 febbraio 2015 torna ad esprimersi sul delicato tema dell’accertamento induttivo puro, sottolineando come al ricorrere del presupposti normativi l’Amministrazione finanziaria sia autorizzata ad espletare tale tipologia di accertamento, fondandosi su qualsiasi informazione comunque ottenuta come, nel caso analizzato, il ricorso a delle fatture…

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Forfettari, occhio a redditometro e indagini finanziarie

L’ultimo anno di applicazione delle regole ordinarie, per coloro che a decorrere dal 2015 hanno deciso di optare per il regime forfettario, richiede per l’ultima volta di confrontarsi con i risultati degli studi di settore o dei parametri. Come è noto, l’eventuale adeguamento, o comunque il valore riscontrato dalle applicazioni presuntive, non sono rilevanti ai…

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Contribuenti forfettari al rebus accertamento

Per il nuovo regime forfettario si ripropongono le considerazioni già conosciute in occasione dell’introduzione del regime dei minimi relativamente al “rischio” accertamento e alle connesse implicazioni, attesa la previsione di una disposizione sostanzialmente analoga. Oltre infatti all’evidente “fastidio” degli importi contestati, il problema ulteriore si concretizza in ordine alle conseguenze sulle annualità successive in cui…

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Gli aspetti sanzionatori del visto di conformità

Come accennato nel precedente intervento (L.Pietrobon, “Check list per l’asseverazione dei crediti tributari diversi dall’Iva” del 22.01.2015), secondo quanto stabilito dall’art. 35 del D. Lgs. n. 241/1997, sono soggetti abilitati al visto di conformità sulle dichiarazioni concernenti le imposte dirette: gli iscritti nell’Albo dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili o in quello dei consulenti…

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Società estinte: norma applicabile anche alle società di persone

Nuovi chiarimenti in merito alla delicata problematica relativa all’accertamento delle società cancellate dal Registro imprese. Nello scorso articolo (” Accertamento a società estinte con effetto retroattivo“) avevamo analizzato la posizione dell’Amministrazione finanziaria che ha ritenuto tale norma di natura “ procedurale” ed, in quanto tale, applicabile anche in maniera retroattiva. Sul punto, qualche giorno fa…

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Accertamento a società estinte con effetto retroattivo

Come noto, l’articolo 28, comma 4, del Decreto “Semplificazioni”, è intervenuto sulla disciplina dei termini per la notifica degli atti tributari alle società estinte, prevedendo, in particolare, che ai soli fini della validità e dell’efficacia degli atti di liquidazione, accertamento, contenzioso e riscossione dei tributi, contributi, sanzioni ed interessi, “l’estinzione della società ha effetto trascorsi…

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Le cause ostative alla Voluntary disclosure

Prima di fare il punto sui costi e benefici della procedura di collaborazione volontaria la domanda, a monte, che ci si deve porre è quella sulla esistenza di eventuali cause ostative che precludano l’accesso alla voluntary. L’art. 5-quater, comma 2 del D.L. n. 167/1990, come introdotto dalla L. n. 186/2014, prevede che la collaborazione volontaria…

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Il pvc non impedisce il ravvedimento, ma il conto è più salato

Torniamo ad affrontare il tema del ravvedimento operoso (si veda “La dichiarazione integrativa e il ravvedimento operoso “allungano” il termine di prescrizione” del giorno 14 gennaio 2015), la cui disciplina è stata modificata in modo sostanziale dalla Legge di Stabilità 2015, con la possibilità di utilizzare le nuove regole anche per regolarizzare violazioni commesse prima del…

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La dichiarazione integrativa e il ravvedimento operoso “allungano” il termine di prescrizione

Come noto, dal 1° gennaio 2015, con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità, il ravvedimento operoso cambia pelle. La filosofia che ha seguito il legislatore è quella di concepire il ravvedimento operoso non più come strumento “temporaneo” per l’autocorrezione da parte dei contribuenti di violazioni commesse, da mettere in campo entro il termine di…

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