CRISI D'IMPRESA

Crisi d’impresa: rapporti giuridici pendenti e specifici contratti

Il CCII, all’interno del quadro giuridico di riferimento della sospensione automatica sui rapporti giuridici pendenti, previsto dall’articolo 172 CCII, riserva una disciplina specifica per determinati contratti, quali la locazione finanziaria, la vendita con riserva di proprietà e i contratti d’affitto d’azienda. In merito alla disciplina dei contratti di locazione finanziaria, se il curatore decide di…

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La disciplina dei contratti pendenti nel nuovo CCII

Gli effetti della liquidazione giudiziale sui rapporti giuridici pendenti sono regolati, nel nuovo CCII, da una serie di disposizioni che ne delimitano il perimetro di applicazione generale. La disciplina è dettata dall’ articolo 172 CCII, che regola la sospensione dei rapporti contrattuali pendenti, dall’articolo 175 CCII che disciplina lo scioglimento automatico dei contratti “intuitus personae”,…

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Il fallimento del socio illimitatamente responsabile

L’articolo 147 L.F. stabilisce che il fallimento di una società in nome collettivo, società in accomandita semplice e società in accomandita per azioni produce anche il fallimento per estensione dei soci illimitatamente responsabili, anche se non persone fisiche. La dichiarazione di fallimento coinvolge non solo i soci esistenti a quella data, ma anche quelli il…

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La continuità aziendale come finalità del concordato preventivo

Il nuovo codice della crisi e dell’insolvenza interviene in modo organico sulla disciplina del concordato preventivo, con lo scopo di rendere chiara la finalità di attuazione dell’istituto, ribadendo la centralità del concordato in continuità rispetto a quello liquidatorio. L’innovazione legislativa iniziata nel 2012 con l’introduzione dall’articolo 186-bis L.F., mutava la finalità del concordato fino ad…

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Contenuto e criticità del concordato di gruppo

L’articolo 284 CCII stabilisce che la domanda di accesso al concordato preventivo di gruppo o di accordo di ristrutturazione può prevedere la predisposizione o di un unico piano, oppure di piani distinti per ciascuna società del gruppo che siano comunque reciprocamente collegati. A tal proposito è ragionevole domandarsi quale debba essere il contenuto del piano…

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Procedura di esdebitazione e pagamento parziale dell’Iva

Con ordinanza depositata il 14 maggio 2018, il Tribunale di Udine sollevava, in relazione agli articoli 3 e 97 della Carta, questioni di legittimità costituzionale dell’articolo 7, comma 1, terzo periodo, L. 3/2012 (Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento), limitatamente alle parole «all’imposta sul valore aggiunto»….

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La gestione della crisi e dell’insolvenza nei gruppi di imprese

Il nuovo CCII ha introdotto la nozione di gruppo di imprese in ambito concorsuale venendo, così, a colmare, un vuoto presente nella legge fallimentare, che rendeva particolarmente complessa e articolata la gestione dell’insolvenza dei gruppi societari. Al fine di dare una definizione di gruppo d’imprese, l’articolo 2, lettera h), CCII richiama sia l’articolo 2497 sia…

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Gli effetti della liquidazione giudiziale sul patrimonio del debitore

Gli articoli 142 – 149 CCII rappresentano l’insieme delle norme che descrivono gli effetti immediati che la pronuncia del tribunale ha sul patrimonio debitore. È bene precisare che le nuove disposizioni non modificano di molto l’impianto normato dagli articoli 42–49 L.F., limitandosi a modifiche più formali che sostanziali, come ad esempio la sostituzione del termine…

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Procedura di allerta nella crisi d’impresa: soggetti interessati

Uno degli obiettivi principali (se non il primo) dell’introduzione del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) è quello di prevenire il più possibile il momento iniziale da cui scaturisce la crisi d’impresa (definita dall’articolo 2 del predetto Codice come “lo stato di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile l’insolvenza del debitore, e…

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L’esdebitazione tra vecchia e nuova normativa

L’esdebitazione è quell’istituto giuridico che permette al debitore, ritornato in bonis, di liberarsi dal pagamento dei debiti rimasti insoddisfatti, limitando gli effetti della liquidazione al patrimonio posseduto al momento dell’escussione. Normativamente, questo istituto viene regolamentato dagli articoli 142 – 144 L.F. e dall’articolo 14-terdecies L. 3/2012. La ratio dell’esdebitazione è quella di consentire il recupero…

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