ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO

La dichiarazione integrativa e il ravvedimento operoso “allungano” il termine di prescrizione

Come noto, dal 1° gennaio 2015, con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità, il ravvedimento operoso cambia pelle. La filosofia che ha seguito il legislatore è quella di concepire il ravvedimento operoso non più come strumento “temporaneo” per l’autocorrezione da parte dei contribuenti di violazioni commesse, da mettere in campo entro il termine di…

Continua a leggere...

Voluntary disclosure: quali adempimenti antiriciclaggio?

Suscita molti dubbi il tema degli obblighi antiriciclaggio da parte dei professionisti che assistono i contribuenti nell’ambito della procedura di voluntary disclosure. La L. n. 186/2014, infatti, a differenza di quanto auspicato da più parti, non detta alcuna facilitazione in tal senso. Sembrerebbe, pertanto, che il professionista, nonché gli intermediari finanziari che intervengono nella procedura…

Continua a leggere...

La notifica al presunto “suocero” rende illegittima la pretesa

Con una recente sentenza, la n. 26501 del 17.12.2014, la Corte di Cassazione è intervenuta in merito alla correttezza e validità della notifica degli atti tributari ad un soggetto diverso dall’effettivo destinatario, che nel caso di specie è il “suocero” dell’effettivo destinatario dell’atto. Da un punto di vista giuridico, il dettato normativo di riferimento in…

Continua a leggere...

L’autoriciclaggio spinge alla voluntary

Uno degli aspetti più delicati da considerare nell’ambito della procedura di voluntary disclosure è quello relativo alla copertura penale di cui il contribuente che si autodenuncia può fruire. Come noto, l’art. 5-quinquies, comma 1, lett. a) del D.L. n. 167/1990, come introdotto dalla L. n. 186/2014 che disciplina la voluntary, esclude la punibilità per i…

Continua a leggere...

Il giudizio di cassazione sul filtro in appello

Con l’ordinanza n. 24630 depositata in data 19.11.2014 la Corte di Cassazione prende in esame la questione del ricorso per Cassazione presentato ai sensi dell’art. 348-ter c.p.c. avverso la sentenza di primo grado, nell’ipotesi in cui il giudice di appello, nel dare attuazione al cosiddetto “filtro in appello” previsto dall’art. 348-bis c.p.c., dichiara con ordinanza…

Continua a leggere...

Ravvedimento operoso: il nuovo volto dal 2015

Con l’approvazione definitiva (e rocambolesca) della Legge di Stabilità per il 2015, risulta tracciato il nuovo volto del ravvedimento operoso che si dovrà gestire a partire dal 2015; trattasi di una sorta di “rimedio per tutti i mali” destinato a raccogliere l’eredità anche di altri istituti deflattivi, quali la definizione dell’invito a comparire, del PVC…

Continua a leggere...

Voluntary disclosure: alcuni nodi da sciogliere

Già in un precedente intervento si è avuto modo di evidenziare come nell’ambito della voluntary disclosure vi siano problematiche operative dalla cui soluzione dipende il conto finale della regolarizzazione. A parte la tematica del raddoppio dei termini e degli anni ancora accertabili al momento della presentazione dell’autodenuncia (nonché dei chiarimenti da parte delle Entrate sugli…

Continua a leggere...

Per le fatture false soggettive l’importante è “non sapere”

La Corte di Cassazione torna sul tema delle false fatture soggettive con una corposa sentenza, sicuramente importante in quanto riassuntiva di tutto l’excursus giurisprudenziale, sia della medesima suprema Corte che della Corte di Giustizia Europea, giungendo anche all’enucleazione dei principi di riferimento da utilizzare per la formazione dell’onere della prova da parte dell’Amministrazione finanziaria ed,…

Continua a leggere...

Denuncia penale “personale” per i doppi termini di accertamento

Secondo quanto stabilito dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano, con la sentenza 9438/46/14 del 04.11.2014, l’avviso di accertamento è illegittimo se la notizia di reato, sotto forma di denuncia alla Procura della Repubblica, viene presentata oltre il termine ordinario di accertamento. Come noto, il raddoppio dei termini di accertamento è determinata dalla constatazione di reati…

Continua a leggere...

Principio dell’antieconomicità ed applicabilità al sistema Iva

In una recente pronuncia della Commissione tributaria Provinciale di Bari, la sentenza n. 2500 del 24/10/2014 i Giudici di merito hanno richiamato il principio espresso dalla Corte di Giustizia Europea nella pronuncia del 20/01/2005 relativa alla causa C-412/03 secondo il quale non è possibile applicare direttamente ed automaticamente i principi espressi in tema di imposizione…

Continua a leggere...