ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO

Voluntary: perché aderire?

Il 30 settembre, termine entro il quale è possibile aderire al programma di emersione volontaria dei capitali non dichiarati al Fisco varato con la legge 186/2014, si avvicina ma molti contribuenti, nonostante lettere ed inviti ad aderire al programma da parte dei loro professionisti e delle banche, in specie estere, presso le quali hanno disponibilità,…

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La disponibilità del bene ai fini del sequestro preventivo

Con la sentenza n. 10194 del 16 ottobre 2014, depositata l’11 marzo 2015, la terza sezione penale della Suprema Corte ha chiarito che ai fini del sequestro preventivo, funzionale alla confisca di cui all’art. 322 ter c.p., è necessaria da parte della Pubblica Accusa la dimostrazione della “relazione effettuale” dell’indagato con il bene oggetto di…

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L’Agenzia trasmette le sanzioni da rateizzo agli eredi

In tema di obbligazione tributaria degli eredi per i debiti del de cuius le norme sono molto chiare: l’articolo 65, comma 1, del DPR 600/1973 (eredi del contribuente) dispone che “Gli eredi rispondono in solido delle obbligazioni tributarie il cui presupposto si è verificato anteriormente alla morte del dante causa” ma, con disarmante chiarezza, l’articolo…

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La sede principale dell’attività supera la presunzione di residenza

La Suprema Corte con la sentenza n. 6501 del 31.03.2015 è tornata a pronunciarsi in merito ai criteri utili per la determinazione della residenza fiscale nel territorio dello Stato delle persone fisiche trasferitesi in Paesi aventi un regime fiscale privilegiato. L’art. 2, co.1 del TUIR individua i soggetti passivi di imposta nelle “persone fisiche, residenti…

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Per la Cassazione l’omesso Reverse charge non genera danni erariali

Con la sentenza della Corte di Cassazione del 15/04/2015 n.7576 i giudici hanno stabilito che non genera danni erariali l’omesso reverse charge in relazione ad acquisti intracomunitari, pertanto la violazione commessa ha natura formale. La fattispecie in esame giunta dinanzi ai giudici ermellini nasce con riferimento ad una società di diritto italiano a causa dell’omessa…

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Bancarotta fraudolenta ed omissione nella tenuta della contabilità

Con la sentenza n. 11115 depositata il 16 marzo 2015 dalla Corte di Cassazione, è stato chiarito che risponde per il reato di bancarotta fraudolenta documentale, ai sensi del disposto normativo di cui all’art.216, co.1, n. 2, l.f., l’imprenditore che omette di tenere la contabilità della società, tanto da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio…

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La cartella di pagamento a seguito di controlli automatizzati

Nel caso di ricezione di una cartella di pagamento le domande più ricorrenti: perché l’Agente per la riscossione chiede il pagamento di queste somme? dove ho sbagliato? Tali interrogativi, in alcune circostanze, rappresentano un vero e proprio enigma, soprattutto se a sfogliare la cartella di pagamento è un contribuente poco “allenato” a tali letture, in…

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Prelievi in chiaroscuro nella voluntary

Come era facilmente prevedibile la stagione della voluntary si sta inevitabilmente sovrapponendo con quella, “più classica” dichiarativa, facendo aumentare la pressione sugli studi professionali chiamati a gestire e coordinare le due procedure. È evidente, infatti, che, ad oggi, se da un lato la sanatoria della collaborazione volontaria riguarda i periodi di imposta ancora accertabili fino…

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Non è abuso del diritto realizzare iniziative economiche in aree incentivate

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 5378 del 18 marzo 2015, ha stabilito che non si ravvisa abuso del diritto nel caso in cui un gruppo aziendale decida di realizzare iniziative produttive in aree incentivate, in quanto i benefici fiscali costituiscono la contropartita incentivante dell’investimento. Secondo la Corte è infatti lo stesso legislatore ad…

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Valore ai fini del registro e plusvalenza: dalla Delega una soluzione definitiva

È stata per anni abitudine dell’Agenzia delle entrate assumere il valore resosi definitivo ai fini dell’imposta di registro come base autonoma e sufficiente per presumere l’esistenza di un maggior corrispettivo e, pertanto, procedere alla rettifica della plusvalenza nell’ambito delle imposte sui redditi. L’impostazione degli Uffici, purtroppo, è stata molto spesso accolta dalla giurisprudenza di legittimità…

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