ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO

I versamenti dei soci alla società si presumono onerosi

Con la sentenza n. 17839/2016 la Corte di Cassazione ha ribadito la sussistenza di una presunzione di onerosità dei versamenti compiuti dai soci verso la società in base al dettato dell’articolo 46 del D.P.R. 917/1986 (ex articolo 43 del Tuir) ove si stabilisce che “le somme versate alle società commerciali e agli enti di cui…

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La rottamazione delle cartelle di pagamento

Con la gazzetta Ufficiale n. 249 del 24.10.2016 ha trovato ufficialità il D.L. 193/2016 che, tra le diverse misure di carattere fiscale, contiene anche la nuova “rottamazione delle cartelle di pagamento”. Sotto il profilo normativo tale previsione trova collocazione all’articolo 6 del decreto, secondo cui “Relativamente ai carichi inclusi in ruoli, affidati agli agenti della…

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Voluntary-bis con più responsabilità per il professionista

Nella voluntary–bis riaperta a partire dallo scorso 24 ottobre dall’articolo 7 del D.L. 193/2016 spicca in modo ancora più evidente rispetto alla precedente edizione la delicatezza del ruolo del professionista. Sotto il profilo amministrativo ciò deriva dal fatto che le somme dovute a seguito della presentazione delle istanze (da effettuare entro il 31 luglio 2017…

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La notifica a mezzo PEC nel processo tributario

Con la recente sentenza n. 17941 depositata in data 12 settembre 2016 la Corte di Cassazione è tornata a occuparsi del tema relativo alla validità della notifica a mezzo posta elettronica certificata nel processo tributario. In particolare, nel caso in esame, la contribuente aveva proposto ricorso avverso l’avviso di liquidazione dell’imposta di registro avanti alla…

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Società di comodo nel settore immobiliare

Com’è noto la disciplina delle società non operative è nata con l’obiettivo specifico di colpire le società c.d. “schermo”, ossia quelle strutture giuridiche create ad hoc dal contribuente senza una reale finalità imprenditoriale, ma con l’unico scopo di celare beni patrimoniali dei soci i quali restano, tuttavia, nella loro disponibilità pur senza una formale intestazione….

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Agenzia sempre più “amica” dei contribuenti

L’Agenzia delle entrate, con un sms inviato sul telefono cellulare, potrà informare i contribuenti, in via del tutto personale, che, ad esempio, non risulta recapitata una comunicazione inviata via raccomandata, o che sono state accreditate delle somme chieste a rimborso, ovvero che mancano pochi giorni alla scadenza di un pagamento. Si tratta di un servizio,…

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L’individuazione del domicilio fiscale della società contribuente

L’articolo 59 D.P.R. 600/1973 prevede che l’Amministrazione finanziaria accerti l’esatto domicilio fiscale del contribuente e che lo individui “nel comune dove il soggetto stesso svolge in modo continuativo la principale attività, ovvero, per i soggetti diversi dalle persone fisiche, nel comune in cui è stabilita la sede amministrativa”. In riferimento a tale principio, con la…

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L’elemento psicologico della dichiarazione fraudolenta

La Corte di Cassazione è nuovamente intervenuta in tema di dichiarazione fraudolenta, con particolare riferimento all’elemento psicologico richiesto per l’integrazione della fattispecie penale di cui all’articolo 2 D.Lgs. 74/2000. Nel caso oggetto del presente intervento, la Suprema Corte è stata chiamata a pronunciarsi a seguito di ricorso proposto dall’imputato, legale rappresentante di una società, basato…

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Altre 156.000 lettere in arrivo

L’Agenzia delle entrate, con il comunicato stampa del 26 ottobre, promuove, ancora una volta, l’attività di compliance, tesa ad aumentare il dialogo e diminuire i controlli nei confronti dei contribuenti. In particolare, l’Amministrazione finanziaria aspira a: entrare in comunicazione collaborativa con i contribuenti, al fine di sanare la propria situazione usufruendo delle sanzioni ridotte previste…

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Ne bis in idem nel market abuse al vaglio della Corte di Giustizia UE

Con l’ordinanza n. 20675 del 20.09.2016, depositata in data 13.10.2016, la Corte di Cassazione torna ad occuparsi dell’annosa questione relativa alla compatibilità del principio del “doppio binario” in materia di market abuse con la normativa e la più recente giurisprudenza di matrice comunitaria che sancisce il divieto di ne bis in idem. Con la decisione…

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