Il principio di tutela dell’affidamento e la disapplicazione delle sanzioni tributarie
L’articolo 10, comma 2, primo periodo, L. 212/2000, sancisce il principio di tutela dell’affidamento. In base a tale principio, “non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, qualora egli si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell’amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate dall’amministrazione medesima, o qualora il suo comportamento risulti posto in essere…
Continua a leggere...Le nuove misure sanzionatorie collegate alle dichiarazioni
Con il D.Lgs. 87/2024, cosiddetto Decreto “sanzioni”, sono state apportate diverse modifiche al D.Lgs. 471/1997, in relazione, in particolare, alla misura delle sanzioni previste. Il Decreto prevede, in riferimento alle violazioni relative alle dichiarazioni Irpef e Irap, alle violazioni relative alla dichiarazione dei sostituti d’imposta e alle violazioni relative alla dichiarazione Iva e ai rimborsi:…
Continua a leggere...Novità in tema di “ravvedimento sprint”
Con il D.Lgs. 87/2024, cosiddetto Decreto “sanzioni”, il legislatore ha “indirettamente” ridotto anche la sanzione collegata al “ravvedimento sprint”, di cui all’articolo 13, comma 1, terzo periodo, D.Lgs. 471/1997. Infatti, a decorrere dalle violazioni commesse dall’1.9.2024, l’infrazione dell’obbligo del versamento è punita in maniera uniforme con la sanzione amministrativa del 25% per ogni importo non…
Continua a leggere...Riscossione: la nuova compensazione dei crediti con somme dichiarate e non versate
Il D.Lgs. 87/2024, di revisione del sistema sanzionatorio tributario, in attuazione dell’articolo 20, L. 111/2023, ha introdotto, fra l’altro, nell’ambito del D.P.R. 602/1973, l’articolo 28-sexies, prevedendo la compensazione dei crediti con somme dovute a titolo di sanzioni e interessi per mancati versamenti di imposte su redditi regolarmente dichiarati. Pertanto, per effetto della novella normativa, i…
Continua a leggere...Il ravvedimento operoso con doppio binario
La riforma delle sanzioni fiscali ha efficacia dallo scorso 1.9.2024 e, per espressa previsione normativa, non sarà possibile avvalersi del principio del favor rei. Ciò significa che solo le violazioni commesse da tale data in avanti sconteranno le più miti misure previste dalla novella legislativa. Ciò crea un doppio binario che i contribuenti dovranno gestire…
Continua a leggere...Come cambia l’istituto del ravvedimento operoso
Con il D.Lgs. 87/2024, cosiddetto Decreto “sanzioni”, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 150 del 28.06.2024, con entrata in vigore il giorno successivo e rubricato “Revisione del sistema sanzionatorio tributario, ai sensi dell’articolo 20 della legge 9 agosto 2023, n. 111”, il legislatore ha apportato una radicale modifica a quasi tutte le sanzioni tributarie amministrative applicate…
Continua a leggere...Le nuove definizioni di credito inesistente e i più ridotti margini per le sanzioni aggravate
La definizione di credito d’imposta “inesistente” oggi si sdoppia e, per effetto delle modifiche apportate al sistema sanzionatorio tributario dall’articolo 1, D.Lgs. 87/2024, si rinviene ora all’articolo 1, comma 1, lettera g-quater, D.Lgs. 74/2000, recante, a sua volta, le disposizioni comuni alle sanzioni penali e amministrative. In conseguenza della novella, il concetto di credito “inesistente”…
Continua a leggere...Safeguarding Policy nello sport dilettantistico
L’importanza del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nei sodalizi sportivi dilettantistici è cresciuta significativamente, alla luce delle recenti normative in tema di Safeguarding Policy, stabilite nei principi generali emanati dal CONI con lo scorso 25.7.2023, da parte del proprio Osservatorio Permanente. Oltre alla adozione di Modelli Organizzativi e di Gestione (MOG) e di Codici…
Continua a leggere...Non è ancora detta l’ultima sul registro dei titolari effettivi
L’articolo 20, D.Lgs. 231/2007 (c.d. decreto Antiriciclaggio), ha recepito la direttiva (UE) 2015/849 (c.d. IV direttiva Antiriciclaggio), che ha sancito l’obbligo per ciascuno Stato membro di modificare il proprio impianto normativo, affinché le società e le altre entità giuridiche forniscano e conservino informazioni relative alla “proprietà effettiva” in registri centrali. L’individuazione del titolare effettivo risponde…
Continua a leggere...Contraddittorio preventivo: uffici in slalom tra i casi di “non certa” esclusione
Il nuovo contraddittorio preventivo, come delineato dall’articolo 6-bis, L. 212/2000 (Statuto del contribuente) e dal decreto MEF 24.4.2024 (che ne circoscrive l’ambito di applicazione in senso negativo, individuando gli atti che ne sono esclusi), presenta più di una peculiarità su cui è bene soffermarsi, potendosi aprire inattesi margini di manovra ai contribuenti che intendano contestare…
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