1 Febbraio 2022

Sicurezza stradale: come scegliere il casco moto

di Miriam Orlandi - Osteopata motociclista
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In tema di sicurezza stradale è fondamentale valutare come scegliere il casco, al fine di ottenere la maggior comodità e la massima sicurezza.

L’omologazione è scritta su una striscia di tessuto cucita al cinturino o all’imbottitura del casco. In essa leggiamo la omologazione europea E seguito da un numero che identifica in che nazione è stato omologato. Attenzione che un casco omologato in Europa potrebbe non essere a norma in U.S.A. ove è necessaria l’omologazione SNELL.

Nella successiva sequenza numerica sono da notare i primi due: l’omologazione più aggiornata è la 05.

Da notare che i caschi jet (senza mentoniera) sono omologati ma la mia opinione di osteopata e fisioterapista è che siano i meno sicuri: gli impatti al volto sono frequenti ed una visiera lunga non è sufficiente, anche se omologata SNELL.

La misura del casco è stabilita dalla circonferenza cranica ma è la forma che ne condiziona la comodità.

La forma dei caschi non è universale. Scegliete quindi un modello che vi piace ma chiedete se hanno anche altre forme di calotta o cambiate modello: la comodità non è una questione di taglia.

Una regola generale è che quando il casco è indossato non deve muoversi nemmeno se spinto dalla mentoniera verso il dietro, nemmeno se tirato in avanti o di lato.

La sicurezza è determinata dal livello di omologazione, non dal materiale che lo compone. Esso determina il peso finale ed il volume del casco (a parità di taglia). Nell’ordine, dal più costoso e leggero Carbonio si passa alla fibra di vetro e si termina con il comune Policarbonato.

Come moto-osteopata pongo l’attenzione all’aerodinamica: essa incide sulla muscolatura del collo molto più del peso oggettivo del casco.

La visiera ottimale completa la sicurezza del casco:

  • ampio raggio di visibilità;
  • antiriflesso sia diurno che notturno;
  • resistenza agli impatti.

Il cinturino è spesso causa di fastidi e va scelto il più comodo per la nostra conformazione fisica e non solo per la facilità di sgancio.

Utili stimoli sono arrivati dai soccorritori che, in caso di incidente, si trovavano in difficoltà a sfilare il casco mantenendo stabile il collo del motociclista.

La risposta è arrivata dal sistema Emergency Quick Release System (E.Q.R.S.) che permette ai soccorritori di sfilare rapidamente il casco senza manovre pericolose. Tramite la semplice trazione su due fascette, molto colorate e ben visibili, poste nella parte inferiore della imbottitura del casco, è possibile sfilare i guanciali mantenendo il casco indossato. Questo facilita la successiva rimozione del casco senza manovre pericolose per il collo dell’infortunato.

Ultima novità in ordine di tempo, ma non di importanza, giunge dalla Svezia: MIPS.

Un importante sistema di assorbimento degli urti a livello della calotta. É un dispositivo semimobile che, integrato nel casco dal produttore, assorbe gli urti: grazie al suo minimo movimento (10 – 15 mm) riduce i danni cerebrali del 25%.

LeRosa – Miriam Orlandi