31 Agosto 2017

Patent Box: Lussemburgo ed Europa a confronto

di Claudio Melillo
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Il sistema fiscale del Lussemburgo riconosce un’esenzione dell’80% sui redditi derivanti dai diritti su alcune proprietà intellettuali e sulle plusvalenze realizzate dalla vendita di tali diritti, con un’imposta massima del 5,84% (20% moltiplicato per l’attuale aliquota del 29,22%). La speciale aliquota si applica solo a quegli intangibles acquisiti dopo il 31 dicembre 2007 e non è necessario che l’IP sia stato acquisito in Lussemburgo. La normativa del Lussemburgo prevede che sia solo il possessore dell’immobilizzazione immateriale ad aver il diritto di ottenere dei benefici dal regime fiscale agevolato per gli intangibles; detta normativa si applica sia ai contribuenti che acquistano intangibles in Lussemburgo sia a chi li acquista altrove.

Il regime agevolato per gli intangibles del Lussemburgo, come quello del Belgio e della Spagna, risulta essere molto simile a quello italiano poiché consiste in una detassazione di parte del reddito e, pertanto, non corrisponde, come in Inghilterra e Francia, con l’introduzione di un’aliquota fiscale ridotta sugli IP. Con riferimento alla scelta dei redditi esentati, il Lussemburgo fa rientrare nella categoria le royalties derivanti dallo sfruttamento dell’invenzione e le plusvalenze da cessione, si parla in questo caso di sfruttamento diretto, a differenza di quanto avviene in Spagna e Belgio, dove viene riconosciuto l’accesso ai benefici solo per i redditi derivanti dallo sfruttamento dell’invenzione attraverso terzi. Nel nostro Paese, invece, è previsto un sistema misto che prevede l’accesso all’agevolazione, sia dei redditi derivanti dalla cessione a terzi, sia in ipotesi di uso diretto degli stessi.

Alla luce di quanto descritto sinora, l’IP Regime Box è stato nel mirino delle critiche: il tasso del regime agevolato, denominato IP Box, è apparso dunque eccessivamente inferiore rispetto all’aliquota ordinaria e ciò ha fatto sorgere dubbi in merito alla violazione di alcuni dei principi essenziali dell’UE. Inoltre, detta agevolazione e connessa previsione di un tasso eccessivamente vantaggioso, aveva avuto come effetto quello di provocare una sostanziosa defiscalizzazione degli intangibles, favorendo direttamente le holding lussemburghesi e conseguentemente le controllate estere che usufruivano di dette agevolazioni.

Il regime degli intangibles lussemburghesi è stato, pertanto, oggetto di modifica. Esso è stato, infatti, definito non in linea con alcuni dei principi essenziali dell’UE e con il cosiddetto “Nexus Approach” contemplato dall’Action Plan n. 5 del progetto BEPS. In modo particolare, si è reso necessario un adeguamento del regime agevolato in linea con le raccomandazioni BEPS emanate dall’OCSE. Nell’anno 2015 è stato abrogato il regime agevolato originario e sostituito con un nuovo regime per gli IP, denominato Patent Box Regime e limitato alle innovazioni tecniche o scientifiche che beneficiano della stessa protezione accordata ai brevetti, pertanto, rimarrebbero esclusi marchi, modelli, disegni e diritti d’autore.

Conclusivamente, seppur a rilento, anche il Lussemburgo ha provveduto ad accogliere le raccomandazioni OCSE; pertanto, alla luce delle considerazioni avanzate, si spera presto in una totale, o quasi, conformità delle normative e/o raccomandazioni europee alle relative normative nazionali oggetto di modifica.

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