7 Giugno 2021

Musica, podcast e copyright: la guida per non sbagliare

di Ester Memeo - Podcast Producer
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Il sound nel podcast è un elemento – quasi – imprescindibile. Anche il format più semplice ha una sua identità sonora che lo rende riconoscibile: sigla, sottofondi musicali, effetti sonori. La musica determina il mood, crea atmosfera e scandisce i ritmi dei contenuti ed è importante sceglierla bene. Ma podcast e copyright come si regolano?

Partiamo dal presupposto che brani, immagini e testi che troviamo online sono coperti da diritto d’autore. Ciò vuol dire che prima di utilizzare contenuti altrui nel podcast serve capire che tipo di licenza ci occorre e come ottenerla. Questo vale anche se intendiamo usare solo per pochi secondi un brano musicale famoso.

La legge in materia di copyright è chiara e anche se il podcast è considerata un’opera derivata – perché è l’unione di più opere d’ingegno – non trascende dalla sua applicazione. 

Le strade percorribili sono tre:

  1. chiedere autorizzazione agli aventi diritto su opera coperta da copyright;
  2. acquistare licenza su librerie musicali royalty free;
  3. usare librerie online gratuite con licenza Creative Commons.

Nel primo caso, per ottenere una liberatoria scritta da parte di tutti gli aventi diritto (autori, editori, distributori) l’iter è lungo e soggetto a una trattativa tra le parti per concordare il compenso, spesso costoso. E, sebbene dopo 70 anni dalla morte dell’autore decadono i diritti di utilizzo economico, tale passaggio non è automatico. Bisogna sempre considerare l’esistenza di eventuali altri autori o opere derivate successive.

La cosa più semplice è, invece, optare per le altre due soluzioni.


Esistono diversi cataloghi musicali royalty free

con brani ed effetti sonori di alta qualità disponibili con l’acquisto di una licenza d’uso.

La proposta è talmente ricca e soddisfacente che non rimpiangerai nessun brano famoso.


Altrimenti, puoi attingere da contenuti Creative Commons (CC) disponibili su librerie musicali gratuite online. In questo caso, l’autore rinuncia a parte dei suoi diritti e concede l’uso delle sue opere in modo libero o con alcune limitazioni. Per non incorrere in alcuna violazione, prima di usare questa musica per il podcast è importante verificare quale sia il tipo di licenza concessa

Ciascuna opera è contrassegnata da una sigla che ne specifica l’uso e la destinazione. Ecco l’elenco: 

  • CC0: pubblico dominio, utilizzabile per tutti gli usi senza limiti.
  • CC BY: è possibile distribuire, modificare e creare opere derivate a scopi commerciali con riconoscimento della paternità.
  • CC BY-SA: stesse finalità della precedente ma con attribuzione della stessa licenza alla nuova opera.
  • CC BY-ND: ammessa distribuire per scopi commerciali riconoscendone la paternità ma non per opere derivate (no podcast).
  • CC BY-NC: si può distribuire, modificare e creare opere derivate a condizione con riconoscimento della paternità, ma non per scopi commerciali.
  • CC BY-NC-SA: si può distribuire, modificare e creare opere derivate non per scopi commerciali a condizione che ne venga riconosciuta la paternità e all’opera finale venga attribuita la stessa licenza.
  • CC BY-NC-ND: distribuzione non per scopi commerciali e non per opere derivate (no podcast).

Il rischio, se non ci si attiene a queste norme, è vedersi bannato il podcast

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