24 Febbraio 2014

La settimana finanziaria

di Direzione Finanza e Prodotti - Banca Esperia S.p.A.
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Settimana erratica per l’azionario

Settimana corta in Usa, con l’attenzione degli operatori focalizzata sulla pubblicazione delle Minute del Fomc, in mancanza di dati particolarmente indicativi e con la Reporting Season relativa al 4q 2013 che volge ormai al termine. Continua a dominare l’effetto maltempo.

Dow +1.06 %, S&P +1.15%, Nasdaq +1.3%.

I Mercati asiatici hanno avuto una performance positiva ma sicuramente erratica, vista la sequenza di dati contrastanti in Cina e Giappone, che hanno avuto influssi anche sul mercato delle commodities. Nikkei +3.8%, Hang Seng +0.9%, Sidney +1.54% . Shanghai -0.10%.

l’Eurostoxx 50, +0.76, si dimostra questa settimana meno performante ma più stabile, con minori oscillazioni giornaliere, visti i dati macro pubblicati dai quali è difficile estrarre una lettura univoca.

Il Dollaro si indebolisce contro Euro quasi fino a 1.3780, per poi cedere una figura in chiusura di settimana. Dalla lettura riferibile all’inizio del periodo, sessione del 17 Febbraio, il dollaro è passato da 101.38 a 102.60 contro Yen, con ovvii effetti positivi sugli esportatori nipponici. La tenuta ed il superamento dei livelli attuali potrebbe tentare di riportare la valuta americana sul teorico sentiero di apprezzamento contro la valuta del Sol Levante, che vede nel livello di 110 il sogno proibito dell’amministrazione Abe.

Settimana corta negli USA, dati contrastanti in Asia

La settimana in America è iniziata dopo il Week-End lungo dovuto al President’s Day di lunedì 17. Per quanto riguarda invece la pubblicazione dei dati macroeconomici, ripresa ad un ritmo normale dopo la pausa successiva alla pubblicazione del Labor Report, sembra che gli analisti siano tuttora perplessi in merito al ruolo giocato dalle condizioni atmosferiche che, particolarmente pesanti in questo periodo, si pongono come il principale interrogativo delle ultime settimane. La crescita rimane solida e ciò che si vede in superficie è solo frutto della già citata distorsione? E’ inoltre da considerare che il maltempo ha investito solo alcune zone; non è quindi l’unica chiave di lettura e quindi sembra essere necessario rimandare l’analisi alla fine dell’inverno, in modo da avere dati incontrovertibili sui quali basare i forecast.

C’era attesa per la pubblicazione delle Minute del primo FOMC presieduto da Janet Yellen; il quadro emerso sembra incerto, con i membri del Fomc che potrebbero rivedere la soglia del 6.5% della disoccupazione fissata per un aumento dei tassi. I membri del FOMC sono preoccupati per i numerosi focolai di crisi nei paesi emergenti, ma non credono in un impatto particolare sulla dinamica della crescita americana. La riduzione di 10 Bn USD a meeting degli acquisti della FED viene mantenuto in essere e, reiterando il concetto già espresso, il processo sarà indubbiamente DataDriven: solo una sostanziale deviazione nei dati pubblicati dal percorso prefissato potrà portare ad una riconsiderazione dell’entità degli acquisti di bond da parte della FED.

L’Asia e la Cina, in particolare, hanno riportato una serie di indicazioni contrastanti. Pechino chiude la settimana scorsa con una serie di dati molto forti in termini di esportazioni ed importazioni, accompagnati anche da un report che indica una forte espansione dell’attività estera sul territorio cinese.

Questi numeri vengono prontamente smentiti dalla pubblicazione di un indice Markit/HSBC nettamente inferiore alle aspettative e che, risultando inferiore al livello di 50, indica contrazione economica.

Analogamente, nonostante lo sforzo di People Bank Of China per dimostrare di avere tutto sotto controllo, l’espansione del credito a breve dimostra che, nonostante tutte le preoccupazioni in merito a credito, Shadow Banking, e liquidità a breve, la misura dei nuovi crediti concessi in Cina è molto più forte delle attese e si aggiunge ai già citati numeri sul Trade Balance a titolo di positivo indicatore di espansione economica E’ però evidente che il risultato finale sia in netto contrasto con le affermazioni di PBoC.

In Giappone BoJ, per cercare di uscire da un periodo deflattivo che dura ormai da 15 anni, ha deciso di permettere alle banche un accesso al credito doppio di quanto stabilito in precedenza, di espandere la base monetaria a 70 Trillion Yen per anno e di continuare in un Quantitative Easing senza precedenti.

La manovra ha evidentemente indebolito lo Yen e rafforzato i corsi di tutti quegli esportatori, come Toyota, che fatturano per la maggior parte in Dollari ed in Euro. La mossa di BoJ cerca anche di andare a compensare un GDP uscito più debole delle attese e l’aumento dell’IVA in primavera. Ora si aspetta l’implementazione della terza “freccia” delle Abenomics, tutte le riforme che potrebbero rendere più semplice fare Business nel Sol Levante. La Corea, nonostante le oscillazioni valutarie, tiene e rimane in territorio positiva sostenuta dal Tech e e da Samsung in particolare, in attesa della presentazione del nuovo smartphone S5 la prossima settimana.

Una serie di dati macro non particolarmente univoci da leggere ha penalizzato la performance degli indici europei, i meno reattivi della settimana. Pesa soprattutto il livello dei PMI in Francia, uscito inferiore alle attese, e la composizione di quello tedesco, che vede la netta progressione dei servizi e la decelerazione della componente industriale. Analoga lettura è stata fornita dallo Zew Index, con componente actual positiva ed aspettative in calo. Decisamente positiva l’accoglienza riservata dai mercati a Renzi, con Milano che ha mantenuto un forte vantaggio sulle altre piazze europee, e i btp che hanno visto lo spread scendere di 10 basis points dai livelli dell’asta. Se la scelta del segretario PD ha sollevato qualche perplessità in patria, all’estero il suo appeal sembra aver convinto, ed è probabile che gli effetti positivi si possano sentire ancora per qualche sessione.

Reporting Season in chiusura

Erano poche le trimestrali attese questa settimana ma aldilà dei risultati societari ha molto impressionato l’offerta che Facebook ha fatto nei confronti di WhatsApp, che verrebbe acquisita per circa 19 Miliardi di USD, un quarto cash e il resto carta contro carta.

Coca Cola ha riportato peggio delle aspettative e ha varato un piano di ristrutturazione per compensare le perdite di fatturato in tutto il mondo, causate dalla diminuzione dell’appeal delle bevande che contengono zuccheri. I risparmi di circa 800 milioni di USD all’ anno verranno investiti in marketing e comunicazione per rinforzare la consapevolezza dei consumatori in merito a Coca Zero e alla nuova linea di bevande con cialde “a freddo”, conseguenza della partnership con Green Mountain Coffee.

Wal-Mart è un’altra vittima eccellente delle condizioni atmosferiche avverse, che avevano già influenzato negativamente molti dati di carattere federale. Inoltre le Guidance per il 2014 non sono sicuramente brillanti, influenzate da un ambiente macro considerato dal management come particolarmente difficile per i consumatori.

Hewlett-Packard sembra, invece, essere stata in grado di cavalcare con successo soprattutto il mercato dei server e dei pc per uso corporate, nonostante il trend di calo delle macchine consumer, con un utile relativo al Q4 ed al FY 2013 migliore delle aspettative.

Tesla: La compagnia guidata da Elon Musk ha riportato utili migliori delle attese, presentato guidance migliori del previsto ed un numero di Model S vendute molto superiore al consensus. Inoltre, gli incontri tra Musk ed i vertici di Apple danno dinamicità al titolo, dopo le news relative ai problemi alle batterie delle auto prodotte dal leader delle vetture elettriche, considerati dalla casa come presunti.

Per la Stagione Utili europea, buoni i risultati di BHP, Air Liquide, Iberdrola,Credit Agricole, Swiss RE.

Negativi quelli di Thyssen, Lafarge, Dexia, Axa e, soprattutto, Peugeot.

 

Finisce la Reporting Season in USA, proseguono le trimestrali in Europa.

La prossima settimana sono attesi l’indice Case Shiller sullo stato del Real Estate nei principali distretti residenziali americani, le Pending Home Sales, la Consumer Confidence, gli Ordini di Beni Durevoli e la Michigan Confidence.

La reporting Season si conclude con i risultati di Home Depot.

In Europa, invece, sono previsti i report di Vivendi, Basf, Bayer, DSM, Solvay, Repsol, Airbus, Snam e Mediaset.

 

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