ENTI NON COMMERCIALI
La non facile definizione del concetto di occasionalità nelle raccolte fondi
L’articolo 143 Tuir alla lettera a) del comma 3 – richiamato dal secondo comma, dell’articolo 25, della L. 133/1999 con riferimento alle associazioni sportive dilettantistiche (rimando in passato giustificato dal differente contenuto della norma speciale rispetto a quella generale) – prevede che non concorrono in ogni caso alla formazione del reddito degli enti non commerciali…
Continua a leggere...Contestazioni alla 398 irrilevanti per i compensi sportivi agevolati
Nonostante i chiarimenti di prassi diffusi dall’Amministrazione finanziaria e le pronunce della giurisprudenza di merito favorevoli ai contribuenti, continuano ad essere notificati ad associazioni e società sportive dilettantistiche atti di accertamento in ragione dei quali viene contestato il diritto al riconoscimento di compensi agevolati per esercizio diretto di attività sportiva dilettantistica di cui al combinato…
Continua a leggere...La vendita di alimenti ai soci dell’asd non è attività commerciale?
Parrebbe sovvertire ogni ordine a fatica stabilito la sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia n. 4284 del 1° ottobre 2015 attraverso cui i Giudici lombardi, nel confermare la qualificazione già accordata dalla Commissione Provinciale, valutano come non commerciale dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande svolta da una associazione sportiva dilettantistica nei confronti dei…
Continua a leggere...L’attività istituzionale e la quota associativa nelle ASD
Come è noto, ai fini tributari, la circostanza che le associazioni sportive dilettantistiche, ex lege, non possano avere scopo di lucro, anche indiretto, è irrilevante. Ciò che conta, invece, è lo svolgimento, o meno, di attività c.d. commerciali. Caratteristica, quindi, di detti enti è la distinzione dell’amministrazione in due grandi aree: l’una, definita per comodità…
Continua a leggere...Iva o non Iva nei rapporti di servizio tra associazioni?
Diventano sempre più diffuse le “transazioni” tra associazioni. Ossia la fattispecie sulla base della quale una associazione, che ha la disponibilità di una struttura, magari in quanto titolare di rapporto di convenzione con l’amministrazione pubblica proprietaria (associazione sportiva che gestisce una palestra, associazione culturale che gestisce un teatro o locali dove è possibile svolgere attività…
Continua a leggere...La vita associativa dei “soliti noti” regge alle contestazioni del fisco
Deve essere accolta con favore la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia n. 397/3/15 del 5 ottobre 2015 in quanto, a tratti decisi e marcati, ritrae una chiara immagine della vita associativa in seno alle ASD. Il caso in esame traeva origine dal ricorso di un’ASD avverso l’avviso di accertamento emesso, a fini…
Continua a leggere...Il “finto” comodato genera proventi da tassare
La Commissione Tributaria Regionale di Genova con la sentenza n. 1147 del 3 novembre 2015, in materia di accertamenti alle realtà sportive dilettantistiche, conferma l’importanza della sostanza sulla forma dichiarando soggetti a tassazione gli oneri di rimborso spese pagati ad una associazione sportiva dilettantistica da parte di due società che detenevano alcuni locali nella disponibilità…
Continua a leggere...La responsabilità negli enti associativi. Quarta parte
Maggiore interesse riveste, invece, la responsabilità che possa derivare alle associazioni, dalle strutture e/o attrezzature di cui esse dispongono e sulle quali devono esercitare gli obblighi di custodia di cui all’articolo 2051 codice civile; tale responsabilità è configurabile anche per gli enti associativi non profit. Si tratta, pertanto, di una forma di responsabilità che, oltre…
Continua a leggere...La responsabilità negli enti associativi. Terza parte
Per regola generale, l’obbligazione di risarcire il danno incombe su “colui che ha commesso il fatto” e sempreché si tratti di “fatto doloso o colposo”. A detta regola sono, tuttavia, apportate due importanti serie di eccezioni: la prima è quella della responsabilità indiretta o per fatto illecito altrui, ravvisabile ad esempio nella responsabilità dell’insegnante (articolo…
Continua a leggere...La responsabilità negli enti associativi – seconda parte
Dalla lettura dell’articolo 38 cod. civ. si ricava che, per le obbligazioni sociali vi è una duplice garanzia a favore dei terzi: quella offerta dai beni che costituiscono il fondo comune e quella costituita dal patrimonio personale di coloro che hanno agito in nome e per conto dell’associazione. Tra il fondo comune ed il patrimonio…
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