La recente posizione di legittimità in tema di antieconomicità del settore della vendita di automobili usate
Il caso ha riguardato un avviso di accertamento notificato a seguito di verifiche nel corso delle quali l’Agenzia delle entrate contestava l’antieconomicità della gestione relativa alla vendita di automobili usate che aveva prodotto un margine negativo. L’avviso di accertamento veniva impugnato dalla contribuente ed il ricorso era stato parzialmente accolto dalla Commissione Tributaria Provinciale di…
Continua a leggere...Illegittimità pregiudiziale dell’atto di recupero del credito R&S: seconda parte
In ordine alla possibile illegittimità pregiudiziale degli atti di recupero del credito R&S, già in uno scritto precedente (“Illegittimità pregiudiziale dell’atto di recupero del credito R&S: Prima parte”) si è sottolineato come motivi di sola superficie, talora solo racchiusi in generiche definizioni ritratte dai Manuali di Frascati ed Oslo, senza alcuna autentica contestualizzazione con le…
Continua a leggere...Illegittimità pregiudiziale dell’atto di recupero del credito R&S: prima parte
Se in un atto di recupero del credito d’imposta R&S, notificato ad un contribuente che, nella memoria avverso la comunicazione del relativo schema d’atto, aveva chiesto di rappresentare, sulla base di motivi fondati su autentica scienza tecnologica (senza, quindi, il ricorso a frasi di mero stile grafico o notizie di superficie solo apprese da generiche…
Continua a leggere...Il presupposto impositivo delle obbligazioni di fare, di non fare e di permettere alla base delle transazioni
La Corte di cassazione, con una recente sentenza (n. 33296/2024), ha ritenuto esclusa da Iva la transazione volta a rinunciare agli atti di causa, rappresentando che le prestazioni di fare, non fare o permettere non possono essere considerate rilevanti ai fini Iva, se raccordate alle condotte processuali, come la rinuncia gli atti o all’azione, relative…
Continua a leggere...Il CPB, le imposte anticipate e le prospettabili questioni di censura costituzionale (II parte)
Nella prima parte dell’approfondimento sulla rilevanza fiscale delle differenze temporanee nel computo liquidatorio del c.d. reddito concordatario si è rappresentato come l’eventuale maggior reddito necessario per l’adeguamento fiscale al reddito concordatario partecipi del solo modello di normale redditività che deriva dall’ordinario ciclo produttivo di periodo (nella sostanza, si è sottolineato, risultando i costi d’esercizio già…
Continua a leggere...