La buona fede (dell’Amministrazione) in campo Iva
Una questione ampiamente dibattuta riguarda la buona fede nel settore dell’Iva: si rende infatti necessario comprendere quale grado di buona fede è richiesto al contribuente, al fine di evitare di pagare per le frodi di altri soggetti. In questi casi si finisce necessariamente per parlare di diritto comunitario, perché è a seguito di tali insegnamenti…
Continua a leggere...Operazioni soggettivamente inesistenti e “buona fede” del cessionario
La negazione del diritto alla detrazione dell’Iva pagata a monte nell’ipotesi di operazioni di acquisto soggettivamente inesistenti, come emerge dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea (cfr., ex pluribus: sentenza 22.10.2015, causa C-277/14, PPUH Stehcemp; sentenza 13.2.2014, causa C-18/13, Maks Pen EOOD; ordinanza 6.2.2014, causa C-33/13, Jagiello; sentenza 18.7.2013, causa C-78/12, Evita-k e sentenza…
Continua a leggere...Regime del margine: responsabilità allargata per i rivenditori di veicoli usati
Ai fini del riconoscimento dell’applicazione del regime del margine alla rivendita di veicoli usati, è ritenuta priva di rilievo la relativa annotazione sulle fatture di vendita mentre, per contro, rientra nell’onere probatorio del contribuente, ai fini della dimostrazione di aver agito in “buona fede”, la verifica di tutti i precedenti passaggi di proprietà attraverso l’esame…
Continua a leggere...È indetraibile l’Iva relativa alle operazioni inesistenti
Con la sentenza resa nelle cause riunite C-459/17 e C-460/17, la Corte di giustizia UE ha affermato che, “per negare al soggetto passivo destinatario di una fattura il diritto di detrarre l’Iva menzionata su tale fattura, è sufficiente che l’amministrazione stabilisca che le operazioni alle quali tale fattura corrisponde non sono state effettivamente realizzate”. La…
Continua a leggere...