7 Luglio 2014

La settimana finanziaria

di Direzione Finanza e Prodotti - Banca Esperia S.p.A.
Scarica in PDF

Dow oltre 17.000 dopo l’unemployment.

Nuovi record per le Borse americane, dopo l’intervento di Janet Yellen al Fondo Monetario Internazionale e, soprattutto, dopo i numeri relativi al mercato del lavoro, con il Dow Jones che ha chiuso per la prima volta sopra quota 17.000. Sembrano passate in secondo piano sia le tensioni tra Russia ed Ucraina, sia il riesplodere della violenza in Medio Oriente: non solo l’Irak sembra ormai un campo di battaglia tra jihadisti e governativi, ma oltre alla guerra civile in Siria riesplode il conflitto tra Israele e Hamas dopo l’assassinio dei tre studenti.

S&P +1.44%, Dow +1.32 %, Nasdaq +2.51%.

L’ Asia ha beneficiato soprattutto del tono positivo che si è creato intorno alle possibilità di crescita per l’economia USA. Tutti gli Exporter dell’Area Pacifico hanno quindi reagito positivamente alle prospettive di rafforzamento della capacità di spesa del consumatore in quello che è tuttora considerato il loro mercato principale.

La Cina ha visto rafforzarsi l’ipotesi di una stabilizzazione del proprio ciclo economico, grazie anche a un PMI Index relativo al comparto servizi migliore delle attese, anche se la parte manifatturiera è ancora la più importante dell’economia di Pechino e quindi un indice tarato sui servizi ha una valenza più di carattere psicologico.

Nikkei +2.27%, HK +1.55%, Shanghai +1.11%, Sensex +2.87%, ASX +1.47%.

I mercati azionari europei hanno preso spunto non solo dal trend positivo della Borsa americana ma anche dalle parole di Draghi, che ha reiterato la volontà della Banca Centrale Europea di continuare a mantenere i tassi al minimo storico ancora per lungo tempo. In settimana non sono state rese note news aziendali di particolare peso in Europa.

MSCI +1.99%, EuroStoxx50 +1.55%, FtseMib +2.34%.

Il Dollaro ha beneficiato di quanto emerso sia in termini di Labor Report, sia in termini di elementi a margine della decisione di lasciare i tassi invariati da parte della Banca Centrale Europea, comunicati e discussi dopo il Meeting da Mario Draghi. Il Biglietto Verde si è rafforzato nella giornata principale della settimana, Giovedì, da 1.37 a 1.36.

Mercato del Lavoro decisamente migliore delle previsioni.

In una settimana corta, caratterizzata dalla chiusura Venerdì per il Giorno dell’indipendenza, il mercato americano era soprattutto concentrato sulla pubblicazione anticipata dei numeri relativi al Mercato del Lavoro, che sono risultati decisamente più forti del consensus; non solo il numero delle buste paga è risultato maggiore delle attese, 288K contro 215K, ma il dato ha anche subito una netta revisione al rialzo nella lettura riferibile al mese precedente, 224K, che modifica al rialzo il dato di Maggio, 216K. Il tasso di disoccupazione scende al 6.1%, livello più basso dal 2008 andando ad alimentare la classica catena dove, in tempi brevi, la creazione di nuovi posti di lavoro fornisce le fondamenta per una crescita dei salari e una accelerazione dei consumi. Maggiori opportunità dal punto di vista della crescita di nuovi posti di lavoro manterrà, secondo la maggior parte degli analisti, la Federal Reserve sul sentiero precedentemente tracciato da Ben Bernanke, e seguito poi da Janet Yellen, verso una progressiva riduzione dello stimolo monetario.
Molte aziende, come Ford, stanno cominciando a rivedere al rialzo le proprie previsioni in merito al flusso di assunzioni da qui alla fine del 2015. Subito dopo la pubblicazione dell’unemployment, il Dow ha aggiornato i massimi storici, superando per la prima volta il livello chiave di 17.000. Nell’intervento al Fondo Monetario Internazionale, Janet Yellen ha ribadito il concetto che garantire la stabilità finanziaria non è il primo obiettivo della politica monetaria. Nonostante alcune aree di surriscaldamento, non si è in presenza di bolle speculative e la dinamica relativa ai tassi sarà tarata solo su quanto potrà emergere in termini di livelli inflattivi e occupazionali.

Durante la settimana negli Stati Uniti non sono emerse particolari news a carattere societario. L’unica notizia che ha scosso gli operatori è quella relativa alla malattia di Jamie Dimon, CEO di Citigroup. Gli analisti però cominciano ad attendere l’inizio della Reporting Season relativa al secondo trimestre, che inizierà, come sempre, con Alcoa, nella giornata di Mercoledì prossimo.

In Asia L’indice regionale del Pacific Rim fa segnare in settimana il livello più alto degli ultimi sei anni, grazie alla fase espansiva delle maggiori economie mondiali. I credit Default Swaps fanno segnare una discesa di quattro punti base, il miglior risultato dall’inizio di Giugno, dopo che il manifatturiero cinese ha mostrato una espansione migliore di quanto previsto dagli analisti, una lettura che si muove in sintonia con i dati provenienti sia dagli Stati Uniti sia dal Regno Unito. In Cina l’indice della Federazione della Logistica è sceso mese su mese da 55.5 a 55, mentre Giovedì mattina HSBC/Markit fa la pubblicazione del PMI, migliore delle aspettative. Anche il PMI servizi va letto nella stessa direzione.

In Asia le notizie societarie questa settimana sono state davvero poche; spiccano gli utili migliori delle attese per il produttore taiwanese di Smartphones HTC

In Europa i mercati hanno avuto un comportamento sicuramente positivo soprattutto dopo quanto espresso dal Governatore Draghi nella Giornata di Giovedì. Come da attese, i tassi non sono stati toccati e il tono del commento successivo ha ricalcato quanto espresso precedentemente da numerosi membri del Direttorio: le misure impostate in precedenza hanno definito sicuramente un quadro accomodante per quanto riguarda la politica monetaria ma le misure non convenzionali saranno schierate solo e unicamente se ce ne sarà bisogno. Il mercato era anche in attesa di sapere se la dinamica delle LTRO avrebbe potuto subire modifiche, ma i timori di restrizioni si sono in effetti dimostrati privi di reale fondamento. Per quanto riguarda gli indici PMI relativi al mese di Giugno, il dato disassemblato ha mostrato una sorpresa positiva per quanto riguarda la componente Italia: il dato era atteso a 52. La lettura definitiva è stata 53.9.

Anche per l’area Europa, la settimana appena appena trascorsa si è dimostrata priva di particolari news di carattere corporate.


La settimana successiva al Labour Report è sempre molto scarica di dati Macro.

Come sempre la settimana successiva ai numeri relativi al mercato del lavoro si presenta come piuttosto leggera in termini di appuntamenti con i dati federali. La prossima non fa eccezione e conterrà solo i riferimenti ai Jobless Claims e ai Wholesales inventories. La settimana prossima vedrà l’inizio della Reporting Season dedicata al secondo trimestre. Come sempre, la prima compagnia a riportare sarà Alcoa, seguita da Wells Fargo.

 

 

Il presente articolo è basato su dati e informazioni ricevuti da fonti esterne ritenute accurate ed attendibili sulla base delle informazioni attualmente disponibili, ma delle quali non si può assicurare la completezza e correttezza. Esso non costituisce in alcun modo un’offerta di stipula di un contratto di investimento, una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario nè configura attività di consulenza o di ricerca in materia di investimenti. Le opinioni espresse sono attuali esclusivamente alla data indicata nel presente articolo e non hanno necessariamente carattere di indipendenza e obiettività. Conseguentemente, qualunque eventuale utilizzo – da parte di terzi – dei dati, delle informazioni e delle valutazioni contenute nel presente articolo avviene sulla base di una decisione autonomamente assunta e non può dare luogo ad alcuna responsabilità per l’autore