29 Marzo 2022

In arrivo 1,5 miliardi di euro per la realizzazione di impianti fotovoltaici in agricoltura

di Golden Group - Ufficio Tecnico
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Il settore agricolo è responsabile del 10 per cento delle emissioni di gas serra in Europa. Per rispondere a tale criticità e per favorire la riduzione degli eccessivi consumi energetici nel settore agricolo e agroindustriale il PNRR punta sull’agrisolare: sarà, infatti, pubblicato entro il 31 marzo 2022 il bando per accedere ai finanziamenti per la misura “Parco Agrisolare”, a cui sono dedicate risorse pari a 1,5 miliardi di euro.

La Missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ovvero “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, è destinataria del 30% delle risorse totali del piano, pari a circa 70 miliardi di Euro. Tale missione si occupa dei grandi temi dell’agricoltura sostenibile, dell’economia circolare, della transizione energetica, della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica degli edifici, delle risorse idriche e dell’inquinamento, per migliorare la sostenibilità del sistema economico e assicurare una transizione equa e inclusiva verso una società a impatto ambientale pari a zero.

La Componente C1 – “Economia circolare e Agricoltura sostenibile” della sopramenzionata Missione 2 prevede, al suo interno, l’Investimento numero 2.2 denominato “Parco Agrisolare”. In particolare, il progetto si pone l’obiettivo di incentivare l’installazione di pannelli ad energia solare su di una superficie complessiva senza consumo di suolo pari a 4,3 milioni di mq, con una potenza installata di circa 0,43GW, realizzando contestualmente una riqualificazione delle strutture produttive oggetto di intervento, con la rimozione dell’eternit/amianto sui tetti, ove presente, ed il miglioramento della coibentazione e dell’areazione.

L’Italia risulta essere, infatti, tra i paesi con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare dell’Unione Europea (terza dopo Francia e Germania). I costi energetici totali rappresentano oltre il 20 per cento dei costi variabili per le aziende agricole, con percentuali più elevate per alcuni sottosettori produttivi. L’intervento proposto mira a raggiungere gli obiettivi di ammodernamento e utilizzo di tetti di edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale per la produzione di energia rinnovabile, aumentando così la sostenibilità, la resilienza, la transizione verde e l’efficienza energetica del settore e contribuire al benessere degli animali.

I beneficiari del Bando di prossima apertura saranno gli imprenditori agricoli professionali (IAP), i coltivatori diretti iscritti alla previdenza agricola e le imprese agroindustriali. Per ciascun beneficiario la spesa massima ammissibile sarà pari a 250.000 Euro (IVA esclusa) riferita ad una potenza massima degli impianti fotovoltaici pari a 300 kWp (Kilowatt picco).

Il contributo riconosciuto, in conto capitale, potrà coprire fino al 65% della spesa sostenuta, percentuale che subisce un incremento fino al 90% per le imprese giovanili. Le spese ammissibili e rendicontabili saranno le seguenti:

  • Progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali comunque richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza;
  • Spese di rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente;
  • Fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi
  • Demolizione e ricostruzione delle coperture;
  • Installazione di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e le macchine agricole;
  • Direzione lavori e costi di connessione alla rete.

L’erogazione del contributo avverrà in due tranche: anticipazione (fino ad un 30%, con rilascio di apposita fidejussione) e saldo, a seguito delle verifiche post-costruzione.

Le istanze di ammissione al contributo potranno essere presentate personalmente dagli interessati, ovvero per il tramite dei CAA (Centri Assistenza Agricola) o di professionisti abilitati. Alla richiesta dovrà essere allegata una serie di documenti tecnici, tra i quali la descrizione catastale dei fabbricati/edifici/serre oggetto di intervento, descrizione di massima del progetto e una relazione tecnica a cura di un professionista abilitato.

Le domande del bando, una volta inviate, saranno poi gestite da GSE (Gestore dei Servizi Energetici S.p.A.), indicato dal MiPAAF quale attuatore della linea di intervento, che consentirà di avviare subito le operazioni di attuazione dei programmi fotovoltaici le cui domande avranno ricevuto parere favorevole. Un importante passo avanti per accelerare il processo e consentire l’avvio immediato dei progetti.

Il Ministero dell’Agricoltura manterrà il ruolo di punto unico di contatto con il Servizio centrale per il PNRR e avrà la responsabilità in tema di supervisione complessiva dell’intervento, in ognuna delle diverse fasi di attuazione dei progetti, oltre che in materia di gestione dei flussi finanziari.

Le graduatorie finali del Bando verranno stilate in base a vari criteri qualitativi, tuttavia in caso di ex aequo, l’ordine di priorità verrà definito anche a seconda della data di presentazione della domanda, pertanto è caldamente raccomandato affidarsi a consulenti esperti in grado di guidare l’impresa verso una progettazione eccellente per raggiungere l’ottenimento del contributo.