12 Aprile 2022

Fondo impresa femminile: pubblicate le Faq

di Debora Reverberi
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Con l’imminente apertura degli sportelli agevolativi a valere sul Fondo impresa femminile, il 6 aprile sono state pubblicate sul sito istituzionale del Mise 21 domande e risposte finalizzate a chiarire i molteplici aspetti dell’incentivo all’autoimprenditorialità femminile: i soggetti beneficiari, i progetti finanziabili e le modalità di presentazione della domanda, le spese ammissibili.

Prima di esaminare nel dettaglio i più rilevanti chiarimenti contenuti nelle Faq, si rammenta che le domande possono essere presentate sia per l’avvio di nuove imprese femminili, sia per lo sviluppo e il consolidamento di imprese preesistenti (incluse, in ambo i casi, le attività di lavoro autonomo), secondo i termini dettati dal Decreto Direttoriale del 30.03.2022:

  • avvio di nuove imprese femminili: la precompilazione è possibile dalle ore 10:00 del 05.05.2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 19.05.2022;
  • sviluppo e consolidamento di imprese femminili già costituite: la precompilazione è possibile dalle ore 10:00 del 24.05.2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 07.06.2022.
Chiarimenti sui soggetti ammissibili Requisiti di “impresa femminile”:
· società cooperativa o società di persone con almeno il 60% di donne socie
· società di capitali le cui quote e componenti degli organi di amministrazione siano per almeno i due terzi di donne
· impresa individuale il cui titolare è donna
· lavoratrice autonoma.
Per le imprese già costituite: i requisiti vanno valutati alla presentazione della domanda in base ai dati risultanti dal Registro Imprese e qualsiasi variazione avvenuta in precedenza non rileva.
Per le imprese da costituire: la costituenda deve soddisfare i requisiti previsti e la costituzione deve avvenire entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo dell’istruttoria. Non è ammessa la presenza di persone giuridiche tra i futuri soci.
Sono escluse dalle “imprese femminili” le associazioni tra professionisti.
È irrilevante il fatturato annuo e il numero di dipendenti donna.
L’”impresa femminile” può assumere le seguenti forme giuridiche:
società di persone, società cooperative (comprese le cooperative sociali di tipo A e B), società di capitali, ditte individuali, libera professione.
Chiarimenti sui progetti finanziabili e sulla presentazione della domanda Il valore massimo del programma di investimento, da realizzare in 24 mesi, ammonta a:
· strong>euro 250.000 per progetti di avvio di impresa;
· euro 400.000 per progetti di sviluppo di impresa.
Non c’è un valore minimo.
Attività ammesse: settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo.
È esclusa la produzione primaria di prodotti agricoli.
Incentivi per l’avvio (imprese costituende o costituite da meno di 12 mesi): contributo a fondo perduto e servizi di assistenza tecnico gestionale (max euro 5.000).
Per progetti fino a euro 100.000: copertura fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un massimale di euro 50.000.
Per progetti fino a euro 250.000: copertura fino al 50% delle spese, entro un massimale di euro 125.000.
Incentivi per lo sviluppo (imprese costituite da oltre 12 mesi): mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero di durata 8 anni, oltre servizi di assistenza tecnico gestionale (max euro 5.000). Copertura fino all’80% delle spese entro un massimo di euro 320.000.
Per le imprese costituite da oltre 36 mesi: riconosciuto un contributo a fondo perduto sul capitale circolante fino a un massimo del 25% delle spese complessivamente ammissibili, entro l’80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi.
Calcolo media del circolante: media pesata delle seguenti voci di Conto Economico dei bilanci approvati (per l’ultimo anno, se non disponibile, vale anche il provvisorio) degli ultimi 3 esercizi antecedenti la data di presentazione della domanda:
· B6) costi per materie prime, sussidiarie, di consumo (eccetto merci)
· B7) costi per servizi
· B8) spese per godimento di beni di terzi.
Il peso delle spese relative agli esercizi 2020 e 2021 è pari a 1,5.
L’accesso alla procedura di presentazione domanda è riservato:
· al legale rappresentante dell’impresa femminile
· alla lavoratrice autonoma
· alla persona fisica per conto dell’impresa costituenda.
Requisiti per la presentazione della domanda:
· SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
· firma digitale;
· casella di Posta Elettronica Certificata.
Lo sportello per la presentazione delle domande resterà aperto fino a esaurimento risorse.
Chiarimenti sulle spese ammissibili Sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute dopo la presentazione della domanda.
Sono ammissibili le spese relative a:
· immobilizzazioni materiali, quali impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, incluse le spese connesse all’installazione di macchinari, impianti ed attrezzature, macchinari, impianti e attrezzature necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché gli stessi beni siano identificabili singolarmente e localizzabili in modalità digitale, le opere edili nel limite del 30% del programma di spesa agevolabile, le strutture mobili e i prefabbricati a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, purché amovibili e strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi del programma
· immobilizzazioni immateriali, tra cui acquisizione di brevetti e acquisizione di programmi informatici e soluzioni tecnologiche (spese relative alla progettazione e sviluppo di software applicativi, piattaforme digitali, applicazioni, soluzioni digitali per i prodotti e servizi offerti, ovvero per i relativi processi di produzione e erogazione nonché alla progettazione e sviluppo di portali web, anche a solo scopo promozionale)
· servizi in cloud
· personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa
· esigenze di capitale circolante.
Le spese per il capitale circolante (finanziabili entro un massimo del 20% del programma o del 25% per le imprese con più di 36 mesi) comprendono:
· materie prime, sussidiarie, materiali di consumo
· servizi di carattere ordinario
· godimento di beni di terzi, quali le spese di affitto relative alla sede aziendale ove viene realizzato il progetto imprenditoriale, canoni di leasing e costi di noleggio relativi a impianti, macchinari e attrezzature necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa
· oneri per la garanzia (fidejussione o polizza fidejussoria) richiesta nel caso di erogazione dell’anticipazione del 20%.
Ogni acquisto deve avvenire a condizioni di mercato e da terzi.
Le spese di avviamento non sono ammissibili.
La modifica di tipologia contrattuale di un dipendente assunto ante presentazione della domanda non rende ammissibile la relativa spesa, che deve riferirsi ad assunzioni successive.
In sede di domanda non sono richiesti preventivi di spesa.
È necessario presentare un business plan che preveda un programma di investimenti.