DIRITTO SOCIETARIO
Conferimenti in natura e di crediti: difformità tra Spa e Srl
Come noto, nella disciplina concernente le società per azioni, ai sensi dell’articolo 2343 del codice civile, è necessario che i soggetti che intendono conferire beni in natura o crediti presentino una relazione giurata di un esperto designato dal tribunale nel cui circondario ha sede la società, la quale deve essere allegata all’atto costitutivo. Tale documento…
Continua a leggere...Le cause di scioglimento delle società di persone
Le cause di scioglimento delle società di persone sono contenute principalmente nella disciplina del codice civile riguardante le società semplici, ed in particolare nell’articolo 2272 secondo cui la società si scioglie per il decorso del termine, per il conseguimento dell’oggetto sociale o per la sopravvenuta impossibilità di conseguirlo, per la volontà di tutti i soci,…
Continua a leggere...Il prelievo in acconto sugli utili delle società di persone
Il prelevamento di acconti sugli utili in corso di formazione da parte dei soci di società personali è un fenomeno assai frequente in quanto si ritiene, a torto o a ragione, che il carattere personale del rapporto tra socio e società nonché le minori formalità rispetto all’ambito delle società di capitali rendano possibile, o quantomeno…
Continua a leggere...Responsabilità del socio di SdP nel trasferimento delle quote sociali
Una questione di particolare interesse nell’ambito dell’indagine sulla responsabilità dei soci nelle società personali, è verificare cosa accade in presenza di cessione di quote, sia per il socio cedente sia per il soggetto acquirente. Il tema è riassumibile in questi termini: può il creditore sociale intentare azioni a danno del patrimonio personale del socio uscente…
Continua a leggere...Responsabilità delle SdP per i crediti particolari del socio
La conclusione delle operazioni di assegnazione e trasformazione agevolata avvenuta lo scorso 30 settembre 2016, anche alla luce della probabile riapertura contenuta nel disegno di legge Stabilità 2017, attualmente in corso di discussione in Parlamento, induce a riflettere su quelle che sono le conseguenze che si producono o si sono prodotte in capo alla società…
Continua a leggere...Versamenti soci per aumenti di capitale “targati”
Nella sentenza 12 marzo 2015, n. 5739, il Tribunale di Roma ha affrontato una questione attinente al versamento eseguito da un socio in conto futuro aumento del capitale sociale, successivamente non deliberato dalla società. In tale ipotesi, si conclude nella sentenza, il versamento eseguito dal socio deve essere restituito allo stesso poiché il suo “perfezionamento”…
Continua a leggere...Liquidazione della quota del socio defunto
Ai sensi dell’articolo 2289 del codice civile, nell’ipotesi di decesso di un socio di una società di persone, i soci devono liquidare la quota agli eredi del socio defunto, a meno che non preferiscano sciogliere la società o continuare la stessa con gli eredi del socio defunto se questi vi acconsentano. Resta ferma la possibilità…
Continua a leggere...La fase pre-liquidatoria nell’ottica di integrità del patrimonio
Dal momento in cui si verifica una causa di scioglimento, gli amministratori conservano il potere di gestire la società e la legale rappresentanza, rimanendo in carica fino all’iscrizione dell’atto di nomina dei liquidatori nel Registro delle imprese, a norma del comma 3 dell’articolo 2487 bis del codice civile. Il potere che viene agli stessi attribuito…
Continua a leggere...Soci accomandanti e accomandatari: il confine degli atti di gestione
La società in accomandita semplice si distingue anche grazie alla figura dei soci accomandanti, i quali, come sancisce l’articolo 2320 del codice civile, non possono compiere atti di amministrazione, né trattare o concludere affari in nome della società, se non in forza di procura speciale per singoli affari. Il socio accomandante che contravviene a tale…
Continua a leggere...Il potere di convocazione dell’assemblea da parte del socio
Al socio di maggioranza di una S.r.l., titolare di almeno un terzo del capitale, va riconosciuto, nel silenzio della legge e dell’atto costitutivo, il potere di convocazione dell’assemblea in caso di inerzia dell’organo di gestione. Tale principio di diritto è stato affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 25 maggio 2016, n. 10821. In…
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