Treaty shopping: la Cassazione traccia l’onere della prova
Il “treaty shopping” o “treaty abuse” può essere definito come un fenomeno di elusione fiscale internazionale finalizzato ad ottenere, indebitamente, le agevolazioni previste da un trattato internazionale contro le doppie imposizioni sui redditi con il precipuo scopo di ridurre, o nei casi estremi azzerare, la ritenuta alla fonte a titolo di imposta prevista sui flussi…
Continua a leggere...Rapporti infragruppo domestici: la valutazione dei profili elusivi
Come noto, al fine di arginare fenomeni di evasione fiscale internazionale, i prezzi di trasferimento infragruppo devono essere valutati in base al famoso “principio di libera concorrenza” sancito dall’articolo 9 del modello Ocse di convenzione (c.d. arm’s–length principle), in base al quale quando due o più imprese pongono in essere tra di loro transazioni commerciali,…
Continua a leggere...Abuso del diritto e onere della prova
Le disposizioni in tema di elusione fiscale sono attualmente contenute nell’articolo 10-bis L. 212/2000, a mente del quale configurano abuso del diritto una o più operazioni prive di sostanza economica che, pur nel rispetto formale delle norme fiscali, realizzano essenzialmente vantaggi fiscali indebiti che, come tali, sono disapprovati dall’ordinamento giuridico. Tali operazioni non sono opponibili…
Continua a leggere...Valutazione del comportamento antieconomico del contribuente
Nel folto panorama giurisprudenziale di riferimento, assistiamo ad alcune sentenze che si esprimono in seguito a controversie Fisco – contribuente sul tema dei comportamenti antieconomici che, in assenza di valide ragioni economiche, possono anche comportare l’accertamento di un maggior reddito imponibile. A titolo esemplificativo, si cita l’orientamento espresso in apicibus dalla suprema Corte di Cassazione,…
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