Esterovestizione: si applica l’imposta di registro al conferimento immobiliare?

L’esterovestizione societaria è considerato uno dei principali fenomeni di evasione fiscale internazionale, che si concretizza nella fittizia localizzazione della residenza fiscale in Paesi o territori diversi dall’Italia (in ambito Ue o extra Ue), per sottrarsi agli adempimenti tributari previsti dall’ordinamento di reale appartenenza e beneficiare, nel contempo, di un regime fiscale più favorevole vigente altrove….

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L’esterovestizione societaria non è un fenomeno abusivo

Nell’ambito dei principali fenomeni di evasione fiscale internazionale, spicca sicuramente l’esterovestizione societaria, ossia una vera e propria dissociazione tra residenza reale (in Italia) e residenza formale (estera) attuata con lo scopo di attuare manovre di pianificazione fiscale aggressiva. In estrema sintesi, il contribuente localizza la residenza dell’impresa multinazionale fittiziamente all’estero per ottenere, in determinati Stati…

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Gli elementi che distinguono l’interposizione fittizia di una società

Come noto, l’interposizione fittizia di una società deve essere valutata ai sensi dell’articolo 37 D.P.R. 600/1973, a norma del quale: in sede di rettifica o di accertamento d’ufficio sono imputati al contribuente i redditi di cui appaiono titolari altri soggetti quando sia dimostrato, anche sulla base di presunzioni gravi, precise e concordanti, che egli ne…

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Treaty shopping: regime fiscale dei dividendi infragruppo

Come noto, la clausola antiabuso del beneficiario effettivo è contenuta nei trattati internazionali contro le doppie imposizioni sui redditi stipulati dall’Italia con altri Paesi, nelle direttive comunitarie (es. n. 2003/49/CE – interessi canoni) e nelle disposizioni domestiche (es. articolo 26-quater D.P.R. 600/1973). Tale disposizione ha il precipuo scopo di arginare artificiose triangolazioni nei flussi reddituali…

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Treaty shopping: occorre valutare l’interposizione fittizia della conduit

La clausola antiabuso, conosciuta tra gli addetti ai lavori come “beneficiario effettivo o beneficial ownership”, costituisce un importante strumento per contrastare il fenomeno del “treaty shopping”, ossia una forma di abuso dei trattati internazionali che consente di veicolare – tramite mere conduit companies -alcune tipologie reddituali (segnatamente dividendi, interessi o royalties) con il precipuo scopo…

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