Si allarga il perimetro per l’impugnazione del ruolo
Ai sensi dell’articolo 10, comma 1, lett. b), D.P.R. 602/1973, il ruolo è l’elenco nominativo dei debitori e delle somme da essi dovute, formato direttamente dall’Ufficio impositore/creditore, al fine di procedere alla riscossione spontanea o coattiva del debito. Nel primo caso, si tratta, ad esempio, del pagamento di imposte relative ai redditi soggetti a tassazione…
Continua a leggere...È il contribuente a dover provare il diritto al rimborso
In tema di contenzioso tributario, ove la controversia abbia ad oggetto l’impugnazione avverso il silenzio-rifiuto dell’istanza di rimborso, il contribuente è attore in senso non solo formale ma anche sostanziale, con la duplice conseguenza che grava su di lui l’onere di allegare e provare i fatti a cui la legge ricollega il trattamento impositivo rivendicato,…
Continua a leggere...Sospensione dell’esecuzione e mancata richiesta di rateizzazione
Con la riforma del processo tributario attuata dal D.Lgs. 156/2015 è stata legislativamente riconosciuta la possibilità anche nel processo tributario di adire la tutela cautelare anche nella fase delle impugnazioni sia nel giudizio di appello che nel giudizio di cassazione. Gli articoli 52 e 62-bis D.Lgs. 546/1992 disciplinano, infatti, la fase cautelare nel giudizio di…
Continua a leggere...Il socio unico della fallita non può impugnare i provvedimenti del giudice delegato
Nell’ambito delle procedure concorsuali, non sussiste la legittimità ad impugnare i provvedimenti adottati dal giudice delegato, in sede di formazione dello stato passivo, anche da parte del socio unico di una società di capitali fallita. È quanto si evince dall’ordinanza n. 26502 della Corte di Cassazione in cui i giudici di legittimità, confermando la posizione…
Continua a leggere...L’adesione del contribuente esclude l’impugnazione
Se il contribuente ha manifestato la volontà di aderire al processo verbale di constatazione e l’Amministrazione ha emesso l’atto di definizione dell’accertamento, lo stesso è vincolante per il contribuente il quale deve limitarsi ad effettuare il pagamento. È questo il principio richiamato nell’ordinanza n. 4966, depositata ieri, 24 febbraio. Il caso riguarda un imprenditore che…
Continua a leggere...Il rateizzo in pendenza di giudizio non costituisce rinuncia al ricorso
In tema di contenzioso tributario, non implica, logicamente, di per sé alcuna rinuncia al ricorso, né la contestuale estinzione per cessazione della materia del contendere, la richiesta e l’ammissione al pagamento rateale del debito d’imposta posto a base della cartella impugnata, non determinando tale atto il venir meno dell’interesse ad agire. È questo il principio…
Continua a leggere...L’autonoma impugnabilità del ruolo secondo la Cassazione
Con l’ordinanza n. 12894 del 24.05.218 la Corte di Cassazione, richiamando la giurisprudenza delle Sezioni Unite (sentenza n. 19704/2015), ha ribadito che “il ruolo è atto che deve essere notificato e la sua notificazione coincide con la notificazione della cartella di pagamento; è atto impugnabile; … il debitore, giusta i principi generali, a seconda del…
Continua a leggere...La rateizzazione del debito non preclude l’impugnazione
In materia tributaria, non costituisce acquiescenza, da parte del contribuente, l’aver chiesto ed ottenuto, senza alcuna riserva, la rateizzazione degli importi indicati nella cartella di pagamento, atteso che non può attribuirsi al puro e semplice riconoscimento d’essere tenuto al pagamento di un tributo, contenuto in atti della procedura di accertamento e di riscossione (denunce, adesioni,…
Continua a leggere...Il ricorso sana la nullità della notifica ma non la decadenza
Si è da tempo consolidato l’orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui la sanatoria della nullità della notificazione prevista dall’articolo 156 c.p.c. è applicabile anche agli avvisi di accertamento tributari, in quanto la loro natura di atti sostanziali non osterebbe all’applicazione di tale norma, la quale, sempre secondo i giudici di legittimità, sarebbe peraltro richiamata…
Continua a leggere...Società di persone: gli effetti degli atti ai fini dei diversi tributi
Il principio rinvenibile nell’articolo 2290 cod. civ., applicabile altresì alle società in accomandita semplice in virtù dell’articolo 2315 del cod. civ. – che rinvia alle disposizioni sulla società in nome collettivo -, esprime il concetto secondo cui il socio di una società in nome collettivo che cede la propria quota risponde, sia pure in via…
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