Attività agricole connesse e reddito agrario

Una delle principali novità apportate dalla Riforma del 2001 alla definizione di imprenditore agricolo è sicuramente l’introduzione del concetto di prevalenza quale discrimine, nel caso di esercizio delle attività connesse, ai fini del mantenimento della qualifica. In passato, infatti, il requisito richiesto dal Legislatore era alquanto labile poiché si reputavano connesse le attività dirette alla…

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La tassazione delle attività connesse dell’imprenditore agricolo

Una recente risposta a interpello dell’Agenzia delle entrate, la n. 228/2020 offre il destro per ripassare i principi cardine che sottendono alla tassazione, diretta e indiretta, delle attività principali e di quelle connesse svolte da un imprenditore agricolo. L’interpello, infatti, spazia dall’inquadramento delle attività cosiddette ordinarie del mondo dell’agricoltura fino a quelle di ultima generazione,…

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Ai fini della connessione l’ippoturismo deve essere secondario

L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 138 è tornata occuparsi di attività connesse all’agricoltura, in special modo di quelle consistenti nelle prestazioni di servizi. Il caso riguardava un coltivatore diretto, svolgente l’attività di coltivazione di piante da foraggio e altri seminativi che, una volta persi i requisiti per l’esercizio dell’attività agrituristica, aveva…

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Sport dilettantistico e proventi da attività connesse

Tra i diversi aspetti analizzati dalla corposa circolare 18/E/2018 di particolare rilievo appaiono le precisazioni fornite dall’Agenzia delle entrate in merito al trattamento dei proventi derivanti dallo svolgimento di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali. Si tratta dell’agevolazione contemplata dall’articolo 25, comma 2, lett. a), L. 133/1999, secondo la quale non concorrono alla formazione del…

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Cercasi decreto per l’agricoltura sociale

La natura aperta dell’articolo 2135 cod. civ., nella parte relativa alle attività connesse che si affiancano a quelle agricole ex se, lascia spazio a innesti che si sono susseguiti nel tempo, a tal punto da snaturare quasi la fisionomia dell’imprenditore agricolo, tra i quali con soddisfazione un paio di anni orsono si è aggiunto quello…

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Società semplici che erogano servizi dell’azienda ai soci

L’evoluzione dell’intero sistema produttivo coinvolge anche il settore primario e quindi l’agricoltura, comparto economico originariamente legato a un concetto strettamente terriero, inteso quale mera coltivazione del fondo e successiva raccolta dei frutti. Tale impostazione è venuta meno a partire dalla riforma del 2001 ove il Legislatore, recependo quanto previsto dalla delega di cui alla L….

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Le prestazioni di servizio dell’azienda vitivinicola

In un contesto evolutivo dell’agricoltura, non più ancorata a un sistema caratterizzato dalla mera coltivazione del fondo al fine di raccoglierne i frutti, la riscrittura integrale dell’articolo 2135, cod. civ., quale recepimento della legge delega 57/2001, ha comportato, oltre all’introduzione del concetto di ciclo biologico per quanto concerne le attività agricole per definizione (coltivazione del…

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La produzione di vino ai fini fiscali – parte seconda

La qualifica di imprenditore agricolo e la susseguente denuncia di un reddito agrario ex articolo 32 Tuir, in ragione di quello ordinario di impresa, presuppone, come noto, l’esercizio di un’attività agricola cd. per definizione, individuata, ai sensi dell’articolo 2135, cod. civ., nella coltivazione del fondo, nella selvicoltura e nell’allevamento di animali. Tutte queste attività devono…

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La produzione di vino ai fini fiscali – parte prima

Ben noto è che il settore agricolo, nel quale rientra a pieno titolo anche la produzione di vino, fruisce di un regime impositivo che comporta la dichiarazione di un reddito, in ragione di quello effettivo scaturente dalla contrapposizione tra i ricavi e i costi dell’esercizio, determinato forfettariamente quale espressione della produttività del capitale e del…

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