Nessuna decadenza dal compendio unico in caso di affitto alla “propria” società
Il Legislatore, per cercare di contrastare l’indubbio nanismo di cui soffre l’imprenditoria italiana e, in particolar modo quella impegnata nel settore primario, ha da tempo dotato il settore di alcuni “strumenti” atti ad agevolare, nonché incentivare, l’accorpamento di terreni. In particolare, le norme tese a incentivare, ma soprattutto agevolare i soggetti che operano in maniera…
Continua a leggere...Società agricole in opzione e utilizzo delle perdite
Il Legislatore, nell’ormai lontano 2004, ha provveduto a introdurre la figura delle società agricole; soggetti operanti nel settore agricolo che, al rispetto di determinati requisiti richiesti, possono fruire di alcune norme espressamente previste per i coltivatori diretti e gli Iap. In particolare, si definiscono tali le società, in qualsiasi forma giuridica costituite, che rispettano congiuntamente…
Continua a leggere...La contabilizzazione dei vigneti
Nonostante l’introduzione, nel lontano 2004, delle c.d. società agricole, con l’evidente fine di incentivare l’utilizzo di forme societarie maggiormente strutturate rispetto alle “classiche” società semplici, ad oggi, il settore primario è ancora privo, a differenza di quanto previsto dagli Ias, di un Principio contabile nazionale guida, con la conseguenza che, spesso, gli operatori si trovano…
Continua a leggere...Affitto coattivo di terreni agricoli del de cuius e limiti testamentari
Il passaggio generazione rappresenta, nel comparto primario, uno dei momenti maggiormente critici, in quanto su di esso grava il rischio di un’eccessiva polverizzazione del patrimonio terriero, con conseguente ed inevitabile riduzione dell’indice di competitività delle aziende agricole. A tal fine, il Legislatore, in occasione della riforma dei contratti agrari, avvenuta a mezzo della L. 203/1982,…
Continua a leggere...Disciplina fiscale delle attività faunistico venatorie
Con la recente consulenza giuridica n. 6/E/2024, l’Agenzia delle entrate ha confermato l’indirizzo di cui alla precedente risposta a interpello n. 392/E/2020, secondo cui le cessioni di “conigli domestici, piccioni, lepri, pernici, fagiani, rane e, in generale, “animali vivi”, scontano l’Iva con aliquota ridotta al 10% (ex numero 7), Tabella A, parte III, D.P.R. 633/1972)…
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