13 Luglio 2015

Lo Studiometro, il nuovo passatempo dell’estate

di Michele D’Agnolo
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Sul far dell’estate, tutte le testate giornalistiche cercano di alleggerire il loro palinsesto per venire incontro al desiderio di evasione dei lettori. Complice la canicola, si ha voglia di vacanze anche mentali e di passatempi da consumare in sedia sdraio sotto l’ombrellone. Non a caso le riviste patinate ci propongono, tra un gossip e l’altro, tra i sudoku e i cruciverba, una serie di questionari semiseri delle più svariate fogge e qualità. Ti senti un conquistatore o un bradipo? Se un tipo da spiaggia o un topo di biblioteca? Ogni occasione è buona per indagare.

E anche noi non potevamo esimerci dal proporre una serie di questionari estivi, di semplice e rapida compilazione, volti alla autovalutazione dello studio da parte dei titolari.

E quindi dopo il ricavometro, il redditometro, lo spesometro non poteva mancare anche lo studiometro. Per evitare che se ne impadronisse l’Agenzia delle Entrate inventando l’ennesimo strumento di prelievo, il marchio è stato depositato.

Inauguriamo quindi una serie di articoli dedicata allo stato di salute dello Studio Professionale sotto il profilo organizzativo e manageriale. L’obiettivo è di fornire al Professionista indicazioni e suggerimenti per determinare, in assoluta autonomia, in modo semplice, economico e riservato, la qualità dei processi legati alla gestione dello studio professionale e di riflettere sulle eventuali opportunità di miglioramento applicabili alla propria realtà di studio.

Ringraziamo Gruppo Euroconference per averci permesso di attingere alcune checklist dal software Studiometro, che è un vero e proprio consulente virtuale in grado di elaborare una fotografia della situazione organizzativa e di comunicazione dello studio e di dare prime indicazioni riguardo una serie di interventi e di strumenti di miglioramento.

In questo primo contributo ci occuperemo del tema della pianificazione strategica dello studio, ovvero della capacità del professionista di decidere dove si vuole andare, di stabilire in maniera consapevole e ponderata gli obiettivi di medio lungo periodo che intende raggiungere, di individuare i mezzi, gli strumenti e le azioni per raggiungerli in una prospettiva di medio/lungo periodo.

Gestire uno studio professionale significa mettere in relazione in modo coerente e strutturato persone, saperi e mezzi secondo principi di efficacia e di efficienza al fine di soddisfare nel modo più vantaggioso possibile le aspettative reciproche di tutti gli interlocutori, interni ed esterni, dello studio. Una buona gestione richiede però, a monte, la definizione di un processo di pianificazione strategica con il quale si fissano gli obiettivi dello studio e si individuano i mezzi, gli strumenti e le azioni per raggiungerli in una prospettiva di medio/lungo periodo. Sappiamo però che tipicamente negli studi professionali si naviga a vista e che è pressoché totale l’assenza di pianificazione, soprattutto di medio e lungo periodo.

Qual è la vostra posizione in merito a queste tematiche? Avete chiara la strada che volete percorrere, gli obiettivi che intendete perseguire e i mezzi necessari per raggiungerli? O il vostro studio è come Susanna Tamaro, va dove lo porta il cuore?

Verifica delle capacità direzionali del Professionista

  • Ti tieni informato riguardo all’andamento dell’economia in generale e ai settori economici dei tuoi clienti?
    • Se si, lo studio ha una procedura sistematica per raccogliere sistematicamente informazioni rispetto all’economia e ai settori economici dei clienti?
  • Ti tieni informato rispetto all’attività dei competitors e dei potenziali sostituti?
    • Se si, lo studio ha una procedura sistematica per raccogliere informazioni rispetto ai competitors e ai potenziali sostituti?
  • È definita la mission, la vision, la politica e gli obiettivi dello studio per i prossimi 2 anni?
    • Se si, esiste un documento scritto che contiene la mission, la vision, la politica e gli obiettivi dello studio per i prossimi 2 anni?
  • La Vostra politica viene comunicata in modo chiaro al personale, ai clienti ed al pubblico?
    • La Vostra politica viene comunicata in modo chiaro al personale, ai clienti ed al pubblico?
    • Avete un piano di comunicazione per diffondere al personale, ai clienti e al pubblico la politica dello studio?
  • Tutti conoscono responsabilità e autorità delle persone che lavorano nello studio e non ci sono mai conflitti in merito?
    • Avete un organigramma che definisce chiaramente le responsabilità e le autorità delle persone che lavorano nello studio?
  • Lo studio effettua una pianificazione di lungo periodo?
    1. Se si:
    2. La pianificazione di lungo periodo del Vostro Studio include delle valutazioni relative ai Servizi ai clienti – nuovi ed esistenti?
    3. La pianificazione di lungo periodo del Vostro Studio include delle valutazioni relative all’amministrazione interna?
    4. La pianificazione di lungo periodo del Vostro Studio include delle valutazioni relative al Posizionamento sul mercato?
    5. La pianificazione di lungo periodo del Vostro Studio include delle valutazioni relative al reclutamento?
    6. La pianificazione di lungo periodo del Vostro Studio include delle valutazioni relative all’ingresso di nuovi soci?
    7. La pianificazione di lungo periodo del Vostro Studio include delle valutazioni relative al ritiro di soci?
    8. La pianificazione di lungo periodo del Vostro Studio include delle valutazioni relative alla formazione e sviluppo professionale?
    9. La pianificazione di lungo periodo del Vostro Studio include delle valutazioni relative allo sviluppo di processi interni?

 

Se avete risposto Si a più dell’80% delle domande siete sul pezzo, scegliete consapevolmente la strada dello studio e lo avete dotato di appropriati strumenti di pianificazione strategica.

Se avete risposto Si a più del 50% delle domande siete sulla buona strada per introdurre elementi di proattività e di posizionamento

Se avete risposto Si a meno del 30% delle domande, con ogni probabilità siete Susanna Tamaro… Ricordate che nessuna rotta è buona per il marinaio che non ha una meta.

Per una più puntuale e precisa valutazione dei risultati ottenuti e per una indicazione di alcuni suggerimenti utili a colmare le eventuali carenze emerse nel corso di questo primo check up, vi rimandiamo alla consultazione del CD ROM Studiometro.