13 Novembre 2023

Correzione delle fatture per ecobonus e anno di imputazione dei lavori

di Euroconference Centro Studi Tributari
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Per un intervento per il quale si intende fruire del c.d. super ecobonus 110% su un condominio minimo (composto da 2 unità abitative di proprietà di due diversi soggetti, viene nominato un condomìno incaricato.

I lavori trainanti su parti comuni e trainati su parti private vengono terminati nel 2022 e la fine lavori presentata risale al 30 dicembre 2022.

Viene emessa fattura dall’impresa esecutrice dell’intera opera, in data 22 dicembre 2022, comprensiva di tutti i costi dei professionisti, con applicazione dello sconto in fattura.

La fattura ovviamente risulta emessa non correttamente in quanto doveva essere emessa in 3 esemplari, una intestata al condomìno incaricato per l’intervento trainante su parti comuni, le altre 2 intestate ai singoli proprietari per le opere trainate eseguite nelle singole abitazioni.

Il termotecnico non si accorge di questo “errore” e invia all’ENEA l’asseverazione.

Nel 2023 arrivata la documentazione per la predisposizione delle comunicazioni in Agenzia delle entrate e l’apposizione visto conformità e ci si accorge dell’errore attivandosi nel seguente modo:

– emissione di una nota di credito, datata sempre 22 dicembre 2022, a storno fattura originaria del 22 dicembre 2022 per errata emissione fattura, e pagamento ravvedimento per tardivo invio nota credito oltre 12 giorni

– emissione di 3 fatture, sempre datate 22 dicembre 2022, ai soggetti corretti, il cui totale corrisponde al totale della prima fattura originaria errata emessa, con pagamento di ravvedimento per tardivo invio nota credito oltre 12 giorni.

– ripresentazione a ENEA

Viene rieffettuata tutta la proceduta come spesa 2022 e inviate all’Agenzia delle entrate 10 comunicazioni dei singoli interventi (parti comuni e parti private).

L’Agenzia delle entrate blocca la comunicazione relativa all’intervento trainante e n. 3 comunicazioni relative all’intervento trainato, ritenendo che l’annualità di riferimento dell’intera opera non è il 2022 ma il 2023, anno in cui vengono elaborate le nuove fatture.

È corretta l’interpretazione dell’ufficio?

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