CONTROLLO

Le carte di lavoro del revisore – IV° parte

Nella comune prassi, ciascuna carta di lavoro, al di là del suo contenuto specifico (che dipenderà dall’oggetto di indagine del revisore), contiene i seguenti elementi: il titolo della carta di lavoro (che deve riferirsi al contenuto della carta di lavoro); la numerazione della carta di lavoro, secondo un indice prestabilito; l’indicazione della società assoggettata a…

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Le carte di lavoro del revisore – III° parte

La documentazione della revisione può essere formalizzata sia su supporto cartaceo che informatico (cioè in forma elettronica e stampata all’occorrenza) e può essere di vario tipo. Le carte di lavoro possono ad esempio essere composte da: programmi di revisione; analisi dei dati; note di commento sulle questioni emerse; riepiloghi di aspetti significativi; lettere di conferma…

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Le carte di lavoro del revisore – II° parte

Per quanto concerne le “finalità” delle evidenze documentali del lavoro svolto, il principio di revisione internazionale (ISA Italia) n. 230 chiarisce che lo scopo principale delle “carte di lavoro” è quello di fornire: evidenza degli elementi a supporto delle conclusioni del revisore; evidenza che il lavoro di revisione sia stato pianificato e svolto in conformità…

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Le carte di lavoro del revisore – I° parte

Il revisore deve dare idonea evidenza documentale delle procedure di revisione svolte, degli elementi probativi acquisiti e delle conclusioni raggiunte. In seguito all’abolizione dell’obbligo di tenuta e conservazione del “libro del revisore”, avvenuta ad opera dell’articolo 37 D.Lgs. 39/2010 che ha abrogato l’articolo 2409-ter cod. civ., tale formalizzazione del lavoro può avvenire unicamente tramite la…

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Calcolo e valore della “significatività” nella revisione – III° parte

Dopo aver chiarito, con il precedente contributo, il valore della significatività per il revisore, e dopo aver fatto cenno alle diverse metodologie di calcolo, per completezza di trattazione è ora opportuno porre l’attenzione sulle seguenti ulteriori considerazioni di base: secondo il principio di revisione internazionale ISA Italia 320 (cfr. par. 6), il “valore numerico” assunto…

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Calcolo e valore della “significatività” nella revisione – II° parte

Proseguendo nell’analisi avviata con il precedente contributo, giova ora precisare che la “significatività operativa” è una “soglia” che assume un valore numerico inferiore rispetto alla “significatività per il bilancio”. Tramite la determinazione di una soglia di riferimento più bassa, il revisore può infatti raggiungere lo scopo di ridurre, ad un livello appropriatamente basso, la probabilità…

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Calcolo e valore della “significatività” nella revisione – I° parte

Non è un caso che un intero principio di revisione internazionale, l’ISA Italia 320, venga dedicato alla “significatività”. Essa è infatti un concetto fondamentale e di estrema importanza, tanto nella revisione “legale” quanto in quella “volontaria”. La significatività è un concetto chiave della revisione legato a quello della qualità dell’“errore” e a quello della conseguente…

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La verifica delle “asserzioni” del bilancio nella revisione legale

Il revisore legale deve valutare i “rischi di errori significativi” a livello delle singole “asserzioni” relative alle voci del bilancio. Di fatti, secondo i principi di revisione internazionali, il revisore procede alla valutazione del “rischio di errori significativi” sia a livello del bilancio nel suo complesso che a livello di singole “asserzioni”, combinando gli esiti…

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Gli obiettivi della revisione del bilancio

“Nulla è più pratico di una buona teoria!”. Così era solito dire Albert Einstein e tale concetto si può ben applicare all’attività di revisione del bilancio. Può capitare, infatti, che il revisore cada nella “trappola” dell’eccessivo affidamento alla prassi, prescindendo da una adeguata conoscenza dello “schema teorico di riferimento” (D.Lgs. 39/2010 e principi di revisione…

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Il controllo interno della qualità del revisore legale – II° parte

Secondo il principio internazionale sul controllo della qualità ISQC Italia 1, le linee guida in esso contenute devono essere applicate dal revisore legale in modo proporzionato alle proprie caratteristiche organizzative e dimensionali. In alcuni casi, tali regole potrebbero addirittura non trovare applicazione a causa dell’assenza della casistica di riferimento nella struttura organizzativa e lavorativa del…

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