24 Ottobre 2023

Beni di provenienza extracomunitaria introdotti in un deposito Iva a seguito di immissione in libera pratica

di Euroconference Centro Studi Tributari
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Una società italiana ha proceduto all’acquisto di merce estera consegnata presso un deposito fiscale italiano, ricevendo fattura dal fornitore estero in valuta, che ha proceduto a contabilizzare in prima nota al cambio giornaliero previsto dalla Banca d’Italia.

La stessa ha poi provveduto:

  • a versare in dogana l’Iva richiesta come da bolletta e
  • a emettere autofattura (TD23) calcolando l’imponibile non al cambio utilizzato nella bolletta doganale ma a quello in cui è stata registrata la fattura del fornitore in prima nota.

Questo ha comportato l’emissione di un’autofattura con un imponibile e un’imposta inferiore rispetto a quella che si sarebbe avuta utilizzando il cambio corretto.

Si chiede di sapere se è possibile sanare questa situazione emettendo eventualmente un’autofattura a differenza datata con la data dell’autofattura originaria e trasmettendola in ritardo, e se si quale sanzione deve essere applicata.

Questo errore ha impattato anche sulla LIPE presentata per cui si chiede di sapere se deve essere sanata anche questa e in caso positivo come.

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