Legale rappresentante dell’associazione sempre responsabile per le obbligazioni tributarie
Il legale rappresentante di un’associazione non riconosciuta e firmatario della dichiarazione è sempre responsabile, solidamente con l’associazione stessa, per le obbligazioni tributarie, indipendentemente dalla prova della concreta ingerenza nell’attività gestoria dell’associazione. È questo il principio richiamato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 8525, depositata ieri, 16 marzo. L’Agenzia delle entrate notificava alcuni avvisi di…
Continua a leggere...Opponibilità al socio del giudicato sul ricorso della società: il punto della Cassazione
L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 8211 depositata ieri, 14 marzo, riporta un’interessante analisi sull’opponibilità al socio del giudicato formatosi nei confronti della società di persone destinataria di un avviso di accertamento. Nel caso in esame, ad impugnare l’avviso di accertamento ricevuto era stato soltanto un socio, per i maggiori redditi di partecipazione che gli…
Continua a leggere...Riduzione del canone di locazione: fa prova anche la scrittura non registrata
Con l’ordinanza n. 7644, depositata ieri, 9 marzo, la Corte di Cassazione ha ritenuto probante, ai fini dell’intervenuta riduzione del canone di locazione, e, quindi, dell’imponibile Irpef, una scrittura privata non registrata, unitamente alla documentazione bancaria dalla quale si evinceva il versamento dei canoni nella misura ridotta successivamente concordata. L’Agenzia delle entrate notificava ad un…
Continua a leggere...Diniego di autotutela impugnabile solo se sussistono ragioni di interesse generale
Con l’ordinanza n. 7318, depositata ieri, 7 marzo, la Corte di Cassazione è tornata a ribadire il proprio orientamento in materia di impugnabilità del diniego opposto dall’Amministrazione finanziaria a fronte di un’istanza di annullamento in autotutela. A una società veniva notificato un avviso di accertamento con il quale si contestava, per l’anno 2002, la mancata…
Continua a leggere...Indebita compensazione: commette il reato chi trasmette l’F24 senza verifiche
Con la sentenza n. 7296 depositata ieri, 2 marzo, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul reato di indebita compensazione, previsto dall’articolo 10 quater D.Lgs. 74/2000, in forza del quale è punito con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versi le somme dovute, utilizzando in compensazione, crediti non spettanti…
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