Reato di omessa dichiarazione: rilevano gli importi dell’accertamento induttivo

Con la sentenza n. 9984, depositata ieri, 23 marzo, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sul tema dell’utilizzabilità, ai fini della verifica del superamento della soglia di punibilità per il reato di omessa dichiarazione, dei dati derivanti dall’accertamento induttivo. Il legale rappresentante di un Srl veniva condannato per il reato di omessa dichiarazione…

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Accertamento induttivo se il professionista non ha trasmesso la dichiarazione

Se il contribuente omette di presentare la dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle entrate può servirsi di qualsiasi elemento per determinare il reddito, potendosi anche avvalere del metodo induttivo, utilizzando, quindi, presunzioni semplici. A nulla rileva invece il fatto che la mancata presentazione della dichiarazione sia imputabile ad un professionista, in quanto l’incarico conferito a terzi…

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Il saldo cassa eccessivo o negativo può costituire presupposto per l’accertamento?

Nella giornata di ieri, 20 ottobre, sono state oggetto di deposito due interessanti pronunce della Corte di Cassazione, entrambe aventi ad oggetto avvisi di accertamento notificati ai contribuenti in considerazione della gestione “anomala” del conto cassa: l’ordinanza n. 29141 e l’ordinanza n. 29182. La prima pronuncia riguarda un accertamento analitico-induttivo fondato sul saldo di cassa…

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Scritture dichiarate inattendibili anche senza ispezioni o verifiche

Scatta l’accertamento induttivo puro quando l’assoluta inattendibilità delle scritture consente di prescindere completamente dalle stesse: la valutazione della sussistenza di tale presupposto, però, non richiede sempre un’ispezione o una verifica presso il contribuente, ben potendo emergere da dichiarazioni di terzi e indagini bancarie. È questo il principio ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza…

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