Spetta la retribuzione convenzionale al dipendente in smart working?

Come noto, l’articolo 2 Tuir prevede che un soggetto passivo è residente in Italia se, per la maggior parte del periodo d’imposta (183 giorni o 184 in caso di anno bisestile): è iscritto nell’anagrafe della popolazione residente; ha il domicilio nel territorio dello Stato, definito come la sede principale degli affari e interessi (articolo 43,…

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Il processo di individuazione della stabile organizzazione occulta

Come noto, un soggetto non residente che svolge un’attività d’impresa sul territorio dello Stato italiano deve costituire una stabile organizzazione al fine di adempiere correttamente agli obblighi previsti dalla normativa di riferimento. Anzitutto, ai fini delle imposte sui redditi, l’articolo 152 Tuir, rubricato “reddito complessivo delle società e degli enti commerciali non residenti” prevede che,…

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In assenza di una base fissa in Italia, il reddito viene tassato all’estero

L’articolo 25, comma 2, D.P.R. 600/1973 prevede che quando gli enti e le società corrispondono compensi per prestazioni di lavoro autonomo nei confronti di soggetti non residenti, deve essere operata una ritenuta a titolo d’imposta nella misura del 30%, anche per le prestazioni effettuate nell’esercizio di imprese. Ne sono esclusi i compensi per prestazioni di…

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Gli interessi economici e professionali determinano la residenza fiscale

La normativa sostanziale di riferimento che consente, a livello domestico, di determinare la residenza fiscale di una persona fisica, è contenuta nell’articolo 2, comma 2, Tuir, a norma del quale il soggetto passivo è considerato fiscalmente residente in Italia se, per la maggior parte del periodo d’imposta: è iscritto presso l’anagrafe della popolazione residente; ha…

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