Cosignment stock e valore in dogana: quali i rischi impliciti?
Il consignment stock è stato al centro dell’attenzione per i molteplici aspetti che tale figura contrattuale atipica comporta. Tra gli approfondimenti che meritano di essere ricordati, con riguardo alle implicazioni doganali, vi è senza dubbio la risposta all’interpello n. 44/E/2023 che ha confermato la possibilità di assolvere l’Iva attraverso la dichiarazione d’intento, emessa dall’acquirente nazionale…
Continua a leggere...Profili Iva del consignment stock nei rapporti extra-Ue
Lo schema del consignment stock, oggetto di un precedente intervento (si veda “Profili Iva del consignment stock nei rapporti intra-UE”), può essere utilizzato anche nei rapporti con soggetti extra-Ue, dovendosi in tal caso distinguere a seconda che l’operatore nazionale agisca in veste di fornitore o di cliente. Nella prima ipotesi, occorre stabilire se sia possibile…
Continua a leggere...Consignment stock con regole diverse a seconda del Paese Ue
In un precedente intervento (“Profili Iva del consignment stock nei rapporti intra-Ue”) è stato illustrato il regime impositivo dell’accordo di consignment stock nella prospettiva nazionale, richiamando a tal fine le principali indicazioni fornite dalla prassi amministrativa. Il principio che emerge è quello in base al quale il passaggio della proprietà è differito al momento del…
Continua a leggere...Profili Iva del consignment stock nei rapporti intra-UE
Con il “consignment stock”, le parti stipulano un accordo avente una struttura simile a quella del contratto estimatorio, definito dall’articolo 1556 cod. civ. come il contratto con il quale una parte (tradens) consegna determinati beni ad un’altra parte (accipiens) con l’obbligo, di quest’ultima, di pagarne il relativo prezzo o di restituirli nel termine stabilito. Lo…
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