Con la presentazione della dichiarazione, anche l’opzione per la branch exemption

L’articolo 14 D.Lgs. 147/2015 (Decreto Internazionalizzazione) ha introdotto l’articolo 168-ter Tuir, che attribuisce la facoltà, alle imprese residenti nel territorio dello Stato, siano esse società di capitali, società di persone o ditte individuali, di optare per l’esenzione degli utili e delle perdite attribuibili a tutte le proprie stabili organizzazioni all’estero (cd. branch exemption). Con provvedimento…

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Nessun ripensamento per la “Branch exemption”

L’articolo 168-ter Tuir, introdotto dal D.Lgs. 147/2015 (c.d. Decreto Internazionalizzazione), prevede la possibilità, per le imprese residenti che detengono stabili organizzazioni all’estero, di optare per un regime di esenzione degli utili e delle perdite prodotti dalle stesse (regime di branch exemption). Le modalità applicative del regime sono state adottate con successivi documenti di prassi (provvedimento…

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Valutazione dei profili elusivi della branch exemption

Dopo le novità introdotte dal D.Lgs. 147/2015, ai sensi dell’articolo 168-ter del D.P.R. 917/1986, attualmente un’impresa residente nel territorio dello Stato può optare per l’esenzione degli utili e delle perdite attribuibili a tutte le proprie stabili organizzazioni all’estero, scegliendo lo speciale regime denominato “branch exemption”. In particolare, l’esenzione da tassazione dei redditi prodotti oltre frontiera…

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La branch exemption alla prova del modello Redditi 2017

Il D.Lgs. 147/2015, noto come decreto crescita ed internazionalizzazione delle imprese, ha introdotto nel nostro ordinamento tributario il regime opzionale denominato “branch exemption”. Per espressa disposizione normativa, ai sensi dell’articolo 168-ter del Tuir, un’impresa residente nel territorio dello Stato può optare per l’esenzione degli utili e delle perdite attribuibili a tutte le proprie stabili organizzazioni…

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