Introdotti nuovi criteri diversi per la rateazione di plusvalenze di aziende e di immobilizzazioni finanziarie
La manovra di bilancio per l’anno 2026 introduce delle novità all’art. 86, TUIR, in tema di rateazione delle plusvalenze, sostituendo il comma 4 con la diversa versione letterale: «Le plusvalenze realizzate, diverse da quelle di cui al successivo articolo 87, determinate a norma del comma 2, concorrono a formare il reddito, per l’intero ammontare nell’esercizio…
Continua a leggere...DDL bilancio 2026 ed iperammortamento: il momento di effettuazione dell’investimento
La nuova agevolazione rappresentata dal c.d. iperammortamento (prevista dall’art. 94 del DDL bilancio 2026) avrà un ambito temporale di applicazione decisamente ristretto, individuabile sostanzialmente nel 2026 (salvo proroga al 30 giugno 2027 per chi adotterà la procedura di “prenotazione” del bene con versamento dell’acconto del 20% entro il 31 dicembre 2026). Tale ambito temporale è…
Continua a leggere...Iperammortamento, manovra 2026 e beni costruiti in economia
A volte ritornano. Nel diritto tributario questa regola è spesso verificata e certamente lo è nella previsione dell’art. 94 del DDL di Legge di bilancio 2026 in materia di reintroduzione del c.d. iperammortamento, cioè la norma con cui, in presenza di certe condizioni oggettive e soggettive, l’investimento in beni strumentali può essere incrementato ai fini…
Continua a leggere...La manovra 2026 cambia i presupposti temporali per la rateazione delle plusvalenze in regime d’impresa
La manovra di bilancio per il 2006 non innova il criterio temporale per la rateazione delle plusvalenze realizzate per le cessioni di azienda o rami d’azienda. Esse continueranno a concorrere a formare il reddito per l’intero ammontare nell’esercizio in cui sono state realizzate o, se l’azienda o il ramo d’azienda è stato posseduto per un…
Continua a leggere...L’irragionevole intersezione causale “antieconomicità-inerenza” prospettata dalla Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione, ormai in molte sentenze (tra le altre, si veda la recentissima ord. n. 26312/2025) continua a ribadire che, in tema di imposte dirette, l’Amministrazione finanziaria, nel negare l’inerenza di un costo, può contestare l’incongruità e l’antieconomicità della spesa, che assumono rilievo, sul piano probatorio, come indici sintomatici della carenza di inerenza…
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