15 Ottobre 2016

Le operazioni con l’estero per i contribuenti “forfettari”

di Luca Mambrin
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Come noto i soggetti che adottano il regime forfetario beneficiano di agevolazioni e semplificazioni in materia di Iva, oltre che di una tassazione agevolata ai fini delle imposte sui redditi.

I contribuenti forfetari non addebitano l’Iva in rivalsa né esercitano il diritto alla detrazione dell’imposta assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti nazionali, comunitari e sulle importazioni; le fatture emesse non devono, pertanto, recare l’addebito dell’imposta.

In relazioni alle operazioni con l’estero, il comma 58 della L. 190/2014 individua in modo puntuale le disposizioni da applicare in caso di effettuazione di operazioni attive e passive con operatori non residenti; analizziamole nel dettaglio, tenendo in considerazioni i chiarimenti forniti nella circolare n. 10/E/2016.

Acquisti intracomunitari di beni

Nel caso di acquisti di beni da operatori UE entro la soglia di euro 10.000 l’Iva viene assolta dal cedente nel paese di origine dei beni; l’acquirente forfetario non ha obbligo di iscriversi al VIES né di compilare l’Intra, salva la possibilità di optare per l’applicazione dell’Iva in Italia.

In caso di superamento della soglia di euro 10.000, l’acquisto assumerà rilevanza in Italia, secondo le regole degli acquisti UE. Verificatasi tale circostanza il contribuente forfetario dovrà:

  • iscriversi al VIES;
  • assolvere l’Iva integrando la fattura emessa dall’operatore comunitario con l’indicazione dell’aliquota e dell’imposta e versandola entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, senza diritto alla detrazione dell’imposta;
  • presentare l’elenco riepilogativo degli acquisti intracomunitari (Intra-2 bis).

 

Cessioni intracomunitarie di beni

Le cessioni di beni effettuate nei confronti di soggetti appartenenti ad altro Stato UE non sono considerate cessioni intracomunitarie in senso tecnico, e sono assimilate alle operazioni interne, per le quali l’Iva non viene evidenziata in fattura. Il cedente deve indicare nella fattura emessa nei confronti dell’operatore comunitario che l’operazione, soggetta al regime in esame, “non costituisce cessione intracomunitaria ai sensi dell’articolo 41, comma 2-bis, del D.L. 30 agosto 1993, n. 331”. Non essendo considerate cessioni intracomunitarie, i contribuenti forfetari non sono tenuti ad iscriversi nella banca dati VIES, né alla compilazione degli elenchi riepilogativi Intrastat.

 

Prestazioni di servizi

Nel caso di prestazioni di servizi ricevute da soggetti non residenti o rese ai medesimi la normativa dispone che le stesse rimangono soggette alle ordinarie regole trovando la propria disciplina nelle disposizioni previste dagli articoli 7-ter e seguenti del D.P.R n. 633/1972.

Quindi, nel caso di prestazioni di servizi “generiche” di cui all’articolo 7-ter ricevute da soggetti comunitari, il contribuente forfetario dovrà:

  • iscriversi al VIES;
  • assolvere l’Iva integrando la fattura emessa dall’operatore comunitario con l’indicazione dell’aliquota e dell’imposta;
  • versare l’imposta entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione;
  • presentare il modello Intra 2-quater.

Nel caso di prestazioni di servizi “generiche” di cui all’articolo 7-ter ricevute da operatori economici extra-UE il contribuente forfetario non sarà tenuto all’iscrizione al VIES e alla presentazione del modello Intra, mentre dovrà assolvere l’Iva mediante l’emissione di un’autofattura, oltre che effettuare il versamento dell’imposta entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Nel caso di prestazioni di servizi “generiche” di cui all’articolo 7-ter rese a soggetti comunitari, l’operatore italiano contribuente forfetario deve:

  • iscriversi al VIES;
  • emettere la fattura senza addebito di Iva riportando la dicitura “inversione contabile”;
  • presentare il modello Intra-1 quater.

Se le medesime prestazioni di servizi sono rese a soggetti operatori economici extra-UE il contribuente forfetario non sarà tenuto all’iscrizione al VIES e alla presentazione del modello Intra ma dovrà emettere la fattura senza addebito di Iva riportando la dicitura “operazione non soggetta”.

 

Esportazioni, importazioni ed operazioni assimilate

Premesso che l’effettuazione di esportazioni non costituisce motivo di preclusione all’accesso e/o permanenza nel regime forfetario (al contrario invece del regime di vantaggio), nel caso in cui vengano effettuate dal contribuente forfetario importazioni, esportazioni ed operazioni ad esse assimilate si applicano le ordinarie regole contenute negli articoli 8, 8-bis, 9, 67 D.P.R. del 633/1972, fermo restando l’impossibilità di avvalersi della facoltà di acquistare utilizzando il plafond ai sensi dell’ articolo 8, comma 1, lettera c) e comma 2 del medesimo decreto.

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