La residenza convenzionale supera le presunzioni domestiche

Come noto, per valutare correttamente la residenza fiscale della persona fisica, occorre fare riferimento alle norme nazionali e internazionali di riferimento. A livello domestico, l’articolo 2, comma 2, Tuir prevede che un soggetto passivo è residente in Italia se, per la maggior parte del periodo d’imposta: è iscritto nell’anagrafe della popolazione residente; ha il domicilio…

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Omessa certificazione Aire: quali effetti ai fini tributari?

Ai fini fiscali esistono precisi criteri di individuazione della residenza fiscale di una persona fisica che presenta particolari elementi di radicamento sul territorio dello Stato italiano. A livello domestico, l’articolo 2, comma 2, Tuir prevede che: “ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta…

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Omessa iscrizione all’Aire: quali conseguenze ai fini fiscali?

Come noto, la persona fisica che intende trasferire la propria residenza fiscale all’estero deve necessariamente provvedere alla cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente in Italia e, simmetricamente, iscriversi all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). In merito, come espressamente previsto dalla L. 470/1988, l’iscrizione all’AIRE è obbligatoria per i seguenti soggetti: cittadini che trasferiscono la propria residenza…

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La formale iscrizione all’AIRE del soggetto non salva dal reato

Il nostro ordinamento giuridico contiene specifiche disposizioni che consentono di individuare la residenza fiscale della persona fisica espressamente contenute nell’articolo 2, comma 2, Tuir. Infatti, il soggetto passivo d’imposta deve presentare la dichiarazione dei redditi in Italia se, per la maggior parte del periodo d’imposta: è iscritto nell’anagrafe della popolazione residente; ha il domicilio nel…

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