29 Agosto 2015

La rilevazione contabile del conguaglio da modello 730

di Viviana Grippo
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Proprio in questi giorni molti lavoratori sono in attesa di ricevere quello che comunemente chiamiamo il rimborso da 730. In realtà si tratta della risultanza del conguaglio dell’Irpef e delle relative addizionali regionali o comunali dovute sui redditi percepiti nel periodo di imposta 2014. Tale conguaglio avviene con la presentazione del modello 730/2015 in conseguenza del quale il sostituto di imposta/datore di lavoro, sostituendosi all’erario, alternativamente, rimborserà il dipendente (riducendo l’ammontare delle ritenute Irpef e addizionali operate sui compensi del mese di luglio, ovvero agosto e settembre per i pensionati), oppure tratterrà allo stesso (per riversarlo all’erario) il debito Irpef e addizionali.

Dallo scorso anno è stata introdotta una novità rilevante in tema di 730, il controllo preventivo operato dall’Agenzia delle Entrate per rimborsi superiori a 4.000,00. In particolare, in tale evenienza, l’Agenzia delle Entrate, entro sei mesi dalla data di scadenza della presentazione del modello 730 effettua dei controlli preventivi, anche documentali, sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia, anche quando il rimborso sia determinato da eccedenze d’imposta derivanti da precedenti dichiarazioni. Effettuato il controllo l’eventuale rimborso spettante sarà erogato direttamente dall’Agenzia (e non dal sostituto) entro il settimo mese successivo alla data di scadenza della presentazione del modello dichiarativo. Questi controlli non vengono effettuati se è stato presentato il 730 precompilato, senza modifiche, direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta.

Ci concentreremo, in questa scheda, solo sul caso di liquidazione del rimborso ad opera del datore di lavoro.

Tornando al conguaglio, quindi, esso può essere:

  • a credito: in questo caso il sostituto di imposta dovrà rimborsare al contribuente l’importo determinato nel prospetto di liquidazione dell’Irpef e delle addizionali. Si crea così un credito del sostituto verso l’erario che potrà essere recuperato tramite un minor versamento delle ritenute ed addizionali dovute;
  • a debito: in tal caso il sostituto opererà una trattenuta al dipendente, sempre che le posizioni debitorie evidenziate nei prospetti di liquidazione siano superiori ad euro 12.

Nel caso in cui il debito del dipendente verso l’erario sia superiore ai compensi netti lui spettanti, il sostituto dovrà:

  • trattenere la parte residua dalla retribuzione corrisposta a partire dalle retribuzioni erogate nel mese successivo e così via fino ad esaurimento del debito;
  • applicare a carico dei dipendenti, sugli importi differiti per incapienza della retribuzione, l’interesse dello 0,40% mensile, trattenendolo e versandolo nei tempi previsti per le somme a cui si riferisce.

Nel caso in cui a dicembre 2015 il debito non fosse stato completamente saldato il sostituto dovrà fare apposita comunicazione al dipendente specificando gli importi ancora dovuti. Il contribuente dovrà quindi saldarli direttamente (senza più trattenute quindi), con maggiorazione dello 0,40% mensile, entro il mese di gennaio successivo.

A chiusura del conguaglio il datore di lavoro verserà le relative ritenute fiscali.

Ma come dovrà essere rappresentata contabilmente l’operazione di conguaglio?

Chiaramente il punto di partenza sarà comunque il prospetto contabile preparato dal consulente del lavoro che presenterà le voci relative al:

  • credito Irpef da 730
  • credito addizionale regionale da 730 e
  • credito addizionale comunale da 730

Tali sono i crediti vantati dai lavoratori verso l’erario e che verranno loro anticipati dal datore di lavoro. La scrittura contabile risulterà essere:

Diversi                                    a                      Diversi                                               42.674,13

Retribuzioni c/dipendenti (ce)                            30.024,74

Contributi c/Inps (ce)                                            8.526,66

Contributi c/altri enti (ce)                                            85,00

Inps c/contributi (sp)                                                  22,73

Erario c/ritenute (sp)                                              4.015,00*

a                     Inps c/contributi (sp)                       2.748,38  

a                      Erario c/ritenute (sp)                       5.407,50  

a                      Inps c/contributi (sp) (sp)                8.526,66  

a                      Enti vari previdenziali (sp)                    85,00

a                      Dipendenti c/retribuzioni (sp)        25.906,59

 

* tale voce rappresenta la sommatoria dei crediti da 730.

Il mese successivo (entro il 16) verrà eseguito, da parte del datore di lavoro, il pagamento delle ritenute dovute al netto di quanto rimborsato ai dipendenti per conto dell’erario a fronte delle risultanze contabili dei modelli 730.

La scrittura sarà:

Erario c/ritenute (sp)               a                      Banca c/c (sp)

1.392,50