Sanzioni tributarie inapplicabili se è obiettiva l’incertezza normativa: giudici da sollecitare sul piano dell’equità?
L’art. 8, D.Lgs. n. 546/1992, dispone che il giudice tributario, sia di I° che di II° grado, è chiamato a dichiarare inapplicabili le sanzioni tributarie non penali, quando la violazione delle Leggi tributarie da parte dei contribuenti risulti giustificata da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione delle disposizioni, cui le violazioni…
Continua a leggere...Sospendibili in via cautelare i provvedimenti a contenuto negativo: nuove frontiere per la tutela dei contribuenti?
In materia di contenzioso tributario, si annovera, tra gli atti impugnabili, ai sensi dell’art. 19, D.Lgs. n. 546/1992, al suo comma 1, lett. h), anche il diniego o la revoca di agevolazioni fiscali. È da domandarsi se, in un giudizio avente a oggetto un diniego o una revoca di agevolazioni, sia applicabile a favore del…
Continua a leggere...La motivazione rafforzata dell’atto impugnato: il frutto avvelenato del contraddittorio preventivo
La Riforma fiscale ha ridisegnato i meccanismi di confronto precontenzioso tra gli uffici finanziari e i contribuenti, attirando, all’interno del nuovo sistema solare del contraddittorio preventivo obbligatorio ex art. 6-bis, Legge n. 212/2000, Statuto del contribuente, anche la procedura “regina” tra quelle deputate alla definizione condivisa delle maggiori pretese tributarie: ossia l’accertamento con adesione. Al…
Continua a leggere...Sanzioni proporzionali adeguate da perseguire per mezzo di allegazioni documentate
È sufficiente leggere l’art. 20, comma 1, lett. c), n. 1, Legge n. 111/2023, di delega al Governo per la Riforma fiscale, ove si richiede al Legislatore di «migliorare la proporzionalità delle sanzioni tributarie, attenuandone il carico e riconducendolo ai livelli esistenti in altri Stati europei», per acquisire definitiva certezza di come la Riforma espressamente…
Continua a leggere...Il rimborso imposte pagate all’estero in presenza di convenzioni contro le doppie imposizioni
Allo scopo di evitare, in capo al contribuente fiscalmente residente in Italia, la doppia imposizione dei redditi percepiti all’estero, laddove suscettibili di contemporanea imposizione pure in Italia, il nostro ordinamento giuridico e le Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni prevedono appositi correttivi: tra cui, tipicamente, il riconoscimento del credito d’imposta, operante ai fini nazionali tanto…
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