Le “nano imprese” e l’approccio del revisore legale
Come ormai noto, stante tutte le proroghe susseguite, l’articolo 1-bis D.L. 118/2021 prevede che entro il termine di approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2022 le società che rientrano nel novero dell’articolo 2477 cod. civ. sono tenute alla nomina dell’organo di controllo o del revisore. Ricapitolando, la nomina dell’organo di controllo o del revisore è obbligatoria…
Continua a leggere...La revisione legale nelle nano imprese
A seguito dell’introduzione dei nuovi limiti dimensionali previsti dall’articolo 2477, comma 2, lettera c), cod. civ., che rendono obbligatoria la nomina dell’organo di controllo e/o di revisione (superamento per due esercizi consecutivi di almeno uno dei seguenti limiti: 4 milioni di euro di totale attivo stato patrimoniale; 4 milioni di euro di ricavi delle vendite…
Continua a leggere...Le carte di lavoro del revisore – IV° parte
Nella comune prassi, ciascuna carta di lavoro, al di là del suo contenuto specifico (che dipenderà dall’oggetto di indagine del revisore), contiene i seguenti elementi: il titolo della carta di lavoro (che deve riferirsi al contenuto della carta di lavoro); la numerazione della carta di lavoro, secondo un indice prestabilito; l’indicazione della società assoggettata a…
Continua a leggere...Le carte di lavoro del revisore – III° parte
La documentazione della revisione può essere formalizzata sia su supporto cartaceo che informatico (cioè in forma elettronica e stampata all’occorrenza) e può essere di vario tipo. Le carte di lavoro possono ad esempio essere composte da: programmi di revisione; analisi dei dati; note di commento sulle questioni emerse; riepiloghi di aspetti significativi; lettere di conferma…
Continua a leggere...Le carte di lavoro del revisore – II° parte
Per quanto concerne le “finalità” delle evidenze documentali del lavoro svolto, il principio di revisione internazionale (ISA Italia) n. 230 chiarisce che lo scopo principale delle “carte di lavoro” è quello di fornire: evidenza degli elementi a supporto delle conclusioni del revisore; evidenza che il lavoro di revisione sia stato pianificato e svolto in conformità…
Continua a leggere...Le carte di lavoro del revisore – I° parte
Il revisore deve dare idonea evidenza documentale delle procedure di revisione svolte, degli elementi probativi acquisiti e delle conclusioni raggiunte. In seguito all’abolizione dell’obbligo di tenuta e conservazione del “libro del revisore”, avvenuta ad opera dell’articolo 37 D.Lgs. 39/2010 che ha abrogato l’articolo 2409-ter cod. civ., tale formalizzazione del lavoro può avvenire unicamente tramite la…
Continua a leggere...I rapporti tra revisore “entrante” e revisore “uscente”
Nello svolgimento dell’attività di revisione legale, il revisore e la società di revisione devono rispettare le norme e i principi in materia di riservatezza, di segreto professionale e di tutela della proprietà intellettuale della documentazione della revisione (si rammenta, in proposito, che le carte di lavoro sono di proprietà del revisore e lui ne è…
Continua a leggere...Le procedure di revisione per la mitigazione dei rischi individuati
Dopo aver individuato e valutato i rischi intrinseci, di controllo e di errori significativi, il revisore dovrà individuare le “risposte al rischio” più idonee a mitigarli. Dovrà cioè “scegliere” le procedure di revisione che, secondo il proprio giudizio professionale, reputa più appropriate per il raggiungimento dello scopo di ridurre a un livello accettabile il rischio…
Continua a leggere...MEF e CNDCEC: protocollo d’intesa per la formazione
Il MEF e il CNDCEC hanno recentemente firmato un protocollo d’intesa (invero redatto nel corso del 2017) con il quale viene stabilito che “il MEF attribuisce piena validità ai fini dell’assolvimento dell’obbligo formativo dei revisori legali agli eventi accreditati dal Consiglio Nazionale, a condizione della corrispondenza con il programma annuale (definito dal Ministero)” (cfr. articolo…
Continua a leggere...Revisione legale e “scetticismo professionale”
Nel nostro ordinamento già esiste l’onere di tenere, a seconda i casi, un comportamento mediamente diligente da bonus pater familias (ad esempio, per il debitore che adempie alla propria obbligazione pecuniaria) oppure di più elevata e specifica “diligenza professionale” (come quella chiesta ad esempio ai membri del collegio sindacale). Oltre alla predetta “diligenza professionale”, a…
Continua a leggere...