23 Giugno 2025

L’integrazione di AI nei procedimenti fiscali: accertamento e compliance

di Andrea Bongi
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L’utilizzo dell’intelligenza artificiale ha già rivoluzionato il rapporto fra il fisco e i contribuenti. Con l’introduzione e l’implementazione di strumenti tecnologici avanzati l’amministrazione punta a migliorare sempre di più l’efficacia e l’efficienza dei controlli ed a promuovere la compliance fiscale.

Dopo anni in cui la nostra amministrazione finanziaria ha fatto incetta di dati e informazioni – si pensi, ad esempio, ai dati che arrivano quotidianamente dalla fatturazione elettronica – è arrivato il momento di mettere a frutto questo preziosissimo scrigno di dati presenti nell’anagrafe tributaria.

Si tratta ovviamente di trattare e analizzare grandi volumi di dati e di informazioni che devono essere incrociate fra di loro al fine di poter identificare, sulla base di predefiniti rischi di evasione fiscale, liste di contribuenti, orientando e ottimizzando le attività di controllo e di compliance nei confronti di questi ultimi.

Già da qualche anno sono utilizzati strumenti informatici come l’algoritmo VE.RA. (Verifica dei Rischi Automatizzata) grazie ai quali l’Agenzia delle Entrate può effettuare analisi di rischio mirate, selezionando i contribuenti da sottoporre a verifica. Questo applicativo si basa quasi esclusivamente sulle informazioni contenute nell’archivio dei rapporti finanziari che vengono analizzati alla luce ed ai contenuti anche delle dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti italiani.

Le attività e le procedure di analisi di rischio hanno recentemente trovato il loro inquadramento normativo attraverso le disposizioni contenute nell’articolo 2 del D.Lgs 13/2024.

L’utilizzo delle nuove tecniche informatizzate e più in generale dell’intelligenza artificiale, comporta, però, anche nuovi rischi e nuove esigenze di tutela per i contribuenti. È di fondamentale importanza, in tal senso, poter comprendere quali siano i criteri utilizzati dagli algoritmi nelle attività di analisi del rischio per evitare contestazioni e sanzioni. La trasparenza nei processi di analisi del rischio e la possibilità di accesso ai dati utilizzati diventano aspetti cruciali per garantire i diritti dei cittadini. In questo senso sarà fondamentale capire come verranno contemperate le esigenze di tutela dei contribuenti e i poteri dell’amministrazione finanziaria nel regolamento attuativo delle analisi di rischio, espressamente richiesto dalla stessa norma sopra citata.

Non c’è, infatti, alcun dubbio che l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei procedimenti fiscali sollevi questioni relative alla protezione dei dati personali e alla legittimità delle decisioni automatizzate.

Anche il tema della protezione delle informazioni contenute nell’anagrafe tributaria – con particolare riferimento all’archivio dei rapporti finanziari e alla banca dati fatture elettroniche integrate – è di grande importanza e attualità.

Di recente, il Garante della Privacy ha sottolineato l’importanza di garantire che l’uso dell’intelligenza artificiale non comprometta i diritti fondamentali dei contribuenti e vengano adottate procedure che riducano al minimo il rischio dell’individuazione dei c.d. “falsi positivi”.

Nel frattempo, la giurisprudenza comunitaria e quella nazionale iniziano a delineare i limiti ed i confini entro i quali l’intelligenza artificiale può essere legittimamente utilizzata nei procedimenti amministrativi.

In conclusione, l’adozione dell’intelligenza artificiale nel sistema fiscale italiano rappresenta un passo significativo verso l’innovazione e l’efficienza. Tuttavia, è essenziale bilanciare questi progressi tecnologici con la tutela dei diritti dei contribuenti, assicurando trasparenza, equità e rispetto della privacy in ogni fase del processo fiscale.

Saranno proprio queste delicatissime tematiche ad essere al centro del quinto incontro del Master Breve di EUROCONFERENCE dedicata all’intelligenza artificiale e fisco. Saranno, infatti, gli impatti sugli accertamenti e sulle attività di compliance fiscale nell’era digitale ad essere analizzate, in profondità, durante i suddetti lavori congressuali.