Il trattamento fiscale della differenza da recesso dai soggetti Irpef
Ai sensi dell’articolo 20-bis Tuir la determinazione del reddito dei soci o degli eredi dei soci di società di persone in caso di: recesso; esclusione; riduzione del capitale sociale; liquidazione avviene sulla base delle disposizioni di cui all’articolo 47, comma 7, Tuir che disciplina gli aspetti fiscali delle medesime fattispecie ma riferite alle società di…
Continua a leggere...La disciplina Iva degli omaggi – II° parte
Diversamente da quanto visto nella prima parte del presente contributo, le cessioni gratuite di beni alla cui produzione o alla cui commercializzazione è finalizzata l’attività di impresa sono operazioni soggette ad Iva, indipendentemente dal costo unitario del bene oggetto di cessione. Secondo la prassi amministrativa “gli acquisti di beni destinati ad esse ceduti gratuitamente, la…
Continua a leggere...La disciplina Iva degli omaggi – I° parte
La disciplina fiscale degli omaggi, sotto il profilo Iva, varia in ragione di diversi fattori, quali: la tipologia di omaggio (ovvero se rientra nell’ambito dell’attività esercitata dall’impresa oppure no); il costo unitario dell’omaggio (superiore o inferiore a 50 euro); il destinatario (cliente e/o fornitore ovvero un dipendente dell’impresa). Nell’ambito del presente contribuito analizzeremo il trattamento…
Continua a leggere...Le sanzioni da omessa effettuazione di ritenute fiscali
L’ordinamento tributario prevede, tra le varie modalità di attuazione del prelievo fiscale, il meccanismo della sostituzione d’imposta. Il soggetto deputato ad operare e versare all’erario le ritenute, secondo le modalità e le tempistiche previste dalle singole leggi d’imposta, è il sostituto d’imposta come definito dall’articolo 64 D.P.R. 600/1973. In linea generale, i sostituti d’imposta operano…
Continua a leggere...L’acconto dell’imposta sostitutiva alla cassa il 16 dicembre
L’articolo 2120 cod. civ. prevede che il fondo Tfr accantonato al 31 dicembre di ogni anno (escluso le quote maturate nell’anno) sia “rivalutato” sulla base di un coefficiente composto da: un tasso fisso dell’1,50%; un tasso variabile pari al 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai e impiegati, accertato dall’Istat,…
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