Il discrimen sulla giurisdizione di fronte ad atti esecutivi
Argomento di particolare interesse riveste senza dubbio la questione relativa al discrimine fra la giurisdizione ordinaria e quella tributaria, necessario per demarcare i due ordinamenti in presenza di una pretesa tributaria derivante da un atto esecutivo. Preliminarmente, si ricorda che l’articolo 2 D.Lgs. 546/1992 (modificato dall’articolo 12, comma 2, L. 488/2001 e dal D.L. 203/2005,…
Continua a leggere...I crediti sorti per la continuazione dell'esercizio dell'impresa
In tema di concordato preventivo, l’articolo 163, comma 7, L.F. dispone che i crediti di terzi eventualmente sorti per effetto degli atti legalmente compiuti dal debitore sono prededucibili ai sensi dell’articolo 111 L.F.. A tale proposito, il medesimo comma precisa che in tali atti sono ricompresi, oltre che quelli di straordinaria amministrazione previamente autorizzati dal…
Continua a leggere...L’impugnazione degli atti impositivi atipici
Nell’elenco degli atti impugnabili innanzi le Commissioni Tributarie rientrano anche le fatture emesse per la riscossione della T.I.A. (Tariffa di Igiene Ambientale), come ribadito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 11481/2022, confermativa dell’ormai consolidato orientamento giurisprudenziale volto ad ampliare il novero degli atti impositivi autonomamente impugnabili, attraverso un’interpretazione funzionalistica del dato normativo. Secondo la…
Continua a leggere...La verifica giudiziale dell’indicazione del titolo di prelazione
La proposizione della domanda di ammissione al passivo di un credito è disciplinata dall’articolo 93 L.F., il quale prevede che la stessa avvenga tramite ricorso – da depositare almeno trenta giorni prima dell’udienza fissata per l’esame dello stato passivo – contenente, tra gli altri elementi previsti dal comma 3 della citata norma, l’eventuale indicazione di…
Continua a leggere...Versamento Iva e rettifica di fatture per operazioni inesistenti
Ai sensi dell’articolo 21, comma 7, D.P.R. 633/1972 “Se viene emessa fattura per operazioni inesistenti, ovvero se nella fattura i corrispettivi delle operazioni o le imposte relative sono indicati in misura superiore a quella reale, l’imposta è dovuta per l’intero ammontare indicato o corrispondente alle indicazioni della fattura”. Si tratta del cosiddetto principio della “cartolarità…
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