10 Novembre 2025

Incentivi per l’autoproduzione energetica delle PMI: scade oggi la presentazione della domanda

di Giovanna Greco
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Possono oggi le PMI ridurre i costi energetici e diventare più sostenibili grazie a incentivi per l’autoproduzione da fonti rinnovabili?

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con Invitalia, ha riaperto il bando “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI”, una delle misure più rilevanti del PNRR per sostenere la transizione ecologica del tessuto produttivo italiano.

La misura, disciplinata dal D.M. 13 novembre 2024 e dal successivo Decreto direttoriale 14 marzo 2025, mira a promuovere la produzione autonoma di energia rinnovabile da parte delle imprese, rafforzando la competitività e riducendo i costi energetici.

Il Decreto direttoriale 29 settembre 2025 ha fissato la scadenza per la nuova finestra temporale alle ore 12:00 di oggi, lunedì 10 novembre 2025.

L’agevolazione, gestita da Invitalia, si inserisce nel più ampio quadro degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Green Deal europeo, con un obiettivo chiaro: favorire la decarbonizzazione e l’autonomia energetica delle PMI italiane.

Il programma si propone di sostenere gli investimenti delle PMI nella realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e migliorando l’efficienza energetica aziendale.

Gli obiettivi principali sono:

  1. incrementare l’autonomia energetica delle imprese, tramite autoproduzione e autoconsumo;
  2. favorire l’adozione di tecnologie green e digitali per la gestione intelligente dell’energia;
  3. ridurre le emissioni di CO₂ in linea con il principio europeo “Do No Significant Harm” (DNSH);
  4. sostenere la competitività del sistema produttivo attraverso la riduzione dei costi energetici strutturali.

Il bando Invitalia per l’autoproduzione di energia rinnovabile nelle PMI si conferma come uno strumento cardine per favorire la transizione energetica delle PMI italiane, spingendo le imprese verso modelli produttivi più sostenibili e meno dipendenti dalle fluttuazioni del mercato energetico. Esso rappresenta un’occasione concreta per integrare l’autoproduzione rinnovabile con processi di digitalizzazione e automazione industriale, elementi essenziali per la competitività futura.

Possono accedere all’incentivo le micro, piccole e medie imprese (PMI) costituite e attive sul territorio nazionale, con regolare iscrizione al Registro Imprese e sede operativa in Italia.

Sono escluse:

  • le imprese del settore carbonifero;
  • le imprese della produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • le imprese in difficoltà finanziaria ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014.

Ogni impresa deve essere in regola con gli obblighi contributivi e rispettare le normative ambientali e di sicurezza. La misura è dunque rivolta a soggetti solidi, pronti a intraprendere un percorso di trasformazione sostenibile e misurabile.

Gli investimenti ammissibili riguardano la realizzazione di impianti fotovoltaici o mini-eolici destinati all’autoconsumo, anche con sistemi di accumulo dell’energia prodotta.

Sono ammissibili:

  • l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici o mini-eolici;
  • l’integrazione con sistemi digitali di monitoraggio e gestione energetica;
  • l’acquisto di batterie di accumulo, purché almeno il 75% dell’energia immagazzinata provenga dall’impianto stesso;
  • la realizzazione di opere accessorie e infrastrutture strettamente connesse;
  • la diagnosi energetica ex ante, se non già prevista per obbligo normativo.

Ogni progetto deve essere avviato dopo la presentazione della domanda e concluso entro 18 mesi dalla concessione del contributo.

L’investimento complessivo ammissibile deve essere compreso tra 30.000 e 1.000.000 di euro.

L’incentivo è concesso sotto forma di contributo a fondo perduto in Conto impianti.

Le intensità massime di aiuto sono così definite:

  • 40% delle spese ammissibili per micro e piccole imprese;
  • 30% per medie imprese;
  • 30% per i sistemi di accumulo dell’energia;
  • 50% per le spese relative alla diagnosi energetica.

La dotazione complessiva della misura ammonta a 320 milioni di euro, con una distribuzione a graduatoria fino a esaurimento fondi.

Gli interventi devono produrre un impatto ambientale quantificabile, contribuendo alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti.

La domanda deve essere presentata esclusivamente online attraverso la piattaforma dedicata sul sito di Invitalia:

www.invitalia.it/incentivi-e-strumenti/sostegno-autoproduzione-di-energia-da-fonti-rinnovabili-nelle-pmi

La nuova scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 12:00 di oggi, lunedì 10 novembre 2025.

Oltre tale termine, non sarà più possibile accedere alla piattaforma.

Documentazione richiesta:

  • visura camerale e dati del legale rappresentante;
  • scheda tecnica dell’impianto;
  • preventivi e piano economico-finanziario;
  • relazione energetica e, se prevista, diagnosi energetica;
  • dichiarazioni sostitutive e documentazione antimafia.

Dopo la chiusura dello sportello, Invitalia procederà alla valutazione formale e di merito delle proposte, sulla base di criteri quali:

  • coerenza tecnica del progetto;
  • impatto energetico e ambientale;
  • sostenibilità economico-finanziaria;
  • grado di innovazione e replicabilità.

I progetti idonei saranno inseriti in una graduatoria nazionale fino all’esaurimento della dotazione finanziaria.