10 Settembre 2025

Contenziosi e contestazioni: la corretta verifica del revisore

di Alfonsina PisanoPier Luigi Sterzi
Scarica in PDF

Il Principio di revisione ISA Italia n. 501 è sempre stato preso come punto di riferimento per dare delle regole alla revisione sulla posta delle rimanenze di magazzino, ma ricordiamo che lo studio completo di questo principio include anche altre poste delicatissime di bilancio.
Il presente principio rappresenta la regola base che ogni revisore e società di revisione deve seguire specificatamente per l’acquisizione di elementi probativi sufficienti e appropriati in conformità ai Principi di revisione internazionali (ISA Italia) n. 330, n. 500 e ad altri principi di revisione pertinenti, con riferimento a particolari aspetti riguardanti anche i contenziosi e le contestazioni che coinvolgono l’impresa e l’informativa in merito ai settori di attività dell’impresa. Questo contributo ha l’obiettivo di concentrarsi sul lavoro del revisore per la posta contenziosi, la rilevazione di un eventuale fondo rischi Principio OIC13 e il lavoro di congruità che spetta al revisore post approvazione bilancio.

 

Premessa

La revisione legale dei contenziosi è un processo di controllo che, nei contesti aziendali o istituzionali, si concentra sull’esame e la verifica dei procedimenti legali in corso, al fine di valutare la loro correttezza, la loro conformità alle normative vigenti e le loro implicazioni finanziarie. La revisione legale dei contenziosi si basa su un approccio sistematico e strutturato che mira a:

  1. identificare e classificare i contenziosi: si tratta di individuare e catalogare tutti i procedimenti legali in corso, distinguendo tra quelli avviati dall’azienda e quelli nei quali l’azienda è parte convenuta;
  2. valutare la fondatezza delle pretese: si esaminano le basi giuridiche e fattuali di ogni contenzioso per determinarne la probabilità di successo o fallimento;
  3. analizzare le implicazioni finanziarie: si stimano le possibili conseguenze economiche di ogni contenzioso, sia in termini di potenziali danni da risarcire che di possibili rimborsi;
  4. verificare la conformità normativa: si assicurano che le procedure legali siano condotte in linea con le normative vigenti;
  5. fornire un giudizio professionale: si esprime un giudizio sull’assetto dei contenziosi, segnalando eventuali criticità e rischi.

 

Verifiche specifiche del revisore nei contenziosi

Il revisore, nei contesti di contenziosi, svolge un ruolo cruciale nel garantire la trasparenza e la correttezza delle informazioni finanziarie. Le sue verifiche si concentrano su diversi aspetti, tra cui l’adeguata rilevazione delle passività potenziali e l’esame delle operazioni significative legate al contenzioso.

  1. rilevazione delle passività potenziali: il revisore si assicura che le eventuali passività derivanti dai contenziosi siano correttamente rilevate in bilancio, sia per quanto riguarda le obbligazioni già in essere, sia per quelle potenziali ancora non definite. Per farlo, utilizza la procedura di conferma esterna, come la circolarizzazione ai legali o consulenti, per ottenere informazioni sui contenziosi e valutare le possibili conseguenze finanziarie;
  2. esame di operazioni significative: il revisore esamina le operazioni e i contratti legati al contenzioso, verificando la loro correttezza e la loro ripercussione sul bilancio. Ciò include la valutazione di eventuali costi e perdite derivanti dal contenzioso, così come eventuali crediti o benefici che potrebbero derivare dalla sua conclusione;
  3. verifica della documentazione contabile: il revisore esamina attentamente la documentazione contabile relativa al contenzioso, come i verbali delle riunioni, i documenti contrattuali, i rapporti con i legali e gli altri elementi rilevanti. Ciò permette di accertare la corretta tenuta della contabilità e la trasparenza delle informazioni;
  4. valutazione dell’adeguato accantonamento a fondi: il revisore verifica che siano stati effettuati i necessari accantonamenti a fondi per coprire le eventuali passività derivanti dal contenzioso, nel rispetto delle normative contabili. Questo contribuisce a garantire la solidità finanziaria dell’azienda;
  5. comunicazione con l’organo di controllo: nel caso in cui si rilevino criticità o irregolarità legate al contenzioso, il revisore è tenuto a comunicarle senza indugio all’organo di controllo (ad esempio, collegio sindacale).

 

Importanza delle verifiche del revisore

L’interesse per eccellenza da tutelare nelle verifiche di revisione inerenti ai contenziosi è quello di garantire la correttezza del bilancio. Le verifiche del revisore assicurano che il bilancio rifletta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale ed economica dell’azienda, inclusa la corretta rilevazione delle passività derivanti dai contenziosi. Ecco perché anche la verifica dei contenziosi non è un punto finale, ma è un processo logico che vede protagonista il revisore in tutte le sue fasi sin dalla pianificazione, fino alla fase final e persino nella fase post approvazione per identificare l’effettiva congruità di un ipotetico fondo rischi magari rilevato.

Le verifiche del revisore hanno il compito di supportare la governance aziendale: le informazioni fornite dal revisore aiutano l’organo amministrativo e l’organo di controllo a prendere decisioni più consapevoli in merito ai contenziosi, favorendo una migliore gestione del rischio e una maggiore trasparenza.

Non di meno, l’interesse da tutelare nella revisione del bilancio è sempre orientato a proteggere gli interessi degli stakeholders, infatti: le verifiche del revisore contribuiscono a proteggere gli interessi di azionisti, creditori e altri stakeholders, garantendo che le informazioni finanziarie siano affidabili e che non vi siano omissioni o imprecisioni.

In sintesi, il revisore svolge un ruolo fondamentale nel garantire la trasparenza e la correttezza delle informazioni finanziarie, anche in contesti di contenziosi. Le sue verifiche contribuiscono a proteggere gli interessi di tutti gli stakeholder e a supportare una gestione aziendale più responsabile e trasparente.

Benefici della revisione legale dei contenziosi

Il beneficio per eccellenza della revisione legale dei contenziosi è sicuramente collegato a:

  • riduzione del rischio: la revisione permette di individuare e gestire al meglio i rischi legali associati ai contenziosi;
  • miglioramento della trasparenza: la revisione assicura una maggiore trasparenza sull’assetto dei contenziosi, facilitando il processo decisionale e la gestione delle risorse;
  • miglioramento della gestione delle risorse: la revisione permette di pianificare al meglio le risorse finanziarie e umane da dedicare ai contenziosi;
  • miglioramento della comunicazione: la revisione fornisce un quadro più chiaro e completo dei contenziosi, facilitando la comunicazione con gli azionisti, gli stakeholders e le Autorità competenti.

 

Alcuni suggerimenti operativi: il controllo di congruità del revisore sui contenziosi e la comunicazione diretta tra revisore e legale della società in casi eccezionali

Il controllo di congruità da parte del revisore sui contenziosi, in particolare sui fondi rischi e oneri, è una verifica fondamentale per garantire che gli accantonamenti siano adeguati e giustificati. Questo controllo non si limita a un mero giudizio valutativo, ma richiede un processo di analisi approfondito, incluso l’esame delle procedure di contabilità e della regolare tenuta della stessa.

Vediamo insieme cosa controllare nello specifico, cosa considerare, come lo deve fare il revisore, le responsabilità e soprattutto in quali contesti.

Cosa controlla? Il revisore deve verificare se gli accantonamenti a fondi rischi, inclusi quelli per contenziosi, siano coerenti con la situazione del contenzioso stesso, le stime di risultato e le previsioni di spesa.

Come lo fa? L’analisi prevede un approfondimento sulla situazione del contenzioso, incluso l’aggiornamento dei fatti di gestione che possono influire sui fondi.

Quali elementi considera? Il revisore valuta la congruità sulla base di diversi fattori, tra cui l’esame del processo di contabilità, la verifica della correttezza delle stime, la valutazione degli effetti di eventuali errori e limitazioni.

Quali responsabilità? Il revisore ha la responsabilità di verificare la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione, assicurando la trasparenza dell’operato.

In quali contesti? Il controllo di congruità è cruciale per la stabilità finanziaria dell’impresa e per la trasparenza delle informazioni fornite nel bilancio e si deve tenere sempre sotto controllo sia nella fase final che nella fase post approvazione al fine di seguire tutto l’iter di atti in corso magari non ancora conclusi.

Riesame dei conti relativi alle spese legali

Vediamo nello specifico cosa si intende per riesame dei conti relativi alle spese legali.

A seconda delle circostanze, il revisore può ritenere appropriato, nell’ambito del riesame dei conti relativi alle spese legali, esaminare i documenti originali relativi, quali le fatture per le spese legali.

La comunicazione diretta con il consulente legale esterno dell’impresa aiuta il revisore ad acquisire elementi probativi sufficienti e appropriati sul fatto se contenziosi e contestazioni potenzialmente significativi siano noti e se le stime della direzione sulle implicazioni economiche, patrimoniali e finanziarie, inclusi i costi, siano ragionevoli.

In alcuni casi, il revisore può cercare di comunicare direttamente con il consulente legale esterno dell’impresa mediante una lettera di richiesta generale di informazioni. A tal fine, nella lettera di richiesta generale di informazioni si richiede al consulente legale esterno dell’impresa di informare il revisore di qualsiasi contenzioso e contestazione di cui il consulente sia a conoscenza, congiuntamente a una valutazione degli esiti dei contenziosi e delle contestazioni, nonché di una stima delle implicazioni economiche, patrimoniali e finanziarie, inclusi i relativi costi.

 

Caso particolare

Se si considera improbabile che il consulente legale esterno dell’impresa risponderà appropriatamente a una lettera di richiesta generale di informazioni, per esempio qualora l’organismo professionale di appartenenza vieti al consulente legale esterno di rispondere a detta lettera, il revisore può cercare di comunicare direttamente mediante una lettera di richiesta di informazioni specifiche. A tal fine, la lettera di richiesta di informazioni specifiche include:

a) l’elenco dei contenziosi e delle contestazioni;

b) ove disponibile, la valutazione della direzione degli esiti di ciascuno dei contenziosi e delle contestazioni identificati e la stima da parte della stessa direzione delle implicazioni economiche, patrimoniali e finanziarie, inclusi i relativi costi;

c) la richiesta che il consulente legale esterno dell’impresa confermi la ragionevolezza delle valutazioni della direzione e fornisca al revisore ulteriori informazioni qualora consideri l’elenco incompleto ovvero non corretto.

In alcune circostanze, il revisore può anche ritenere necessario incontrare il consulente legale esterno dell’impresa per discutere i probabili esiti dei contenziosi o delle contestazioni. Ciò può verificarsi, per esempio, nel caso in cui:

− il revisore stabilisca che la questione comporti un rischio significativo;

− la questione sia complessa;

− vi sia disaccordo tra la direzione e il consulente legale esterno dell’impresa. Normalmente, tali incontri richiedono l’autorizzazione della direzione e si svolgono alla presenza di un suo rappresentante.

Informativa in merito ai settori di attività dell’impresa

Il revisore deve acquisire elementi probativi sufficienti e appropriati sulla presentazione e sull’informativa di bilancio in merito ai settori di attività dell’impresa in conformità al quadro normativo sull’informazione finanziaria applicabile mediante:

a) l’acquisizione della comprensione dei metodi utilizzati dalla direzione nel determinare l’informativa in merito ai settori di attività dell’impresa, nonché:

  • valutando se tali metodi possano essere adeguati a fornire una informativa conforme al quadro normativo sull’informazione finanziaria applicabile;
  • verificando l’applicazione di tali metodi, ove appropriato;

b) lo svolgimento di procedure di analisi comparativa ovvero di altre procedure di revisione appropriate alle circostanze.

 

Attestazioni scritte

Il revisore deve richiedere alla direzione e, ove appropriato, ai responsabili delle attività di governance, di fornire attestazioni scritte che tutti i contenziosi e le contestazioni noti, siano essi in corso o solo potenziali, i cui effetti dovrebbero essere considerati nella redazione del bilancio, siano stati portati a conoscenza del revisore, contabilizzati e oggetto di informativa in conformità al quadro normativo sull’informazione finanziaria applicabile.

 

Risultati della verifica e collegamento al grado pertinente di giudizio

Il revisore deve definire e svolgere procedure di revisione al fine di identificare i contenziosi e le contestazioni che coinvolgono l’impresa che possono dare origine a un rischio di errore significativo; tali procedure comprendono: le indagini presso la direzione e, ove applicabile, presso altri soggetti all’interno dell’impresa, incluso il consulente legale interno; il riesame dei verbali delle riunioni dei responsabili delle attività di governance e della corrispondenza intercorsa tra l’impresa e il suo consulente legale esterno; il riesame dei conti relativi alle spese legali. Qualora il revisore identifichi e valuti un rischio di errore significativo relativo ai contenziosi o alle contestazioni individuati, ovvero le procedure di revisione svolte indichino la possibile esistenza di altri contenziosi o altre contestazioni significative, il revisore, in aggiunta alle procedure richieste da altri principi di revisione, deve ricercare una comunicazione diretta con il consulente legale esterno dell’impresa. Il revisore deve fare ciò tramite una lettera di richiesta di informazioni, predisposta dalla direzione e spedita dal revisore stesso, in cui si richiede al consulente legale esterno dell’impresa di comunicare direttamente con il revisore. Qualora le leggi, i Regolamenti oppure il rispettivo organismo professionale vietino al consulente legale esterno dell’impresa di comunicare direttamente con il revisore, quest’ultimo deve svolgere procedure di revisione alternative.

Nel caso in cui:

a) la direzione rifiuti di concedere al revisore il permesso di comunicare o di incontrare il consulente legale esterno dell’impresa, ovvero quest’ultimo rifiuti di rispondere appropriatamente alla lettera di richiesta di informazioni, ovvero gli sia vietato di rispondere;

b) il revisore non sia in grado di acquisire elementi probativi sufficienti e appropriati mediante lo svolgimento di procedure di revisione alternative, il revisore deve esprimere un giudizio con modifica nella relazione di revisione, in conformità al Principio di revisione internazionale (ISA Italia) n. 705.

In merito agli incontri ottenuti con i legali o comunque all’acquisizione di elementi probativi ottenuti, in conformità al Principio di revisione internazionale (ISA Italia) n. 700, il revisore è tenuto ad apporre sulla relazione di revisione una data non antecedente a quella in cui ha acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il proprio giudizio sul bilancio. Gli elementi probativi relativi allo stato dei contenziosi e delle contestazioni fino alla data della relazione di revisione possono essere acquisiti mediante un’indagine presso la direzione, incluso il consulente legale interno responsabile per la gestione delle relative questioni. In alcuni casi, il revisore può avere necessità di acquisire informazioni aggiornate dal consulente legale esterno dell’impresa.

 

Verifica dei contenziosi e collegamento con eventuale stato di crisi

Il revisore svolge verifiche sui contenziosi per assicurarsi che siano correttamente rappresentati in bilancio, valutando l’opportunità di accantonamenti e la loro congruità. Questo include la verifica della completezza e accuratezza dei dati relativi ai contenziosi, e la valutazione dell’impatto finanziario potenzialmente generato da tali contenziosi. Da ultime novità legislative è richiesto al revisore una particolare attenzione alla segnalazione di situazioni di crisi: difatti in caso di contenziosi significativi, il revisore può essere chiamato a valutare la continuità aziendale, tenendo conto del potenziale impatto finanziario dei contenziosi.

Il revisore legale, in questo contesto, ha un ruolo cruciale, ovvero ha il compito di identificare e segnalare situazioni di crisi: deve esaminare il bilancio e la documentazione aziendale per rilevare segnali di crisi e, in caso di riscontro, deve segnalare la situazione agli organi sociali; deve valutare la sostenibilità della continuità aziendale cioè deve analizzare la capacità dell’azienda di continuare a operare, anche alla luce dei contenziosi in corso, e segnalare eventuali rischi di fallimento. E soprattutto grazie alle informazioni acquisite può dare un notevole contributo indipendente e imparziale, per aiutare i professionisti preposti alla stesura del piano di ristrutturazione, nonché può supportare gli amministratori nelle informazioni indipendenti acquisite, al fine della creazione di un piano di risanamento che tenga conto della situazione contenziosa.

 

Si segnala che l’articolo è tratto da “Bilancio, vigilanza e controlli”.