28 Dicembre 2019

Iper ammortamento tra incentivi 2019 e 2020

di Clara PolletSimone Dimitri
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La scheda di FISCOPRATICO

Dal periodo d’imposta 2017 trova applicazione l’agevolazione nota come iper ammortamento, introdotta dal legislatore al fine di favorire processi di trasformazione tecnologica e digitale secondo il modello “Industria 4.0”; l’incentivo premia gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, compresi nell’elenco di cui all’allegato A annesso alla L. 232/2016, e determina un aumento della quota annua di ammortamento (o del canone annuo di leasing) fiscalmente deducibile.

La disciplina dell’iper ammortamento si applica a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano. La maggiorazione in argomento si concretizza in una deduzione che opera in via extracontabile e va fruita:

L’incentivo fiscale, in origine fissato in misura pari al 150%, dal 1° gennaio 2019 è stato rafforzato ma decresce all’aumentare dell’investimento, nella misura seguente:

  • maggiorazione al 170% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro,
  • al 100% per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro e
  • al 50% per gli investimenti compresi tra 10 e 20 milioni euro.

Dal periodo d’imposta 2020, secondo le indicazioni fornite dal Mise nel documento “transizione 4.0”, l’agevolazione verrà modificata in credito d’imposta, da utilizzare in 5 anni.

In base ai dati forniti dal Ministero, il valore complessivo degli investimenti in beni materiali e immateriali connessi a tecnologie 4.0 sono stati di circa 13 miliardi di euro, effettuati da una platea “ristretta” di sole 53.000 imprese beneficiare.

Il passaggio da deduzione extracontabile a credito d’imposta potrebbe rendere l’agevolazione più appetibile per le piccole e medie imprese: ad oggi, la misura ha agevolato in prevalenza gli investimenti delle imprese di medio-grande dimensione (64%).

Dopo il boom iniziale del 2017 (+46%), il trend degli ordinativi interni di macchine utensili è costantemente calato (-11,5% nel 2018 e -25,7% nei primi 9 mesi del 2019).

Se con la pubblicazione della Legge di bilancio 2020 troverà conferma tale impostazione – credito d’imposta fruibile in 5 anni – ci sarà una riduzione del tempo di rientro dell’investimento, considerando che i beni materiali hanno mediamente un periodo di ammortamento superiore a 5 anni; in sintesi, la modifica comporterebbe un’anticipazione del momento di fruizione del beneficio fiscale.

Inoltre, il meccanismo del credito d’imposta renderebbe più “liquido” l’incentivo, svincolandolo dal solo utilizzo in dichiarazione dei redditi, premiando anche le società in perdita fiscale.

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno le imprese devono decidere se “accontentarsi” della misura di favore ad oggi in vigore o attendere le novità 2020. Sul punto ricordiamo che, il termine ultimo per l’effettuazione degli investimenti ammessi all’iper ammortamento è posto al 31 dicembre 2019, oppure al 31 dicembre 2020 a condizione che entro fine 2019:

  • il relativo ordine risulti accettato dal venditore e
  • sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Ai fini dell’estensione temporale dell’iper ammortamento al 31 dicembre 2020, per non discriminare gli investimenti in base alla modalità di effettuazione degli stessi, con la circolare 4/E/2017, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che le modalità appena descritte trovano applicazione anche con riferimento ai beni in locazione finanziaria.

Pertanto, anche in questo caso è necessario che entro il 31 dicembre 2019 venga:

  • sottoscritto da entrambe le parti il relativo contratto di leasing e
  • effettuato il pagamento di un maxi-canone in misura almeno pari al 20 per cento della quota capitale complessivamente dovuta al locatore.

In tal caso, l’iper ammortamento spetterà anche per i contratti di leasing per i quali il momento di effettuazione dell’investimento (vale a dire la consegna del bene al locatario o l’esito positivo del collaudo) si sia verificato oltre il 31 dicembre 2019 ma entro il 31 dicembre 2020.

Per ciò che concerne, infine, i beni realizzati mediante contratto di appalto, si può avere l’estensione temporale dell’iper ammortamento al 31 dicembre 2020, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019:

  • il relativo contratto di appalto risulti sottoscritto da entrambe le parti e
  • sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo complessivo previsto nel contratto.

In tale ipotesi, l’iper ammortamento spetterà anche per i contratti di appalto per i quali il momento di effettuazione dell’investimento (data di ultimazione della prestazione ovvero, in caso di stati di avanzamento lavori, data in cui l’opera o porzione di essa risulta verificata ed accettata dal committente) si sia verificato oltre il 31 dicembre 2019 ed entro il 31 dicembre 2020.

Ricordiamo, infine, che il requisito dell’interconnessione del bene al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura resta sempre un requisito fondamentale per iniziare a fruire della maggiorazione dell’iper ammortamento.

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Novità fiscali 2020: la legge di bilancio e il collegato fiscale