22 Febbraio 2017

Rendiconto finanziario: le novità dell’OIC 10

di Raffaele Pellino
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Per effetto delle modifiche apportate dal D.Lgs. 139/2015 all’articolo 2423 del cod. civ., i bilanci degli esercizi aventi inizio il 01/01/2016 sono costituiti dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa”. Il rendiconto finanziario diventa, così, un prospetto “a se stante” per le società che redigono il bilancio d’esercizio in forma ordinaria, mentre ne sono escluse le società che redigono il bilancio in forma “abbreviata” (articolo 2435-bis del cod. civ.) e le micro-imprese che redigono il bilancio ai sensi dell’articolo 2435-ter del cod. civ.. A conferma di tale novità, è stato “aggiornato” il documento OIC 10 (nella “edizione 2014” l’OIC, invece, ne raccomandava la redazione nella nota integrativa). Si fa presente che, in sede di “prima applicazione“ del nuovo documento contabile, la disciplina del rendiconto finanziario va applicata retroattivamente ai sensi dell’articolo 12 del D.Lgs. 139/2015.

Contenuto e struttura del rendiconto

A differenza del prospetto patrimoniale e del conto economico, la cui disciplina e struttura sono previste dal codice civile, per il rendiconto finanziario il nuovo articolo 2425-ter del cod. civ. si limita a stabilire che “dal rendiconto risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con soci”. Pertanto, in base a tale disposizione, dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente:

  • l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide;
  • l’ammontare dei flussi finanziari, presentati distintamente in una delle seguenti categorie: attività operativa, di investimento, di finanziamento.

Per ogni flusso finanziario presentato nel rendiconto è indicato l’importo del flusso corrispondente dell’esercizio precedente. Se i flussi non sono comparabili, è possibile adattare quelli relativi all’esercizio precedente; la non comparabilità e l’adattamento, o l’impossibilità di questo, sono segnalati e commentati in calce al rendiconto finanziario.

Novità di particolare interesse, ha riguardato le disponibilità liquide; queste, vanno ora indicate nel dettaglio (con riferimento al loro ammontare all’inizio e alla fine dell’esercizio) nella parte finale del prospetto del rendiconto finanziario. Ove vi siano saldi “significativi” di disponibilità liquide non liberamente utilizzabili dalla società, occorre fornire, in calce al rendiconto finanziario, una informativa delle circostanze in base alle quali tali ammontari non sono utilizzabili. Tali circostanze possono essere rappresentate, ad esempio, da: restrizioni legali che rendono i saldi non utilizzabili; un conto corrente vincolato costituente garanzia prestata nell’interesse di un’impresa controllata.

Schemi di rendiconto finanziario

Ai fini della redazione del rendiconto finanziario, l’OIC 10 prevede la possibilità di scegliere tra 2 schemi a forma “scalare”, i quali si differenziano in relazione al metodo adottato (indiretto o diretto) per la rappresentazione dei flussi. Rispetto allo scorso anno, il “nuovo” documento prevede:

  • alcune correzioni “formali” (le parentesi relativamente ai rimborsi e ai dividendi e acconti su dividendi pagati a significare il segno meno nel calcolo del flusso);
  • la sostituzione dell’espressione “Prezzo di realizzo disinvestimento” con “Disinvestimento”;
  • la sostituzione dell’espressione “gestione reddituale” con “attività operativa”;
  • l’introduzione di un rigo destinato alle movimentazioni delle attività e passività finanziarie dei derivati;
  • l’introduzione del rigo “Altri incassi/Pagamenti”, dedicato alle rilevazioni dei flussi finanziari delle operazioni riconducibili alla nuova gestione accessoria;
  • l’introduzione del rigo “Rimborso del capitale”, riguardante le operazioni con i soci.

Infine, il novellato OIC 10 richiede che la società riporti in calce allo stato patrimoniale le seguenti informazioni relative all’acquisizione e alla cessione di un ramo d’azienda:

  • i corrispettivi totali pagati o ricevuti;
  • la parte dei corrispettivi consistente in disponibilità liquide;
  • l’ammontare delle disponibilità liquide acquisito o ceduto con l’operazione;
  • il valore contabile delle attività/passività acquisite o cedute.

In ogni caso, il flusso finanziario relativo all’acquisizione di un ramo d’azienda non può essere compensato con quello relativo alla cessione di un altro ramo d’azienda.

Esempio di compilazione

Si riporta, di seguito, il rendiconto finanziario oggetto di esame dell’OIC 10 attualizzato all’anno 2016.

STATO PATRIMONIALE 2016 2015 INCREMENTI/DECREMENTO
ATTIVITÀ
Immobilizzazioni materiali 1.250 700 550
Rimanenze 700 600 100
Crediti verso clienti 500 400 100
Disponibilità liquide 250 100 150
Risconti attivi 10 20 (10)
TOTALE ATTIVITÀ 2.710 1.820 890
PASSIVITÀ
Patrimonio netto:
·       Capitale sociale 850 700 150
·       Riserve 100 80 20
·       Utile netto d’esercizio 50 40 10
Trattamento di fine rapporto 60 50 10
Debiti verso banche:
·       esigibili entro esercizio successivo 400 200 200
·        esigibili oltre l’esercizio successivo 450 350 100
Debiti verso fornitori 700 335 365
Debiti tributari 50 40 10
Ratei passivi 50 25 25
TOTALE PASSIVITÀ 2.710 1.820 890
CONTO ECONOMICO
Valore della produzione 1.510
Ricavi dalle vendite e delle prestazioni 1.450  
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti 50  
Altri ricavi e proventi 10  
Costi della produzione   1.360
Per materie prime 450  
Per servizi 350  
Per il personale:  
   – salari e stipendi 450  
   – trattamento di fine rapporto 30  
Ammortamenti 130  
Variazione delle rimanenze di materie prime (50)  
Differenza tra valore e costi della produzione 150
Oneri finanziari (50)
Risultato prima delle imposte   100
Imposte sul reddito dell’esercizio (50)
Utile dell’esercizio   50

Nell’esempio si ipotizza che:

  • il dettaglio dell’ammontare dei debiti verso fornitori è il seguente:
2016 2015 VARIAZIONI
Debiti verso fornitori 700 335 365
di cui per forniture d’esercizio 400 285 115
di cui per immobilizzazioni materiali 300 50 250
  • i debiti verso banche esigibili oltre l’esercizio successivo sono rappresentati da mutui passivi;
  • i debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo comprendono un importo di 50 come quota a breve dei mutui passivi;
  • l’incremento delle rimanenze di 100 è determinato per 50 da un aumento di prodotti finiti e per 50 da un aumento di materie prime;
  • nel corso dell’esercizio sono stati effettuati dei disinvestimenti di immobilizzazioni materiali; il loro valore contabile (al netto degli ammortamenti) è pari a 30 mentre il valore di realizzo è di 40;
  • le imposte pagate nel 2016 sono pari a 40 mentre le imposte di competenza sono pari a 50;
  • nel corso dell’esercizio sono state acquistate immobilizzazioni materiali per un ammontare di 710;
  • i ratei passivi si riferiscono agli interessi passivi;
  • nell’esercizio sono stati ottenuti nuovi mutui per 150 e rimborsati mutui esistenti per 50;
  • le disponibilità liquide sono composte solo da depositi bancari.

Il rendiconto finanziario per l’esercizio 2016 si presenta nel modo seguente.

  2016 2015
A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indiretto)    
Utile (perdita) dell’esercizio 50  
Imposte sul reddito 50  
Interessi passivi 50  
Plusvalenze derivanti dalla cessione di attività (10)  
1. Utile (perdita) dell’esercizio prima d’imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione 140  
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto    
Accantonamenti TFR 30  
Ammortamenti delle immobilizzazioni 130  
Totale rettifiche per elementi non monetari 160  
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del CCN 300  
Variazioni del capitale circolante netto    
Incremento delle rimanenze (100)  
Incremento dei crediti verso clienti (100)  
Incremento dei debiti verso fornitori 115  
Decremento risconti attivi 10  
Totale variazioni capitale circolante netto (75)  
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del CCN 225  
Altre rettifiche    
Interessi pagati (25)  
Imposte sul reddito pagate (40)  
Utilizzo TFR (20)  
Totale altre rettifiche (85)  
4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche    
Flusso finanziario della gestione reddituale (A) 140  
B. Flussi finanziari derivanti dall’attività d’investimento    
Immobilizzazioni materiali    
(Investimenti) (710)  
Incremento debiti vs fornitori per immobilizzazioni materiali 250  
Prezzo di realizzo disinvestimenti 40  
Flusso finanziario dell’attività di investimento (B) (420)  
C. Flussi finanziari derivanti dall’attività di finanziamento    
Mezzi di terzi    
Incremento debiti a breve verso banche 200  
Accensione finanziamenti 150  
Rimborso finanziamenti (50)  
Mezzi propri    
Aumento di capitale a pagamento 150  
Dividendi pagati (20)  
Flusso finanziario dell’attività di finanziamento (C) 430  
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A ± B ± C) 150  
Disponibilità liquide al 1 gennaio 2016

di cui depositi bancari: 

100

100

 
Disponibilità liquide al 31 dicembre 2016

di cui depositi bancari: 

250

250

 

I flussi finanziari derivanti dall’acquisto di immobilizzazioni sono presentati nell’attività di investimento per l’uscita effettivamente sostenuta nell’esercizio, pari al complessivo prezzo di acquisto (cioè 710) rettificato dalla variazione dei debiti verso fornitori di immobilizzazioni (cioè 250). Pertanto, l’importo dell’investimento in immobilizzazioni materiali indicato nel rendiconto finanziario è pari a 460.

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Il “nuovo” bilancio d’esercizio e la gestione operativa degli effetti della transizione