5 Novembre 2016

Valutazione della dipendenza finanziaria del sindaco – parte II°

di Luca Dal Prato
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Proseguendo la trattazione della fase di insediamento del collegio sindacale, affrontiamo ora la fase di valutazione dei rischi emergenti in capo al neo-sindaco, fornendo anche un esempio pratico del rischio di dipendenza finanziaria.

Ai sensi degli articoli 2382 e 2399 cod. civ., della Norma di comportamento n. 11.4. e dell’articolo 9 del Codice Deontologico della professione, i sindaci sono chiamati a svolgere il proprio incarico in modo indipendente, con obiettività integrità e in assenza di interessi. A tal proposito i sindaci devono identificare il rischio derivante da:

  1. interesse personale, che si verifica nelle situazioni in cui il sindaco ha un interesse economico, finanziario o di altro genere nella società o in altre società del gruppo;
  2. dipendenza finanziaria, che si verifica quando il sindaco svolge ulteriori servizi per la società oggetto di controllo (o del gruppo) percependo compensi di rilevanza tale da poter comprometterne l’obiettività di giudizio ovvero da poter influenzare lo svolgimento della funzione di vigilanza;
  3. auto-riesame, quando il sindaco si trova nella circostanza di svolgere attività di vigilanza rispetto ai risultati di una prestazione resa o di un giudizio espresso da lui stesso o da un altro soggetto della rete alla quale il professionista appartiene;
  4. prestazione di attività di patrocinio, quando il sindaco assume in una controversia la funzione di patrocinatore ovvero di consulente tecnico;
  5. eccessiva familiarità o confidenzialità;

Il rischio di dipendenza finanziaria è trattato dalla Norma di comportamento n. 1.4. che suggerisce l’applicazione di due formule di calcolo basate sulle seguenti tre variabili: compensi sulla società o gruppo per l’attività di sindaco (S); compensi sulla società o sul gruppo per attività diversa da quella di sindaco comprendenti sia quelli individuali che quelli provenienti dalla partecipazione alla rete (C); compensi totali percepiti (CT). Il risultato va determinato eseguendo la verifica prevista nella prima colonna e successivamente, se superata la soglia di rilevanza, quella prevista nella seconda colonna.

(S+C)/(CT) (S)/(S+C) Rischio dipendenza finanziaria
>  15% > 2/3 NO
>5% ≤ 15% > ½ NO
≤ 5% IRRILEVANTE NO

Proponiamo di seguito un esempio, come riportato nella Norma di comportamento 1.4.

(CT) = 200

(S) = 60

(C) = 40 composto per 10 da prestazioni direttamente rese e per 30 per consulenze prestate dalla rete professionale di appartenenza che ne percepisce 100 e alla quale lui partecipa nella misura del 30%

(S+C) = 100

Esito prima colonna

(S+C) / CT = 100 / 200 = 50%

Il test è superato: i compensi superano il 15% dei compensi totali.

 

Esito seconda colonna

S/(S+C) = 60/100 = 60%

Il test non è superato: i compensi per l’attività di sindaco non superano i 2/3 dei compensi totali provenienti dalla società o dal gruppo: il sindaco si trova in una posizione di potenziale rischio di dipendenza finanziaria. A fronte di questa situazione, il sindaco è chiamato a mettere in atto adeguate misure di salvaguardia. Una soluzione, potrebbe essere quella di ridurre il valore delle attività diverse da quella di sindaco svolte in favore della rete.

Affrontata l’analisi del rischio in capo al sindaco, nel prossimo articolo tratteremo la valutazione che il sindaco deve effettuare per misurare il rischio complessivo in capo alla società oggetto di controllo, che guiderà il collegio sindacale nella frequenza dei controlli e nell’estensione dei controlli stessi.

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