10 Settembre 2021

Settori tessile, moda e accessori: contributo a fondo perduto con domande dal 22 settembre

di Debora Reverberi
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Il D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), convertito con modifiche dalla L. 77/2020, ha introdotto un pacchetto di misure agevolative destinate ai settori tessile, moda e accessori gravemente colpiti dalle conseguenze della pandemia da Covid-19.

I seguenti incentivi risultano finalmente, dopo oltre un anno di attesa, di imminente operatività grazie all’emanazione, negli scorsi mesi di luglio e agosto, dei relativi decreti attuativi:

  • il credito d’imposta rimanenze di magazzino, riconosciuto in misura pari al 30% dell’eccedenza del valore delle rimanenze finali di magazzino del periodo d’imposta in corso al 10.03.2020 (per la generalità delle imprese 2020) e del periodo d’imposta in corso al 31.12.2021 (per la generalità delle imprese 2021), rispetto alla media del valore delle giacenze finali registrato nei tre periodi d’imposta precedenti a quello di spettanza del beneficio (per l’effettiva operatività di tale misura si attende il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate);
  • il contributo a fondo perduto “Tessile, Moda e Accessori”, riconosciuto nella misura massima del 50% delle spese sostenute e ammissibili alle imprese di piccola dimensione e nuova o recente costituzione, entro il limite di risorse complessive stanziate pari a 5 milioni di euro.

Il contributo a fondo perduto “Tessile, Moda e Accessori” è una misura prevista dell’articolo 38-bis D.L. 34/2020 con la finalità di “sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori a livello nazionale, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo”.

L’incentivo sostiene in particolare l’acquisto e l’installazione di nuovi impianti, macchinari e attrezzature nonché le spese destinate alla creazione di nuovi elementi di design, all’innovazione di tessuti e di processi produttivi e alla valorizzazione dei prodotti del made in Italy da parte di talentuose start-up di piccola dimensione.

Le modalità di attuazione della misura sono contenute nei seguenti decreti:

  • D.M. 18.12.2020, che definisce, tra gli altri, i soggetti beneficiari, i progetti e le spese ammissibili, la procedura di accesso, i criteri valutativi e modalità e tempistiche di erogazione;
  • D.M. 18.05.2021, che amplia il novero di attività ammesse all’agevolazione;
  • decreto direttoriale del 03.08.2021, che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione.

L’articolo 4, comma 2 del sopra citato decreto direttoriale del 03.08.2021 stabilisce l’apertura dello sportello gestito da Invitalia dalle ore 12:00 e fino alle ore 18.00 del 22.09.2021 e dalle ore 9.00 e fino alle ore 18.00 dei giorni successivi fino a esaurimento risorse.

Nella seguente tavola sinottica sono riepilogate le caratteristiche salienti della misura agevolativa:

Ambito soggettivo:
requisiti dei beneficiari
Imprese:
– di piccola dimensione ai sensi dell’allegato I del Regolamento (UE) 651/2014;
– non quotate;
– che non abbiano rilevato l’attività di un’altra impresa;
– che non siano state costituite a seguito di fusione.
Alla data di presentazione della domanda le imprese devono:
– risultare iscritte e “attive” nel Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente da non più di 5 anni;
– svolgere in Italia una o più delle attività economiche ammissibili;
– essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie; alla data del 31.12.2019 le imprese non dovevano essere in situazione di difficoltà;
– essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
– non avere ancora distribuito utili;
– non essere in situazione di difficoltà alla data del 31.12.2019, pur essendolo diventate nel periodo 01.01.2020-30.06.2021.
Ambito soggettivo:
attività ammissibili
I soggetti beneficiari devono svolgere almeno una delle seguenti attività, elencate analiticamente all’articolo 5, comma 3, D.M. 18.12.2020 integrato dal D.M. 18.05.2021, come risultante dal codice “prevalente” comunicato al Registro delle imprese:
13- Industrie tessili
14-Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia
15-Fabbricazione di articoli in pelle e simili
16.29.11 Fabbricazione di parti in legno per calzature
16.29.12 Fabbricazione di manici di ombrelli, bastoni e simili
20.42.00 Fabbricazione di prodotti per toletta: profumi, cosmetici, saponi e simili
20.59.60 Fabbricazione di prodotti ausiliari per le industrie tessili e del cuoio
32.12 Fabbricazione di oggetti di gioielleria e oreficeria e articoli connessi
32.13 Fabbricazione di bigiotteria e articoli simili
32.50.50 Fabbricazione di armature per occhiali di qualsiasi tipo; montatura in serie di occhiali comuni
32.99.20 Fabbricazione di ombrelli, bottoni, chiusure lampo, parrucche e affini
74.10.10 Attività di design di moda
Ambito oggettivo:
progetti ammissibili
Sono ammissibili i seguenti progetti di investimento:
– finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design;
– finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
– finalizzati alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi;
– ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
– finalizzati all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.
I progetti devono:
– essere realizzati dai soggetti beneficiari presso la propria sede operativa ubicata in Italia;
– prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50.000,00 e non superiori a euro 200.000,00;
– essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
– essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Ambito oggettivo:
spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese, strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento:
– spese per acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione (è esclusa l’acquisizione tramite locazione finanziaria);
– spese per acquisto di brevetti, programmi informatici e licenze software;
– spese per la formazione del personale inerente al progetto, entro il 10% dell’importo del progetto;
– spese per la copertura del capitale circolante, nel limite del 20% delle spese di cui ai precedenti punti, motivate nella proposta progettuale e utilizzate ai fini del pagamento di materie prime, sussidiarie, materiali di consumo e merci, servizi, godimento di beni di terzi, personale.
Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono:
– essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
– essere pagate esclusivamente attraverso uno specifico conto corrente intestato all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità alla relativa fattura o al relativo documento giustificativo di spesa (bonifici bancari, SEPA Credit Transfer, ricevute bancarie).
Intensità della misura Il contributo a fondo perduto è concesso nella misura massima del 50% (entro il limite di 5 milioni di euro di risorse disponibili) delle spese sostenute e ammissibili strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento.
Procedura di accesso Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello gestita da Invitalia.
L’apertura dello sportello è fissata
– alle ore 12:00 e fino alle ore 18.00 del 22.09.2021
e
– dalle ore 9.00 e fino alle ore 18.00 dei giorni successivi fino a esaurimento risorse.
Qualora le risorse residue non consentano l’integrale accoglimento delle spese ammissibili previste dall’ultima domanda finanziabile, le agevolazioni sono concesse in misura parziale rispetto all’ammontare delle predette spese fino ad esaurimento delle suddette risorse finanziarie.