21 Novembre 2025

Aspetti contabili della vendita con riservato dominio

di Viviana Grippo
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La scheda di FISCOPRATICO

In una FAQ datata 21 febbraio 2025 veniva domandato se il contratto di vendita con patto di riservato dominio con durata superiore ai 5 anni permetta di usufruire del credito d’imposta “Transizione 5.0”.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate è stata positiva e l’amministrazione ha chiarito sul tema che, ai fini della determinazione del momento di effettuazione, rilevante ai fini della spettanza dell’agevolazione, l’imputazione degli investimenti segue le regole generali della competenza previste dall’art. 109, commi 1 e 2, TUIR, secondo il quale le spese di acquisizione dei beni si considerano sostenute, per i beni mobili, alla data della consegna o spedizione, ovvero, se diversa e successiva, alla data in cui si verifica l’effetto traslativo o costitutivo della proprietà o di altro diritto reale, senza tener conto delle clausole di riserva della proprietà.

Ma cos’è la vendita con riservato dominio e come si rileva contabilmente?

Gli artt. 1523 ss., c.c., disciplinano la vendita con patto di riservato dominio. Si tratta di un contratto di vendita a rate con riserva di proprietà, con il quale il compratore acquista la proprietà del bene solo con il pagamento dell’ultima rata del prezzo pattuito; tuttavia, egli assume da subito la disponibilità del bene e i rischi legati alla compravendita.

L’accordo tra le parti deve essere manifestato esplicitamente, in quanto non è sufficiente che le stesse abbiano semplicemente rateizzato il prezzo.

L’art. 1525, c.c., prevede che, anche in caso di patto contrario, il mancato pagamento di una sola rata, che non superi l’ottava parte del prezzo, non dà luogo alla risoluzione del contratto, e il compratore conserva il beneficio del termine relativamente alle rate successive.L’art. 1526, c.c., invece, specifica che se la risoluzione del contratto ha luogo per l’inadempimento del compratore, il venditore deve restituire le rate riscosse, salvo il diritto a un equo compenso per l’uso della cosa, oltre al risarcimento del danno. Nel caso in cui le rate pagate restino acquisite al venditore, queste rappresenteranno per lo stesso una indennità.

Ratio della fattispecie contrattuale è la volontà del Legislatore di garantire il venditore che ha consegnato la cosa al compratore senza averne incassato il prezzo.

La traslazione del passaggio della proprietà comporta, secondo il disposto dell’OIC 15, che la rilevazione del ricavo di vendita debba essere effettuato, da parte del venditore, al momento della consegna del bene, anche se il contratto si perfezionerà solo successivamente.

Nella pratica contabile sarà, quindi, necessario rilevare sin da subito il credito e il ricavo di vendita; tuttavia, se i tempi di pagamento del bene sono eccessivamente lunghi è possibile venga previsto un corrispettivo per la rateazione; in tal caso, se l’interesse fosse implicito nel prezzo, ai fini contabili esso dovrebbe essere scorporato e registrato secondo natura.

Aspetti contabili

Si supponga la vendita con riserva di proprietà di un macchinario del costo di 100.000 euro più IVA.

Il venditore, al momento della consegna del bene, emetterà fattura che registrerà come segue:

Crediti vs Clienti                    a                       Diversi                                            122.000

                                                  a                        Merci c/vendite         100.000

                                                   a                       Erario c/iva                 22.000

Al momento dell’incasso delle varie rate egli registrerà la seguente scrittura (si supponga che le rate siano da 5.000 euro ciascuna).

Banca c/c                                  a               Crediti vs Clienti                                      5.000

Il compratore registrerà, invece, la fattura di acquisto del macchinario tra le immobilizzazioni:

Diversi                      a                      Debiti vs Fornitori                            122.000

Macchinari                                                                              100.000

Erario c/iva                                                                              22.000

Successivamente il compratore rileverà i singoli pagamenti effettuati:

Debiti vs fornitori           a               Banca c/c                                               5.000

Avendo iscritto nel proprio attivo il bene acquistato con riserva di proprietà il compratore potrà provvedere al suo ammortamento.

Non è inusuale che, all’atto della compravendita, siano rilasciati dal compratore effetti bancari.