24 Marzo 2018

Rilevazione contabile del voucher digitalizzazione

di Viviana Grippo
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Al fine di agevolare l’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico il legislatore ha previsto la concessione di un voucher, ovvero di un contributo a fondo perduto, per le micro, piccole e medie imprese, di importo non superiore a 10.000 euro e comunque al massimo pari al 50%, del totale delle spese sostenute per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici atti a:

  • migliorare l’efficienza aziendale;
  • modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
  • sviluppare soluzioni di e-commerce;
  • fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
  • realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.

Le domande sono state presentate entro la prorogata data del 12 febbraio e negli scorsi giorni il Mise ha reso noto l’elenco delle aziende che sono rientrate nella agevolazione; elenco tutt’ora visionabile sul sito istituzionale.

Oltre alla elencazione degli aventi diritto (o potenziali tali) con il decreto dello scorso 14 marzo il MiSe ha provveduto anche a “semplificare” l’assegnazione del bonus.

In particolare è proprio la fase di assegnazione che ora deve essere affrontata dalle aziende: l’impresa iscritta negli elenchi dei beneficiari deve presentare apposita domanda di erogazione per rendere definitiva l’agevolazione.

A tale scopo, attraverso apposita procedura telematica, l’azienda dovrà presentare la richiesta di erogazione del vouchernella quale, tra gli altri dati, dovrà evidenziare:

  • l’unità produttiva nel cui ambito il progetto è stato realizzato,
  • data di prenotazione del voucher,
  • la data di inizio e fine progetto,
  • data di ultimo pagamento.

unitamente alla documentazione di rendicontazione delle spese sostenute.

A tale scopo si ricorda che andranno forniti:

  • i titoli di spesa riportanti apposita dicitura (spesa di euro …. dichiarata per l’erogazione dei voucher di cui al D.M. 23/09/2014),
  • gli estratti conto da cui emergano i pagamenti,
  • le liberatorie dei fornitori (si veda apposito fac-simile reperibile sul sito del Mise),
  • il resoconto della realizzazione del progetto con riassunto delle spese sostenute.

Non è ancora nota la data entro la quale tali richieste di erogazione definitiva potranno essere inviate ma in ogni caso è certo che il termine ultimo per la presentazione sarà il 12 dicembre 2018, termine corrispondente al 90° giorno dalla scadenza dei sei mesi per la ultimazione del progetto (termine corrispondente a sua volta al 14 settembre 2018, 6 mesi dopo la data scadenza prima domanda – 12 febbraio 2018).

Una volta che il MiSe abbia approvato l’erogazione occorrerà domandarsi come rilevare contabilmente l’incasso.

Ad avviso di chi scrive il bonus può rappresentare tanto un contributo in conto esercizio, data la sua natura di ristorno dei costi sostenuti nell’esercizio, tanto un contributo in conto impianti qualora il costo del bene agevolato costituisca per l’azienda un cespite.

Consideriamo entrambe le casistiche.

Nel caso di contributi in conto esercizio, il contributo andrà imputato per competenza nel momento in cui l’impresa acquisirà il diritto all’erogazione secondo ragionevole certezza.

La corretta classificazione nelle voci del Conto economico dipende dalla natura del contributo:

  • A)5): se il contributo integra ricavi della gestione caratteristica o delle gestioni accessorie, ovvero se riduce i relativi costi;
  • C)16): se il contributo riduce costi di natura finanziaria di competenza di esercizi precedenti;
  • C)17): se il contributo riduce costi di natura finanziaria di competenza dell’esercizio.

Le scritture contabili con le quali rilevare i contributi in conto esercizio saranno le seguenti.

All’atto della liquidazione del contributo si rileverà l’esistenza del credito verso l’ente erogatore:

Credito Voucher digitalizzazione (Sp) a Contributi conto esercizio (Ce)

All’atto dell’accredito dello stesso verrà rilevato l’incasso:

Banca c/c a Credito Voucher digitalizzazione (Sp)

In caso di contributo rilasciato in conto impianti possono applicarsi due diversi metodi contabili:

  1. metodo indiretto, il ricavo viene iscritto alla voce A)5) e rinviato per competenza agli esercizi successivi mediante l’iscrizione di risconti passivi;
  2. metodo diretto, il contributo viene portato a diretta riduzione del costo delle immobilizzazioni cui si riferisce.

Con il metodo indiretto all’atto del ricevimento della fattura di acquisto del bene l’azienda rileverà in Stato patrimoniale l’acquisto dello stesso, procederà poi alla rilevazione del contributo come segue:

Credito voucher digitalizzazione Sp) a Contributi in conto impianti (Ce)

Quindi rileverà a fine anno l’ammortamento del bene, rilevando anche il relativo risconto.

La scrittura contabile sarà la seguente:

Contributi in conto impianti (Ce) a Risconti passivi (Sp)

Con il metodo diretto, si provvederà alla iscrizione del bene tra le immobilizzazioni e quindi alla rilevazione del contributo direttamente a scomputo del suo valore, contabilmente:

Credito Voucher digitalizzazione (Sp) a Impianti e macchinari (Sp)

Si procederà quindi alla rilevazione dell’ammortamento.

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